Bronchite
Introduzione bronchite
La bronchite è un’infiammazione dei bronchi che si manifesta con tosse con espettorato.
È una patologia molto comune che può essere suddivisa in:
– bronchite acuta : provocata, nella maggior parte dei casi, da un’infezione virale, in seguito ad un’influenza o ad un raffreddore.
– bronchite cronica : provocata, nella maggior parte dei casi, da tabagismo o dall’inquinamento dell’aria.
Una bronchite acuta è frequentemente la conseguenza o la complicazione di un’influenza o di un raffreddore e pertanto è generalmente di origine virale.
Nella maggior parte dei casi invece, una bronchite cronica è causata dal fumo di sigaretta dall’inquinamento atmosferico o dalla protratta esposizione a gas nocivi.
I sintomi comuni ad entrambe le forme possono essere : tosse grassa, respiro affannoso, talvolta respiro sibilante, fastidio al torace, affaticamento, febbre. Una bronchite si caratterizza per la produzione di muco di colore variabile (bianco o chiaro, giallo-grigio o verde).
Le terapie per la bronchite variano in funzione del tipo di bronchite e anche la fitoterapia può rivelarsi utile.
Per il trattamento della bronchite, si raccomanda di bere molto e di riposare bene.
Importante è anche adottare alcune misure preventive per ridurre il rischio di bronchite, soprattutto per le persone più a rischio (anziani, bambini e neonati, fumatori e malati di cuore o in generale persone che hanno patologie polmonari).
Definizione
La bronchite è un’infiammazione dei bronchi che si manifesta con tosse con espettorato.
È una patologia molto comune che può essere suddivisa in forma acuta (1) o cronica (2)
- La bronchite acuta è provocata, nella maggior parte dei casi, da un’infezione virale, a seguito di un’influenza o di un raffreddore, specialmente d’inverno, o quando c’è molto inquinamento nell’aria: non è da escludere però che possa anche essere di origine batterica. I sintomi più comuni che ne preannunciano l’arrivo sono: bruciore al petto nella zona retrosternale, respiro difficoltoso. Dopo alcuni giorni compare la tosse, generalmente secca e stizzosa all’inizio, più profonda e produttiva in seguito: a causa dell’infiammazione, infatti, i bronchi si dilatano e producono muco e pus. A volte può comparire anche la febbre, che spesso si risolve nell’arco di 3-5 giorni. Una bronchite acuta si manifesta repentinamente e dura solo alcuni giorni (a meno che non sopraggiungano complicazioni); per questo si distingue dalla bronchite cronica.
Si stima che mediamente ne soffrano circa 3 italiani su 100.
- La bronchite cronica è provocata, nella maggior parte dei casi, da tabagismo o dall’inquinamento dell’aria. Gli agenti chimici irritano i bronchi e l’insieme delle vie respiratorie. Una bronchite è caratterizzata da un’ipersecrezione bronchiale che perdura varie settimane (secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per almeno tre mesi l’anno e per due o più anni di seguito, con affanno più o meno intenso e crisi asmatiche) .Frequentemente nel corso dell’anno accade che si verifichino episodi di riacutizzazioni con aumento della tosse e dell’espettorato, il che comporta maggior ostruzione al passaggio dell’aria nei bronchi e nei polmoni. In taluni casi può anche coesistere un grado variabile di enfisema polmonare, lento processo di degenerazione del tessuto polmonare.
Nel 50% dei casi la bronchite cronica conduce a un’insufficienza respiratoria.
Il 10 per cento degli italiani soffre di bronchite cronica, patologia che rappresenta la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e i tumori
Epidemiologia
Negli Stati Uniti, l’Università della California di Berkeley ha stimato nel maggio 2018 che il 5% degli americani nella popolazione generale soffre di bronchite cronica. Negli Stati Uniti, la bronchite cronica (in inglese: chronic bronchitis) è caratterizzata da una tosse profonda che produce muco che, nel tempo, diventa costante e dura mesi.
Cause
In funzione del tipo di bronchite, le cause sono differenti:
Cause della bronchite acuta
In circa il 10% dei casi, la bronchite è di origine batterica. Questo è anche indicato come superinfezione batterica con complicazioni gravi come la polmonite. Una bronchite acuta è frequentemente la conseguenza o la complicazione di un’influenza o di un raffreddore. Nei mesi invernali il riscaldamento eccessivo degli ambienti asciuga l’aria: ciò, insieme al fatto che si resti spesso con le finestre chiuse, rende più complicato per l’organismo mantenere l’umidità necessaria affinché le mucose svolgano il loro ruolo protettivo contro l’invasione di sostanze nocive.
