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Cistite

Ho contratto una cistite, che cosa devo fare ? (Piccola guida riassuntiva)

Ho contratto una cistite, che cosa devo fare ? (Piccola guida riassuntiva)1. La prima cosa da fare ai primi sintomi di cistite è quella di bere molto, bere direttamente e rapidamente in circa 1 ora 1 litro di acqua o tisane a base di piante medicinali. È importante bere molto rapidamente circa 1 litro di liquidi, in un’ora di tempo (ad es. 3 dosi da 33 cl ogni 20 minuti). L’obiettivo è di diluire i germi a livello della vescica e facilitare la loro evacuazione dal tratto urinario.
Bere molto è scientificamente dimostrato essere un metodo molto efficace, sia per la prevenzione di cistite ricorrente o come misura terapeutica.

2. In seguito, consultate un medico che vi farà delle analisi delle urine con l’aiuto di piccole bande (test per la cistite) per confermare se si tratta o no di una cistite. Se si tratta effettivamente di una cistite, vi prescriverà degli antibiotici. Il medico potrà ugualmente prescrivervi degli antinfiammatori per placare il dolore.

Prima di tutto, potete comprare in farmacia un semplice test diagnosticoda fare a domicilio per identificare autonomamente la presenza o meno di una cistite.

Questo permette di confermare la presenza di batteri e globuli bianchi nelle urine. Nel caso il test dovesse risultare positivo, dovete ugualmente recarvi presso un medico, che vi prescriverà allora quasi sicuramente, degli antibiotici.

3. Alla fine, potrete completare la terapia classica (antibiotici) con dei rimedi a base di piante.

La domanda al farmacista (risposta della dott.ssa Van Nguyen, farmacista)
“E’possibile avere rapporti sessuali mentre si ha un’infezione urinaria (cistite per es.) ?”
Risponderei di sì. Tuttavia, è possibile avere rapporti sessuali solo quando l’infezione del tratto urinario non è batterica (altrimenti vi è rischio di trasmissione).
Se è così, è meglio per proteggervi. Altrimenti, se il sesso non è doloroso, non c’è motivo particolare di astenersi.

Cistite in breve

La cistite è un’infiammazione e un’infezione della vescica. Colpisce soprattutto le donne a causa di un’uretra più corta (si veda la definizione di seguito).

L’origine, di solito, è di tipo batterica (E. coli). I fattori di rischio sono numerosi e possono essere una scarsa igiene, la menopausa, eventuali malformazioni, ecc. Vai a tutte le cause

I principali sintomi della cistite sono una minzione frequente e dolorosa. Vai a: sintomi

La diagnosi, di solito, si basa su una storia clinica e su alcuni esami clinici (di laboratorio). Le complicazioni, anche se rare, possono portare a pielonefrite, vale a dire, una grave infiammazione dei reni.

Il trattamento della cistite si basa su antibiotici.

Bere molto e tenere una buona igiene personale sono i due principali consigli utili per la prevenzione. Vai a tutti i consigli utili per curare la cistite.

Definizione

Una cistite acuta non complicata viene definita come un’infezione della vescica che provoca un’infiammazione. Si tratta di un’infezione essenzialmente femminile.

Questa malattia infettiva è causata principalmente da batteri che risalgono le vie urinarie fino alla vescica. Per circa il 70% dei casi, i batteri responsabili delle cistiti sono degli enterobatteri del tipo Escherico coli.

Le cistiti colpiscono  ben più spesso le donne che gli uomini,  questo fenomeno risulta da una differenza anatomica, l’uomo possedendo in particolare un uretro più lungo, ciò che permette una migliore protezione contro la risalita potenziale di germi provenienti della regione anale.

Questo problema riguarda  dieci a  venti per cento delle donne ogni anno. Si tratta di una delle prime cause di una consulenza medica.

Epidemiologia

La cistite colpisce molto più spesso le donne rispetto agli uomini, e ciò è in gran parte dovuto a differenze anatomiche, dato che l’uomo tra l’altro ha l’uretra più lunga, che permette una migliore protezione. In media l’uretra femminile misura 4 centimetri e quella maschile 20 cm. La probabilità che i batteri risalgano l’uretra per raggiungere la vescica nell’uomo è quindi molto più bassa.
Il rischio di soffrire di cistite o infezione urinaria nelle donne è 8 volte superiore rispetto agli uomini. Alcune fonti menzionano addirittura un rischio da 10 a 20 volte più alto in età adulta. 

