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Artrite reumatoide

Riassunto artrite reumatoide (AR)

L’artrite reumatoide (AR) è una forma infiammatoria di artrite che colpisce circa l’1% della popolazione. Si tratta di una malattia autoimmune che colpisce più le donne rispetto agli uomini. Le persone di età superiore ai 40 anni tendono a soffrire di più di AR rispetto ai più giovani. La AR è la malattia articolare infiammatoria più comune.

Le cause della AR non sono ben note, tuttavia, si presume che l’ereditarietà, alcune infezioni e il tabagismo possano avere un ruolo nell’insorgenza di questa malattia che attacca le proprie articolazioni (autoimmune).

Le articolazioni delle mani, dei piedi e dei polsi sono particolarmente colpite dalla AR.

I principali sintomi della AR includono infiammazione (dolore, arrossamento, gonfiore e calore) di una o più articolazioni, rigidità e dolore alle articolazioni al risveglio (può persistere per un po’), o difficoltà ad effettuare alcuni movimenti.

Il medico può prescrivere diversi farmaci per il trattamento della AR come i corticosteroidi, alcuni farmaci anti-infiammatori non steroidei, gli immunomodulanti, il metotressato o i farmaci denominati “biologici” (bioterapeutici). In aggiunta ai farmaci, esistono metodi alternativi come la cinesiterapia. Vai a: trattamenti AR

Alcune piante medicinali possono migliorare i sintomi della AR come il pepe di Cayenna, ricco di capsaicina. Questa sostanza può essere utilizzata sotto forma di gel, crema o patch.

Praticare regolare esercizio fisico è importante per migliorare la condizione delle articolazioni. L’applicazione di caldo e di freddo può contribuire a calmare i sintomi dell’artrite reumatoide. È inoltre opportuno adottare una dieta ricca di frutta, verdura e omega-3 come il pesce e ridurre il consumo di carne.

Definizione

Definizione artrite reumatoideL’artrite reumatoide  (AR) è una malattia reumatica infiammatoria autoimmune (che attacca le articolazioni stesse). È constatato che colpisce il tessuto sinoviale, una membrana connettiva che copre il lato interno delle articolazioni. In generale sono le mani, i piedi e i polsi a essere colpiti, ma la malattia si può estendere ad altre parti del corpo così come ai tessuti connettivi. Per questa ragione, l’AR è chiamata anche la malattia del tessuto connettivo.

La malattia evolve dopo molti anni, comincia generalmente verso i 25 anni, ma è solo più tardi che i primi sintomi si fanno sentire (40-60 anni). L’AR colpisce principalmente le donne (70%).

Epidemiologia

Circa l’1% della popolazione soffre di artrite reumatoide (AR). Ecco alcune statistiche interessanti:

Epidemiologia artrite reumatoide

– In Italia, si stima che soffrano di artrite reumatoide circa 500 000 persone, vale a dire poco meno dell’1% della popolazione [numeri provenienti da diverse fonti, può esserci un’estrapolazione dai numeri del Regno Unito].

– Nel Regno Unito, soffrono di artrite reumatoide circa 487 000 persone, vale a dire poco meno dell’1% della popolazione.

Cause

Dal momento che l’AR è maggiormente presente in alcune famiglie, si pensa che l’ereditarietà (i geni) possa giocare un ruolo importante nello sviluppo della malattia.

È inoltre noto che determinati fattori come l’influenza o lo stress possono scatenare picchi (vedi Sintomi per conoscere la differenza tra le fasi di picco e di remissione) in una persona che soffre di AR.

Nel mese di luglio 2016, gli scienziati della Mayo Clinic (ospedale americano di riferimento) sotto la direzione del Dr. Taneja hanno pubblicato uno studio che identifica i due batteri intestinali del microbioma come possibili cause dell’artrite reumatoide. Gli scienziati hanno notato che questi batteri erano presenti in quantità maggiore nelle persone con artrite reumatoide rispetto a quelle sane. Il team del Dr. Taneja ha anche scoperto l’importanza del batterio Prevotella histicola, quest’ultimo favorirebbe una soppressione dell’infiammazione in caso di artrite reumatoide. Questo studio è stato pubblicato nel 2016, sulla rivista specializzata Genome Medicine.