In rare occasioni, la bronchite è di origine batterica; a volte può accadere che all’infezione virale si possano aggiungere sovrainfezioni di tipo batterico che complicano il quadro generale della patologia (con conseguenze gravi come la polmonite).
Cause della bronchite cronica
La bronchite cronica è una patologia molto più grave della bronchite acuta;
nella maggior parte dei casi, una bronchite cronica è causata dal fumo di sigaretta (attivo e passivo), dall’inquinamento atmosferico o dalla protratta esposizione a gas, fumi e polveri irritanti (come ad esempio nel caso di lavoratori che operano in stabilimenti o industrie con forte inquinamento).
Tutto ciò, perdurando nel tempo, provoca un ispessimento della mucosa bronchiale con conseguente riduzione cronica della capacità polmonare: i bronchi risultano maggiormente occlusi e la funzionalità respiratoria si riduce: è per questo motivo che viene chiamata bronchite cronica
Anche altre cause, come allergie o infezioni ripetute, possono essere responsabili della bronchite cronica.
Persone a rischio
Le persone a rischio di bronchite acuta sono anziani, bambini e neonati, fumatori e malati di cuore, o in generale persone che hanno patologie polmonari.
Le persone che russano sembrano essere più soggette a contrarre una bronchite cronica, come dimostrato da uno studio condotto da ricercatori sudcoreani all’inizio del 2008 negli Stati Uniti.
Sintomi
I sintomi della bronchite variano in funzione del tipo di bronchite, anche se è possibile elencare una serie di sintomi comuni ad entrambe le forme, quali:
– Tosse grassa (che produce muco)
Il muco può assumere diversi colori: bianco o liquido chiaro, giallo-grigio o verde.
– Respiro affannoso peggiorato da sforzo anche di lieve entità; talvolta respiro sibilante
– Fastidio al torace
– Affaticamento
– Febbre (solitamente poco elevata)
Più nello specifico, si possono considerare alcuni sintomi caratteristici delle due forme bronchiali:
- Sintomi della bronchite acuta
La bronchite acuta di solito appare all’improvviso e non dura a lungo, vale a dire, pochi giorni.
I suoi sintomi tipici sono:
– tosse generalmente secca all’inizio e poi produttiva, accompagnata da espettorato (che può diventare di colore giallastro e spesso in caso di sovrinfezione batterica), o muco viscoso tipo catarro.
– una leggera febbre (meno di 38°C)
– voce rauca
– eventuali complicazioni respiratorie (per esempio, nei neonati o nelle persone anziane) o complicazioni batteriche come una polmonite (complicazione rara, ma possibile nel caso di persone anziane).
Sottolineiamo che soltanto un medico può effettuare la diagnosi esatta di una bronchite nelle persone fragili (neonati, bambini piccoli, persone anziane,…) : pertanto, è sempre necessario consultare un medico.
Tuttavia, la tosse può continuare per settimane dopo la fase acuta della bronchite.
- Sintomi della bronchite cronica
I sintomi della bronchite cronica sono i seguenti:
– tosse generalmente «grassa», accompagnata da espettorato
– respiro sibilante
– tosse da sforzo
– diverse complicazioni respiratorie
Anche in questo caso solo un medico potrà fare la diagnosi esatta di una bronchite cronica. Un controllo regolare, specialmente per i fumatori, è fortemente raccomandato, poiché essi hanno una probabilità piuttosto elevata rispetto ai non fumatori di soffrire di bronchite cronica o BCPO).
Diagnosi
In generale i suoni respiratori anomali (sibili, rantoli) possono essere auscultati dal medico con l’ausilio di uno stetoscopio. Altri test possono essere ad esempio quello di funzionalità polmonare, oppure la radiografia al torace.
Può essere utile anche effettuare un prelievo di sangue per la misurazione dei livelli di ossigeno e anidride carbonica, o anche un prelievo di campioni di saliva per verificare eventuali infezioni batteriche.
A volte il medico può effettuare o prescrivere alcuni test per escludere (o confermare) la presenza di un’altra malattia con dei sintomi simili: la polmonite.
Complicazioni
Le forme acute di bronchite in genere non destano particolari preoccupazioni; in alcuni casi possono anche risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni. In altri casi si risolvono, se adeguatamente trattate, senza lasciare particolari strascichi, anche se alcune persone possono sviluppare la polmonite.
È consigliabile comunque rivolgersi al medico o al farmacista nei casi in cui:
– la tosse è molto forte, impedisce di dormire, e soprattutto se si protrae a lungo o è accompagnata da difficoltà respiratorie e produzione di muco giallastro, verdastro o se nel muco si notano tracce di sangue.