Tuttavia, uno studio statunitense pubblicato alla fine del 2013 ha dimostrato che gli uomini hanno un rischio maggiore di ospedalizzazione in caso di cistite. Secondo i ricercatori, si tratta principalmente di uomini anziani che vengono internati in ospedale per il trattamento antibiotico.

Inoltre l’uretra delle donne è abbastanza vicino l’ano, altro fattore che spiega la maggiore incidenza di cistite nelle donne.

Si stima che circa il 40-60% delle donne soffra di cistite o infezione del tratto urinario, almeno una volta nella vita.

Notiamo anche che 10% delle donne che hanno una cistite possono soffrire di cistiti a ripetizione, in questo caso una consulenza medica diventa necessaria.

Cause

Le cistiti sono generalmente causate da batteri che rimontano verso le vie urinarie, certe situazioni possono allora favorire il suo sviluppo:

Cause cistite

– Una pessima igiene, in particolare modo per quanto riguarda le regioni intime per una donna.
– Dei rapporti sessuali per una donna.
– Delle malformazioni al livello dell’apparecchio urinario.
– Dei calcoli urinari
– Il diabete di tipo I o II
– Sonde urinarie come un catetere. Poiché i cateteri sono comuni negli ospedali, il numero di persone che soffrono di cistite in ospedale è elevato.
– Una gravidanza (in seguito alla compressione del feto sulla vescica, ciò che impedisce uno svuoto completo).
– La menopausa (entro 50 e 60 anni il rischio di sviluppare delle cistiti ripetute è relativamente elevato), il calo ormonale in questo periodo riduce la protezione a livello della vescica. Inoltre in menopausa si osserva un cambiamento del pH vaginale, che favorisce l’ingresso di Escherichia coli. Un pH basso o acido impedisce l’ingresso di batteri indesiderati nella vagina.
– La stitichezza.

– Gli spermicidi, per esempio, che si trovano sui preservativi. Aumentano il rischio di infezioni delle vie urinarie.

– Cistite in famiglia (predisposizione genetica).

Meccanismo di adesione dell’E.coli al tratto urinario
– Uno studio svizzero pubblicato nel marzo 2016 sulla rivista Nature Communications ha permesso di capire meglio come il batterio E.Coli aderisca al tratto urinario. Questa aderenza avviene tramite alcune proteine chiamate FimH che si trovano su tutta l’appendice o filamento del batterio E.Coli (vedi foto sotto). La proteina FimH si lega poi agli zuccheri delle cellule del tratto urinario, e anche in caso di flusso urinario, il batterio resta attaccato. Una volta che il flusso urinario diminuisce, il batterio arriva a “nuotare” a monte e può risalire il tratto urinario fino alla vescica. Questo studio è stato condotto congiuntamente dall’Università di Basilea e dall’ETH di Zurigo, due istituzioni svizzere di riferimento.  Leggere: Cistite, per comprendere meglio come il batterio E.Coli si attacca al tratto urinario

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Foto: E.Coli in 3D con appendici o filamenti

– Uno studio danese pubblicato nel mese di agosto 2016 sulla rivista scientifica mBio ha dimostrato che il batterio E.Coli riusciva a cambiare forma e a diventare estremamente lungo (un processo noto con il nome inglese di filamentation, vedi foto sotto), come strategia di sopravvivenza. Di conseguenza, il batterio migliora la sua capacità di attaccarsi alla parete della vescica e l’eliminazione urinaria è ridotta. Intervistato da Creapharma nel mese di agosto 2016, il Prof. Møller-Jensen della University of Southern Denmark che ha condotto lo studio, precisa che il batterio E.Coli è in grado di allungarsi più di 100 volte, cosa che aumenta drammaticamente la sua adesione alle cellule della vescica. Bloccando la formazione di questi filamenti, il professore danese afferma che sarebbe possibile aumentare l’eliminazione batterica attraverso l’urina, e quindi limitare i casi di cistite, specialmente quelli a ripetizione.