Un batterio (Porphyromonas gingivalis) che provoca la parodontite, una malattia infettiva che colpisce i tessuti di sostegno del dente, può favorire l’insorgenza dell’artrite reumatoide (RA) e aumentare l’intensità dei sintomi di tale malattia reumatica. Sappiamo che una persona con parodontite presenta un rischio due volte maggiore di sviluppare un’artrite reumatoide.

Persone a rischio

Come visto nella sezione definizione della AR i gruppi a rischio sono principalmente le donne, ma anche quelle persone che presentano casi di AR in famiglia.

Sintomi

In realtà l’artrite reumatoide colpisce quasi sempre molto presto nella vita dell’individuo, per esempio già verso i 25 anni. Esiste comunque un ritardo importante tra lo sviluppo della malattia e la comparsa dei primi sintomi (dolori, deformazioni…).  È per questa ragione che i primi sintomi dell’artrite reumatoide compaiono generalmente tra i 40 e i 60 anni.

Sintomi artrite reumatoide

Tali sintomi sono:

– Dolori e infiammazioni articolari che colpiscono principalmente le (piccole) articolazione della mano, dei polsi e del piede (avampiede).

– Le articolazioni presentano i classici segnali di un’infiammazione: arrossamento, dolore, calore e tumefazione (edema).

– Le articolazioni si presentano rigide e anchilosate.

– Le articolazioni come, per esempio, quelle della regione delle dita della mano o dei piedi possono deformarsi. Si parla per esempio di deviazione “a colpo di vento” (dall’aspetto della deformazione).

– Una delle caratteristiche della malattia è che si manifesta in modo simmetrico (per esempio, vengono colpiti contemporaneamente sia il piede destro che il piede sinistro).

– I dolori si presentano quasi sempre di notte e aumentano quando si sta a riposo (senza attività). I dolori più forti colpiscono di mattina e diminuiscono nel corso della giornata (dopo aver camminato un po’ e svolto le normali attività della giornata).

– Durante la fase di infiammazione o picco (vedi sotto), sono frequenti sintomi come febbre, perdita di peso e di appetito.

È importante sapere che l’artrite reumatoide è una malattia cronica che evolve per fasi. Si parla di picchiquando la malattia evolve (i sintomi si accentuano con un aumento dell’infiammazione) e ciò può durare varie settimane o anche mesi. Quando la malattia e i sintomi collegati non si presentano più o molto poco, si parla di fase di remissione.

Osservazioni sui sintomi
I sintomi di AR possono variare notevolmente da un paziente all’altro, come ha osservato l’Università di Uppsala in Svezia in una pubblicazione sulla malattia.

Diagnosi

Per diagnosticare un’artrite reumatoide (AR), il medico (medico di famiglia o reumatologo) potrà anzitutto osservare il paziente e le sue articolazioni (rilevare deformazioni, segnali infiammatori, etc.) e successivamente effettuare un’analisi del sangue per valutare la gravità dell’AR tramite il rilevamento dell’anticorpo chiamato fattore reumatoide, di altri anticorpi specifici o anche della proteina C reattiva.

Diagnosi artrite reumatoide

Anche la diagnosi può essere confermata e/o rivelata per mezzo di radiografie che mostrano (eventuali) lesioni a livello delle articolazioni.

Complicazioni

L’artrite reumatoide può anche evolvere (dopo alcuni anni, nella sua forma evolutiva) verso infiammazioni che colpiscono altre parti del corpo oltre alle articolazioni. Può arrivare a colpire i tendini, la pelle (con la comparsa di noduli), i polmoni, il pericardio, etc. Per questo è importante curare bene la malattia e consultare quanto prima un medico specialista (preferibilmente un reumatologo). Si rileva che i pazienti che soffrono di AR spesso soffrono anche di anemia, condizione che può comportare affaticamento e mancanza di energia.