– si ha febbre che perdura da più di tre giorni, oppure una febbre superiore ai 38.5°.
– si hanno varie ricadute nel corso dell’anno
– sono colpiti anziani o persone che soffrono di altre malattie polmonari o cardiache (l’asma, l’enfisema o l’insufficienza cardiaca congestizia)
– colpisce bambini di età inferiore ai sei mesi
Più complicato è il caso della bronchite cronica. Come già accennato in precedenza, a causa dell’ispessimento della mucosa bronchiale, si può raggiungere un grado della malattia piuttosto grave, detto bronchite cronica ostruttiva (più precisamente broncopneumopatia cronica ostruttiva BPCO) con conseguente riduzione della funzionalità respiratoria.
Con il perdurare dello stato infiammatorio, si possono avere varie complicazioni, come ad esempio l’enfisema, ovvero un’alterazione del polmone caratterizzata da un abnorme dilatazione degli spazi aerei con la formazione di sacche d’aria in corrispondenza degli alveoli e la perdita di elasticità del tessuto polmonare.
Trattamento
Le terapie per la bronchite variano in funzione del tipo di bronchite (vedi definizione):
- Trattamento della bronchite acuta
Occorre innanzitutto osservare che nella maggioranza dei casi, una bronchite acuta può essere curata senza seguire nessun trattamento medico in circa 2 settimane. Alcune fonti come l’Università della California a Berkeley parlano di una decina di giorni.
Il trattamento della bronchite acuta è di tipo sintomatico (cioè mirato alla cura dei sintomi), visto che nella maggior parte dei casi si tratta di una malattia virale e che non esistono farmaci antivirali contro questa patologia.
Generalmente sono sufficienti alcuni giorni di riposo e l’eventuale assunzione di farmaci antitosse e antipiretici.
La tosse non va “calmata”, soprattutto se il catarro è abbondante, perché tossire aiuta a eliminare sostanze irritanti presenti nelle vie aeree. Se il catarro dovesse ristagnare nei bronchi, ciò aumenterebbe il rischio di sovrainfezioni polmonari. Se proprio la tosse vi impedisse di dormire, usate un farmaco ad azione sedativa in dose sufficiente per dormire, ma evitate di bloccare completamente lo stimolo della tosse.
Siccome si tratta però per lo più di una tosse grassa con espettorato, verranno utilizzati principalmente fluidificanti o espettoranti per, rispettivamente, fluidificare e espettorare il muco.
A volte il medico può prescrivere dei farmaci per favorire l’apertura dei bronchi.
Fluidificanti (che diminuiscono la viscosità del muco o mucolitici)
– a base di N-acetilcisteina, sotto forma di compresse, compresse effervescenti, bustine,….:
– a base di carbocisteina, sotto forma di sciroppo per la tosse:
Espettoranti
– Espettoranti salini o a base di estratti di piante ( guaifenesina per esempio, o a base di ipecacuana).
In caso di sovrinfezione batterica, il medico prescriverà degli antibiotici.
- Trattamento della bronchite cronica
Il primo obiettivo in caso di bronchite cronica è eliminarne la sua causa.
Nella maggior parte dei casi si tratta del tabagismo e quindi sarà necessario cercare di smettere di fumare il prima possibile. Se le cause dovessero essere alcuni agenti chimici o inquinanti, sarà necessario anche sospendere o limitare il contatto con le fonti scatenanti la bronchite cronica.
Dopo aver eliminato la causa, se la bronchite cronica persiste, il medico ha a disposizione diversi trattamenti farmacologici come ad esempio fluidificanti, broncodilatatori, antibiotici (in caso di infezione batterica)…
In casi gravi, il medico potrà anche prescrivere ossigeno (ossigenoterapia).
Se siete affetti da asma o da malattie polmonari croniche ostruttive, il medico potrebbe consigliarvi l’aerosol e altri farmaci (ad esempio cortisonici) per ridurre l’infiammazione e di conseguenza l’occlusione bronchiale.
Può risultare anche utile, in taluni casi, intraprendere un programma di ginnastica riabilitativa respiratoria, basato su alcuni semplici esercizi fisici di rieducazione che possono dare al paziente numerosi benefici.
Occorre notare che per la maggior parte dei casi, essendo la bronchite di origine virale, gli antibiotici risultano inutili.