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Persone a rischio

Tutte le donne possono soffrire di cistite, ma:

Persone a rischio cistite

– In particolare le donne di una certa età, quando la produzione di ormoni, che ha un effetto protettivo, diminuisce.

– Le ragazzine giovani che talvolta non hanno ancora un’igiene adatta (asciugarsi correttamente, ecc).

Gli uomini sono meno colpiti da questo problema, ma gli uomini che hanno problemi alla prostata saranno più colpiti dalle cistiti.

Sintomi

Sintomi cistite– Una persona che soffre di cistite risente continuamente il bisogno di urinare (andare al bagno), in alcuni casi circa ogni 2 minuti.
– Il volume d’urina emesso è spesso poco importante. Non è raro che la minzione sia solo di poche gocce.
– L’emissione d’urina è dolorosa (disuria) e spesso associata a delle sensazioni di bruciature risentite mentre si urina.
– L’urina può essere torbida. Infatti, in caso di cistite, il batterio E.Coli risale il tratto urinario, aderisce alla parete o alla superficie interna della vescica, e quindi provoca un’infiammazione. In risposta, l’organismo rigetta lo strato esterno delle cellule della vescica ed espelle la maggior parte dei batteri nell’urina. Ciò si traduce in un’urina torbida tipica di un’infezione urinaria come la cistite.
– Dei dolori possono anche essere rilevati al livello della spalla o del basso del ventre.
– Avvolte un cattivo odore dell’urina emessa può anche indicare una cistite.
– In caso di cistite è possibile avvertire una sensazione costante di vescica piena. Inoltre, la presenza di sangue nell’urina è in genere un segnale di un’infezione urinaria (cistite).

Una cistite è spesso senza conseguenze gravi, ma può causare una infiammazione ed un infezione renale molto più pericolosa.

Normalmente la cistite si manifesta senza febbre. Questo sintomo generalmente caratterizza la pielonefrite, una grave complicanza della cistite.

Cistite nelle persone anziane, confusione mentale
Negli anziani (ad es. persone di 80 anni o più), i classici sintomi della cistite, come il costante bisogno di urinare, spesso possono risultare inesistenti, cosa che complica notevolmente la diagnosi. La persona anziana può, tuttavia, avere sintomi come confusione, disturbi della memoria, deliri o anche allucinazioni. Agitazione e capogiri sono altri due possibili sintomi. I deliri possono, per esempio, essere caratterizzati dal fatto di dimenticarsi i nomi dei nipoti, manifesta aggressività, alcuni comportamenti strani, ecc. L’origine di questi deliri deriva da un cambiamento del sistema immunitario della persona anziana.
Questi sintomi mentali spesso precedono i sintomi tipici della cistite come il dolore o la minzione frequente e a volte possono anche essere gli unici sintomi della cistite tra gli anziani.
Come per le persone più giovani, il trattamento prevede la somministrazione di antibiotici per trattare l’infezione.

Diagnosi

La cistite può essere diagnosticata grazie all’anamnesi o a volte in casi critici (gravidanze) grazie a dei test clinici (per esempio una coltura urinaria o analisi delle urine), piû in particolare grazie alla coltura dei germi sensibili.

Il test clinico può basarsi soprattutto su un esame delle urine alla ricerca di nitriti. Questi sono rilasciati dai batteri che causano la cistite.

Critiche di test diagnostici basati su una cultura urinaria, quasi tutte le donne con sintomi in realtà soffrono di infezione batterica
La maggior parte delle donne con sintomi tipici di infezione del tratto urinario (ITU) come la cistite, vale a dire, che soffrono di minzione dolorosa, hanno un bisogno frequente o urgente di urinare, probabilmente presentano un’infezione batterica di solito causata da E.Coli, anche quando non viene rilevata un’infezione utilizzando un test di coltura dell’urina. Quest’ultimo viene spesso effettuato in laboratorio e non in ambulatorio medico.
Tali risultati provengono da uno studio condotto dall’Università di Gand in Belgio, pubblicato sulla rivista Clinical Microbiology and Infection nel mese di aprile 2017. Alcuni ricercatori belgi hanno utilizzato un metodo più sensibile chiamato reazione a catena della polimerasi quantitativa (in inglese: quantitative polymerase chain reaction o qPCR) e hanno scoperto che il 98,2% delle donne con sintomi tipici di ITU ha effettivamente avuto un’infezione batterica. Usando test normali o standard di coltura delle urine, questa cifra era solo dell’80,9%. Più di 300 donne belga hanno partecipato a questo studio.