Infine, mettiamo in evidenza che l’AR ha la tendenza a scomparire durante la gravidanza, ma che generalmente si ripresenta alla conclusione di questa.

Trattamenti

1. Trattamenti farmacologici

Trattamento artrite reumatoide

Qui vengono elencati i principali farmaci per trattare l’artrite reumatoide (AR), ricordando sempre che solamente un medico potrà dare le corrette indicazioni sulla terapia da seguire:

– I trattamenti di prima scelta per i sintomi lievi della AR sono gli antinfiammatori non steroidei o FANS (diclofenac, ibuprofene…) e il paracetamolo (soprattutto per curare il dolore visto che è efficace contro l’infiammazione). È importante rilevare che l’assunzione dei FANS è più efficace di notte o quando ci si corica piuttosto che in altri momenti del giorno.

– Corticoidi (da assumere per os o sotto forma di iniezione) quando i sintomi dell’AR raggiungono uno stadio più avanzato.

– * Trattamenti di base dell’artrite reumatoide: antimalarici (idrossiclorochina, clorochina,…), sali di oro, metotressato [vedi foto, farmaco da assumere in generale una volta alla settimana!] per iniezione (meglio) o in compresse,  salazopirina…

* Per queste tipologie di farmaci, gli specialisti parlano di DMARDs per “disease-modifying anti-rheumatoid drugs”, vale a dire, farmaci anti-reumatici che modificano la malattia e i suoi sintomi. (nel senso di indurre un miglioramento per i reumatismi).- Gli antagonisti del TNF-alfa=*biologici o (bioterapeutici)… si tratta di una nuova tipologia di farmaci (anni 2000) che possono essere abbastanza d’aiuto. Devono quasi sempre essere associati a metotressato iniettabile per migliorare l’efficacia del trattamento. Sfortunatamente questi farmaci sono generalmente molto cari.

Questi farmaci DMARDs sono conosciuti per impiegare un certo tempo prima di fare effetto, vale a dire tra le 8 e le 12 settimane, e devono essere assunti per un determinato periodo di tempo (vari mesi o anni). È importante sapere anche che questi farmaci sortiscono un effetto diverso su ogni singolo individuo: alcune persone reagiranno dunque molto bene a tali trattamenti, mentre altre, al contrario, non vedranno una reale utilità per quanto riguarda il miglioramento dei sintomi. Infine mettiamo in evidenza che questi farmaci, come il metrotessato, possono presentare effetti secondari seri e pertanto solo una serie di esami regolari permetteranno di limitare il più possibile i rischi.

– farmaco della classe degli inibitori delle Janus chinasi (JAK) 1 e 3 come il tofacitinib (Xeljanz®, Pfizer). Questo farmaco è stato approvato dalla FDA nel 2012 per gli Stati Uniti per l’indicazione di RA e da Swissmedic in Svizzera nel 2013. Farmaci venduti sotto forma di compresse.

2. Altri trattamenti

Esistono altri trattamenti come:

– La kinesiterapia
– L’ ergoterapia (per limitare o addirittura evitare le deformazioni)
– La chirurgia

E’ frequente che i diversi trattamenti vengano associati, a questo proposito chieda consiglio al suo medico.

3. Biologici

A volte vengono utilizzati farmaci biologici contro l’artrite reumatoide. In particolare, possiamo citare l’adalimumab (Humira®). I biologici sono spesso commercializzati in forma iniettabile.