Fitoterapia
Fitoterapia per la bronchite
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>> Il pelargonium: pianta medicinale di origine sudafricana utilizzata principalmente per curare la bronchite acuta o la tosse, si presenta in genere sotto forma di tintura (gocce). |
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>> Il finocchio, una pianta ad azione espettorante, generalmente in vendita sotto forma di tisana. |
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>> Il timo, una pianta a forte azione disinfettante, utile per la tosse ed altre infezioni della bocca e della gola, principalmente in vendita sotto forma di tisana, sciroppo contro la tosse o in oli essenziali. |
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>> La piantaggine, pianta ad azione disinfettante ed espettorante utile per le infezioni della tosse od altre infezione della bocca o della gola, principalmente in vendita sotto forma di tisana o sciroppo contro la tosse. |
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>> La malva, pianta medicinale usata per le tossi secche o contro i mal di gola. Si presenta spesso sotto forma di sciroppo, caramelle o tisane. |
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>> Il tasso barbasso, principalmente in vendita sotto forma di tisana. |
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>> La liquirizia, pianta ad azione espettorante, principalmente in vendita sotto forma di tisane, caramelle o sciroppo. |
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>> L’altea, pianta ad azione espettorante, principalmente venduta sotto forma di tisana. |
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>> L’eucalipto, pianta ad azione disinfettante ed espettorante, principalmente in vendita sotto forma di tisana, gocce, caramelle, sciroppo o oli essenziali. |
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>> Il muschio d’Islanda, pianta contro la tosse secca e i mal di gola, principalmente venduta sotto forma di tisana o caramelle. |
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>> La rosa canina, pianta il cui germoglio di rosa selvatica costituisce un valido rimedio per riniti, otiti, tracheiti, bronchiti, rino-faringiti ecc. |
Rimedi della nonna
– Cataplasma di patate
– Cataplasme di senape
– Rimedio contro la bronchite (del Marocco)
– Rimedio di cipolla e aceto contro la tosse
– Sciroppo d’aglio
– Sciroppo di germogli di abete rosso
– Sciroppo di germogli di abete rosso (bis)
– Sciroppo di tassobarbasso
– Sciroppo di piantaggine
– Sciroppo di sambuco
– Sciroppo di timo
– Tintura di lavanda
– Tisana d’eucalipto
– Tisana di tasso barbasso
– Tisana di primula
– Tisana di polmonaria
– Tisana di timo
– Tisana di timo serpillo
– Tisana pettorale
Consigli utili
Alcuni consigli utili per evitare che un semplice raffreddore o un’influenza si trasformino in un disturbo più fastidioso possono essere i seguenti:
– non sottovalutarne l’entità, specie nei mesi invernali, perché spesso banali sintomi possono rivelarsi anticamera della bronchite acuta.
– umidificare bene gli ambienti (soprattutto in camera da letto durante la notte) e aerarli regolarmente anche in inverno, per limitare le possibilità di venire contagiati da virus.
– non fumare
– bere abbondanti liquidi , poiché ciò permette di fluidificare il muco. Si possono bere per esempio infusioni a base di timo.
– ricorrere a terapie a base di piante
– riposarsi per tutta la durata della bronchite, soprattutto in caso di febbre.
Prevenzione
Importante è anche adottare alcune misure preventive per ridurre il rischio di bronchite, soprattutto quando sono frequenti e ricorrenti.
A volte la causa potrebbe trovarsi nell’ambiente in cui vivete: gli ambienti freddi e umidi, possono rendervi maggiormente soggetti alle forme acute.
I consigli di seguito elencati possono risultare utili a diminuire il rischio di bronchite e, in generale, a proteggere i polmoni:
– Minore è l’esposizione ai virus che provocano la bronchite, chiaramente minore è il rischio di ammalarsi: è opportuno pertanto evitare, nel limite del possibile, le persone raffreddate o influenzate. Durante la stagione influenzale, evitare i luoghi affollati e, quando possibile, indossare una mascherina che copra la bocca e il naso per ridurre il rischio di contrarre un’infezione.
– Valutare la possibilità di farsi prescrivere il vaccino antinfluenzale ogni anno, poiché molto spesso le bronchiti acute sono provocate dal virus dell’influenza: ciò ridurrà il rischio di ammalarsi di bronchite.
– Lavare le mani spesso e prendere l’abitudine di usare i disinfettanti
– Non fumare e evitare di esporsi al fumo passivo per ridurre il rischio di contrarre la bronchite cronica e l’enfisema polmonare.
– Usare un umidificatore nella zone della casa in cui maggiormente si soggiorna. L’aria troppo secca ( ma anche troppo umida!) può creare problemi respiratori.
– Abituarsi ad inspirare sempre dal naso ed espirare dalla bocca (il nasoè in grado di bloccare i germi patogeni ).
– Lavarsi spesso le mani, soprattutto in inverno, quando ci sono molti casi di influenza e raffreddori.
Riferimenti (fonti):
Mayo Clinic, University of California Berkeley
Come si dice bronchite nelle altre grandi lingue ?
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