Le raccomandazioni (guidelines) olandesi sulle infezioni urinarie sostengono che una donna può facilmente riconoscere i sintomi di un’infezione del tratto urinario (ITU) come la cistite se ha già sofferto in passato di una ITU. Ciò significa che la ricerca di segni clinici (sintomi) è sempre più preferita ai test chimici o biologici per la ricerca di batteri.

La diagnosi viene sempre effettuata da un medico, l’unico che potrà stabilire unavera diagnosi.

Complicazioni

La cistite comporta assai raramente delle complicazioni. Ma in certi casi, quando un trattamento non è adatto o è inesistente , dei batteri possono rimontare al livello del rene, si parla allora di nefrite. Questo tipo di complicazione è problematica e può mettere il rene in pericolo, in caso di dubbio di cistite consultate subito un medico.

Quando consultare?

Bisogna assolutamente consultare un medico quando si ha del sangue nelle urine, forti dolori o forte febbre, una cistite molto dolorosa e/o associata ad una febbre forte durante tre giorni, una cistite maschile (rischio di pertrofia della prostata), una cistite in un bambino on in una donna incinta. Nel caso di cistiti a ripetizione è ugualmente preferibile consultare un medico.

Attenzione , lista non esaustiva, per ogni sintomo sospetto, consultare un medico.

Trattamenti

Il medico, dopo aver stabilito una diagnosi ed escluso rischi di complicazioni, potrebbe tipicamente prescrivere degli antibiotici di tipo norfloxine per un corto periodo di tempo (in presa unica o per 3 giorni). Si tratta di farmaci antibiotici da prendere unicamente sotto prescrizione medica.

Altri antibiotici

Trattamento cistiteLa fosfomicina presenterebbe alcuni vantaggi rispetto ad altri antibiotici:
– Una sola compressa a base di fosmomicina permette in genere di curare una cistite
– Il tasso di resistenza agli antibiotici sarebbe più basso che con altri antibiotici (in particolare rispetto ai chinoloni)
– La fosfomicina presenterebbe meno effetti secondari come la diarrea o la nausea
– L’azione di questo antibiotico è più specifica: la fosfomicina riduce l’insediamento dei batteri, responsabili della cistite, nella zona della vescica.

Tuttavia, uno studio svizzero pubblicato nel 2018 ha dimostrato che la nitrofurantoina è molto più efficace contro la cistite rispetto alla fosfomicina. In questo studio, condotto in particolare dall’Università di Ginevra, 513 donne tra i 18 e i 101 anni residenti in Svizzera, Israele o Polonia sono state selezionate a caso per il trattamento con fosfomicina o nitrofurantoina. I ricercatori hanno effettuato test batterici sui partecipanti prima dell’assunzione del farmaco, 14 giorni e 28 giorni dopo il trattamento, per osservare l’eradicazione dei batteri infettivi. Gli scienziati hanno scoperto che il 70% dei partecipanti ha risposto positivamente alla nitrofurantoina e il 74% dei batteri è scomparso definitivamente, contro un tasso di successo di solo il 58% per il 63% dei batteri eradicati nelle donne trattate con fosfomicina. Questo studio è stato pubblicato online il 1° maggio 2018 sulla rivista scientifica JAMA (10.1001/jama.2018.3627).

Raccomandazioni in merito alla riduzione di chinoloni, a causa della maggiore resistenza
A causa dell’aumento dei batteri resistenti ai chinoloni e ad altri tipi di antibiotici spesso utilizzati contro la cistite (ad es. cefuroxima e cotrimossazolo), alcuni esperti europei e americani suggeriscono dal 2011 di ridurre l’utilizzo di chinoloni in caso di infezioni minori e non gravi del tratto urinario (UTI), vale a dire, per le donne con cistite acuta, in caso di patologia urinaria sconosciuta, se non in gravidanza e senza febbre come indicato anche sul sito svizzero di riferimento Pharmavista.net nel giugno 2011.