Da giugno 2017, il KEVZARA® (sarilumab) è disponibile sul mercato europeo. È stata concessa l’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) dalla Commissione europea il 23 giugno 2017. Si tratta di un anticorpo monoclonale umano che agisce da inibitore del recettore dell’IL-6. È indicato in associazione con metotrexato (MTX) in pazienti con artrite reumatoide attiva da moderata a grave che presentano una risposta inadeguata o un’intolleranza a uno o più farmaci di fondo (chiamati in inglese DMARDs). In caso di intolleranza al metotrexato, è possibile utilizzarlo in monoterapia. Questo farmaco si presenta come una siringa o stick pre-riempiti da 150 mg e 200 mg e viene somministrato per via sottocutanea ogni due (2) settimane.

Trattamento potenziale futuro
In uno studio pubblicato nel 2016 sulla rivista Arthritis and Rheumatology, il team del Dr. Taneja della Mayo Clinic negli Stati Uniti ha condotto un lavoro su alcuni topi. Un gruppo di topi suscettibili all’artrite è stato trattato mediante iniezione di batteri Prevotella histicola, poi confrontato un gruppo di topi che non avevano ricevuto questo batterio. Gli scienziati hanno potuto osservare che i topi trattati con il batterio mostravano una diminuzione della frequenza e della gravità dei sintomi, e meno malattie infiammatorie associate con l’artrite reumatoide.

Fitoterapia

Le seguenti piante medicinali hanno dimostrato di essere efficaci per contrastare l’artrite. Le piante (fitoterapia) devono essere considerate misure complementari nel trattamento dell’artrite reumatoide e non possono essere il primo trattamento scelto:

Fitoterapia artrite– L’harpagophytum (=artiglio del diavolo = arpagofito), che generalmente viene utilizzata sotto forma di compresse.
Fitoterapia artrite– L’arnica, che generalmente viene utilizzata in forma topica (gel, creme, pomate,…)
Fitoterapia artrite– Il salice, il salice bianco, che generalmente viene utilizzato sotto forma di compresse, capsule…
Fitoterapia artrite– Il capsicum frutescens, che generalmente viene utilizzato sotto forma di creme o di compresse.
Fitoterapia artrite– Il frassino, che generalmente viene utilizzato sotto forma di capsule.

Consigli utili

– Fare esercizio (camminate, sport) senza sforzo eccessivo (non sollevare carichi troppo pesanti) ed evitare sport pericolosi per le articolazioni come il calcio o lo squash (agiscono negativamente soprattutto per la regione dei ginocchi). Se si ha energia e se il dolore è sopportabile, è bene tenere presente che l’esercizio fisico rimane uno dei migliori “rimedi” per il trattamento di moltissimi mali come i reumatismi e l’artrite. Trattamento complementare indispensabile, insieme ai medicinali.

– Adottare un’alimentazione ricca di vitamine, minerali: frutta, legumi, latticini e pesce, principalmente quelli che contengono omega-3. Ridurre il consumo di carne.

Consigli utili artrite reumatoide

– Controllare la pressione sanguigna, così come il tasso di colesterolo dal momento che esiste un maggiore rischio di complicazioni cardiovascolari nei pazienti che soffrono di artrite reumatoide

– Utilizzare con l’approvazione e il consiglio del proprio medico, rimedi a base di piante officinali come complemento al trattamento di base.

– Fare bagni caldi (tranne che per le persone cardiopatiche) o recarsi alle terme. Da evitare durante il periodo evolutivo (picco).

– Indossare calzature confortevoli e adatte al proprio piede.

– Può essere utile immergere le articolazioni colpite da AR in acqua calda per 4 minuti e poi per 1 minuto in acqua fredda. Ripetere questo ciclo di 5 minuti per 30 minuti.

Come si dice artrite reumatoide nelle altre grandi lingue ?
 Bronchitein inglese: rheumatoid arthritis  Bronchitein tedesco: Chronische Polyarthritis
 Bronchitein francese: polyarthrite rhumatoïde  Bronchitein spagnolo: artritis reumatoide
 Bronchitein portoghese: artrite reumatóide

Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 11.10.2018

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

11.10.2018

Controllo qualità

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