L’Ospedale universitario di Ginevra in Svizzera propone il trattamento seguente in caso di UTI minori e non gravi nelle donne (senza febbre, non in gravidanza e senza malformazioni delle vie urinarie):

– 1a scelta: capsule di nitrofurantoina 100 mg, 3 volte al giorno, per 5 giorni

– 2a scelta: fosfomicina 3 g in unica dose

Tuttavia, nel 2019 la Società svizzera delle malattie infettive raccomanda attualmente l’una o l’altra molecola (nitrofurantoina o fosfomicina) come prima scelta, senza priorità. Il trattamento raccomandato varia leggermente da UGH, cioè nitrofurantoina 100 mg due volte al giorno per 5 giorni o fosfomicina 3 g come singola dose.

Attenzione, come per tutti trattamenti antibiotici,  rispettate la durata del trattamento , ciò significa che anche se non risentite più i sintomi o i dolori associati alla cistite, continuate la terapia come indicato dal medico fino alla fine, ad esempio finire la scatola delle compresse prescritte, sennò contribuirete ad aumentare la resistenza agli antibiotici nelle nostre società.

Nei casi gravi o in caso di resistenza agli antibiotici presi per via orale, il medico può somministrare antibiotici per via endovenosa.

Anche se esiste una terapia a base di piante, un antibioterapia è spesso molto più raccomandabile.

Per tutt’altre domande sulla cistite, chiedete consiglio al vostro medico.

Menopausa e infezioni del tratto urinario
Dopo la menopausa, alcuni medici prescrivono estrogeni (ad es. in applicazioni vaginali) per prevenire il rischio di infezione delle vie urinarie, tra cui la cistite per le donne.

Trattamento di cistiti ricorrenti

In caso di più di 3 episodi di cistite per anno, si parla di cistiti ricorrenti.

Antibiotici
Per trattare una cistite ricorrente il medico, ad esempio, può prescrivere una bassa dose di antibiotici da assumersi quotidianamente per un periodo da 6 a 12 mesi. Nei casi gravi di cistite o infezione del tratto urinario, la durata di una terapia antibiotica a basse dosi può durare fino a 5 anni.

– La Ciprofloxacina è un altro antibiotico rispetto, ad esempio, alla nitrofurantoina o alla fosfomicina indicata per la cistite, ma deve essere conservata e utilizzata solo per infezioni gravi. Infatti, la ciprofloxacina, che è un cosiddetto antibiotico di nuova generazione, è stata usata in modo eccessivo, soprattutto negli anni 2000, e ha portato a casi di resistenza. Nel 2018, l’Università di Ginevra ha stimato in un comunicato stampa pubblicato nel maggio 2018 che fino al 20% della popolazione batterica era resistente alla ciprofloxacina.

– Nel 2018, sempre secondo l’Università di Ginevra, l’antibiotico contro la cistite più prescritto, almeno in Svizzera, era la fosfomicina. Il motivo è che prendere fosfomicina per combattere la cistite è molto semplice, è sufficiente prendere una bustina di questo antibiotico in una singola dose. La nitrofurantoina, un altro antibiotico indicato anche per la cistite, è 3 volte meno prescritta in Svizzera della fosfomicina. Il motivo principale è che l’assunzione di nitrofurantoina è più complicata, 1 compressa 3 volte al giorno per 5 giorni, rispetto alla fosfomicina (1 dose singola).

Alcuni medici, soprattutto negli Stati Uniti, raccomandano di assumere una compressa o capsula di antibiotico dopo ogni rapporto sessuale. Questo approccio non aumenta la resistenza agli antibiotici e le infezioni fungine vaginali.

Mannosio, rimedio naturale per cistiti ricorrenti
Il mannosio è un’alternativa interessante agli antibiotici per il trattamento di cistite ricorrente non complicata, perché si lega alla proteina FimH dei batteri E.Coli (leggere la sezione Cause di cui sopra per comprendere meglio la proteina FimH e il suo ruolo in caso di cistite). Il mannosio è uno zucchero semplice, può essere acquistato in farmacia, ad esempio, sotto forma di D-mannosio. Il dosaggio per la prevenzione della cistite è di 2 grammi al giorno, da sciogliersi semplicemente in un bicchiere d’acqua. Un ciclo di D-mannosio per 6 mesi è raccomandato per una prevenzione prolungata.
Il mannosio agisce quindi come un antagonista naturale della proteina FimH. Uno studio croato del 2014 condotto su più di 300 donne (consultare il link seguente) ha dimostrato che il mannosio è efficace quanto gli antibiotici per la prevenzione delle infezioni urinarie ricorrenti. Il mannosio porta a un minor numero di effetti collaterali rispetto agli antibiotici, un effetto collaterale spesso osservato con questo zucchero è la diarrea.

Fitoterapia

Esistono molte piante medicinali per curare e  prevenire le cistiti.

Tuttavia queste piante devono essere prese sotto il consiglio di uno specialista (farmacista, medico) che deciderà se utilizzare questa terapia in funzione dei sintomi, della frequenza e della durata della cistite. In effetti ben spesso un antibioterapia è prescritta da un medico.

Troverete qui sotto le piante  più utilizzate contro le cistiti in prevenzione e in trattamenti.

Piante utilizzate in prevenzione delle cistiti (a ripetizione)

Piante utilizzate in prevenzione delle cistiti (a ripetizione)Il mirtillo rosso, utilizzato sotto forma di succo.
Piante utilizzate in prevenzione delle cistiti (a ripetizione)Il cranberry (mirtillo rosso americano), utilizzato sotto forma di succo.

Piante per curare le cistiti

Piante per curare le cistitiL’equiseto, utilizzato sotto forma di tisana o capsula.
Piante per curare le cistitiLa betulla, utilizzata sotto forma di tisane o capsula.
Piante per curare le cistitiL’uva ursina, utilizzata sotto forma di tisane o capsula.
Piante per curare le cistitiL’ortica (in foglie), utilizzate sotto forma di tisane o capsula.

Rimedi della nonna

– Tisana anti-cistite
– Tisana di asperella
– Aceto di sidro
– Tisana per i reni e la vescica
– Tisana di uva ursina

– Acqua con limone ricca di bicarbonati. Aggiungere un po’ di succo di limone all’acqua minerale possibilmente ricca di bicarbonati. I bicarbonati rendono possibile l’alcalinizzazione delle urine e il succo di limone agisce come un agente antibatterico.

Consigli utili

– Bere molto : 1,5 a 2 litri di liquidi al giorno, perché come nel caso del raffreddamento, bere permette una diluizione e un’eliminazione dei germi infetti. Questo effetto è particolarmente utile al livello delle vie urinarie e della vescica.

È importante bere molto rapidamente circa 1 litro di liquidi ai primi sintomi di cistite in un’ora di tempo (ad es. 3 dosi da 33 cl ogni 20 minuti). L’obiettivo è di diluire i germi a livello della vescica e facilitare la loro evacuazione dal tratto urinario. Bere molto è scientificamente dimostrato essere un metodo molto efficace, sia per la prevenzione di cistite ricorrente o come misura terapeutica.

– Potete applicare una borsa con acqua calda sulla parte bassa del ventre per diminuire il dolore durante la cistite.

Prevenzione

– Avere una buona igiene intima, l’uso di saponi o agenti cosmetici troppo irritanti può favorire l’entrata d’agenti infetti.

– Evitare di bere delle bevande gassate o altre bevande frizzanti, privilegiare l’acqua , dei succhi a base di cranberry o tisane a base di piante medicinali contro le cistiti.

– Urinare quando il bisogno si fa sentire, non è consigliato “trattenersi” perché i germi sensibili possono proliferare più facilmente.

– Rispettare delle consegne d’igiene al bagno, per la donna, asciugarsi dal avanti all’indietro, in direzione dell’ano. Per evitare di contaminare le vie urinarie con degli agenti fecali infetti.

– Vestirsi con idumenti caldi ed evitare degli indumenti intimi sintetici (privilegiare degli indumenti intimi in cotone), troppo stretti o troppi corti. Si deve notare che la moda non aiuta le ragazze con i maglioni che lasciano spesso scoperta la pancia (attenzione in inverno ! ) perché come per i raffreddamenti, il freddo rende più fragile il sistema immunitario e aumenta così il rischio di avere una cistite.

– Cambiare regolarmente i propri  indumenti intimi , questo perché questi ultimi possono essere una sorgente di agenti infetti.

– Curare tutti i problemi di  stitichezza il più velocemente possibile, in effetti la stitichezza può favorire un fermento intestinale che potrebbe sboccare ad una propagazione di batteri verso le vie urinarie.

– A volte i rapporti sessuali possono favorire la venuta di cistiti, è consigliato di bere prima del rapporto e subito dopo avere urinato (svuotato la vescica), questo permette un “eliminazione” di certi germi suscettibili di provocare una cistite.

– Potete applicare una borsa con acqua calda nel basso del ventre per alleviare il dolore durante le cistiti.

– Se vi trovate nell’età della  menopausa, bisogna sapere che una secchezza vaginale sintomatica della menopausa può favorire delle infezioni urinarie. Parlatene con il vostro medico se dovesse essere il vostro caso.

– Lottate contro la  stanchezza e lo stress, in effetti quest’ultimi possono essere responsabili dell’apparizione di cistiti affaticando il sistema immunitario. Prendete ad esempio dei fortificanti o delle vitamine.

– Aumentate le vostre difese immunitarie praticando ad esempio delle  saune , alimentandovi in modo sano con dei  frutti (ricchi in vitamina) o con degli yogurt, lattosi, ecc… Potete ugualmente prendere dei medicamenti a base d’ echinacea, di  vitamina C o dei medicamenti immunostimulanti a base d’estratti di germi (in vendita in farmacia) per rinforzare il sistema immunitario.

– Utilizzare dei succhi (250 ml ogni giorni) a base di piante di bacche (mirtilli ) come prevenzione contro le cistiti a ripetizioni.- Evitare l’uso di assorbenti esterni, in particolare tra le donne che soffrono di cistiti ricorrenti. Preferire gli assorbenti interni.

– In caso di cistite a ripetizione, l’agopuntura può essere un’efficace medicina alternativa. L’azione dell’agopuntura si basa sulla stimolazione del sistema immunitario e il rafforzamento di alcuni organi del sistema urinario (vescica, per es.). Chiedete consiglio al vostro agopunturista per il numero di sessioni raccomandate. Secondo uno studio norvegese, 2 sessioni al mese per 1 mese hanno ridotto il numero di episodi di cistite nei sei mesi successivi alle sedute di agopuntura.

– Non utilizzare spermicidi, come quelli che si trovano sui preservativi o sui diaframmi. Queste sostanze chimiche aumentano il rischio di cistite e infezioni del tratto urinario in generale.

News

  • Cistite, per comprendere meglio come il batterio E.Coli si attacca al tratto urinario

Riferimenti e fonti:
Mayo Clinic (istituto medico statunitense di riferimento), PubMed (studio pubblicato nel marzo 2016 sulla rivista Nature Communications), im@il.Offizin (rivista medica dell’Università di Basilea, Svizzera), Clinical Microbiology and Infection (riferimento studio: 2017; DOI: 10.1016/j.cmi.2017) .04.004), Intervista con il Dr. Heytens di Xavier Gruffat nel maggio 2017 (parte Diagnosi, test di coltura delle urine), Prevention (rivista sanitaria americana), JAMA (10.1001/jama.2018.3627), Guay, D.R. Drugs (2009) 69: 775. https://doi.org/10.2165/00003495-200969070-00002, Astrea Pharmacie (rivista svizzera dei farmacisti), National Geographic, Folha de S.Paulo.

Persone responsabili e coinvolte nella stesura di questo dossier:
Xavier Gruffat (Farmacista e redattore capo di Creapharma), Seheno Harinjato (redattore di Creapharma.ch, responsabile della computer grafica).

Data dell’ultimo aggiornamento del file:
14.10.2020

Crediti fotografici:
Creapharma.ch, Fotolia.com-Adobe Stock.

Computer grafica:
Creafarma.ch (Pharmanetis Sàrl)

Come si dice cistite nelle altre grandi lingue ?
 in inglese: Cystitis  in tedesco: Blasenentzündung
 in francese: cystite  in spagnolo: cistitis
 in portoghese: cistite

Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 13.12.2020

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

13.12.2020

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