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Depressione

Introduzione depressione

Introduzione depressioneLa depressione appartiene alle malattie dei nostri tempi; secondo l’OMS appartiene alle tre malattie che aggravano di più la qualità di vita della gente. La depressione si manifesta come uno stato patologico associato ad una riduzione dell’attività psicologica e fisica. Dietro tutte le forme di depressione si nascondono cause molto diverse, di natura psicologica, fisica o sociale. Una depressione si caratterizza per la durata (parecchie settimane) e in generale è associata all’ansietà; non sempre è facile distinguere tra depressione e disturbi d’ansia.

Solo un medico può fare una diagnosi esatta, in funzione della causa della depressione, e proporre una terapia efficace: vi consigliamo dunque di consultare un medico al più presto in caso di sospetto di depressione.

In generale il trattamento farmacologico è di competenza medica: i cosiddetti farmaci antidepressivi richiedono prescrizione medica. Se prendete dei farmaci antidepressivi, siate consci che essi non fanno in generale immediatamente effetto (generalmente ci vogliono più di 10 giorni, a volte 20, prima che l’effetto s’instauri).

Le persone che soffrono di depressione dovrebbero imporsi alcune linee guida per affrontare il quotidiano: è fondamentale innanzitutto cercare di pianificare la giornata,  trovare dei piccoli piaceri quotidiani, avere dei progetti,  darsi degli obiettivi.

Definizione

Definizione depressioneDa un punto di vista biologico la depressione è caratterizzata da una carenza di neurotrasmettitori nel cervello.
La depressione si manifesta come uno stato patologico associato ad una riduzione dell’attività psicologica e fisica.

La depressione appartiene alle malattie dei nostri tempi; secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) appartiene alle tre malattie che aggravano di più la qualità di vita della gente.

 Il primo antidepressivo, l’iproniazide (un MAO) apparve negli anni ’50, fu introdotto sul mercato nel 1958. Questa molecola era originariamente destinata alla lotta contro la tubercolosi, una certa “felicità insolita” o una qualche euforia in pazienti che assumevano questo farmaco hanno spinto scienziati e medici ad utilizzare questa molecola per curare la depressione. Per maggiori informazioni clicca qui (in inglese)

 Epidemiologia

 – Secondo l’OMS, si stima che 350 milioni di persone, circa il 5% della popolazione mondiale, soffra ogni anno di depressione [fonte: OMS, cifre del 2012].

– Negli Stati Uniti si stima che il 7% della popolazione soffra di depressione.

– La Svizzera, secondo i dati di giugno 2013, ha registrato in un anno una percentuale di persone che soffrono di depressione pari al 5,1% (6,2% per le donne e 3,9% per gli uomini). Questi dati corrispondono a circa 360.000 persone colpite in più di 15 anni.

In Svizzera, l’8% della popolazione di età superiore ai 15 anni aveva già subito un trattamento per superare la depressione nel 2007 [ fonte:  ATS]. News: Un lavoratore su sette ha sofferto di depressione in Svizzera

– In Francia, si stima che la depressione colpisca circa l’8% della popolazione in età comprese tra i 15 e i 75 anni, le donne ne soffrono il doppio rispetto agli uomini.

– In Italia, uno studio pubblicato nell’ottobre 2014 ha dimostrato che circa l’8% della popolazione soffre di depressione. In 10 anni (dal 2004 al 2014), il tasso di depressione è raddoppiato in Italia.

– In Giappone si stima che il 4,5% della popolazione soffra di depressione.

– In Brasile, circa il 10% della popolazione soffre di depressione. Va evidenziato che la maggior parte di queste persone non sono consapevoli di soffrire di depressione. Le conseguenze per questo gruppo di persone generalmente includono il fatto di non seguire alcun trattamento o seguire, oppure, una terapia poco adeguata.

Cause

Dietro la depressione si nascondono cause molto diverse.

– Alcune cause esterne: dolore, stress (tra cui stress sul posto di lavoro, consultare la sindrome da burnout), problemi professionali o nella vita privata come un divorzio, solitudine o pene d’amore e fine di una relazione. Il rischio di depressione aumenta di 20 volte nel corso dell’anno successivo alla rottura, secondo quanto indicato dalla D.ssa Leonie Koban dell’Università del Colorado a Boulder in un comunicato stampa di uno studio scientifico pubblicato nel mese di aprile 2017.

All’inizio del 2012, uno studio britannico ha dimostrato che i dipendenti che lavorano almeno undici ore al giorno, hanno il doppio delle probabilità di soffrire di depressione grave rispetto ai loro colleghi che sono impegnati per sette/otto ore al giorno. Il troppo lavoro è un fattore di rischio per la depressione.

– Cause ormonali: gravidanza, menopausa, problemi legati alla ghiandola tiroidea

– Problemi fisici o malattie come ictus, infezioni, herpes zoster…

– Fattori genetici (ereditari)

– La mancanza di luce solare.

– Età avanzata

– L’eccessivo consumo di sostanze tossiche come alcol, alcuni farmaci o cannabis (di solito dovuto ad un consumo di diversi anni).

– Uno studio pubblicato nel 2009 ha dimostrato che la depressione potrebbe essere causata, nei giovani adulti, da troppa esposizione alla televisione o al computer, questa tipologia sembra più diffusa tra gli uomini che tra le donne.

– L’infiammazione. Alcuni ricercatori ritengono che la depressione possa avere, in alcuni pazienti, un’origine infiammatoria. Infatti, gli scienziati hanno osservato che il 40% dei pazienti psichiatrici (tra cui i depressi) presentavano livelli eccessivi delle molecole tipiche di una reazione infiammatoria (es. citochine, proteina C-reattiva) nel sangue.

Questo è il motivo per cui gli psichiatri non esitano a prescrivere farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) come l’aspirina o il celecoxib per il trattamento della depressione. Per saperne di più consultare la sezione trattamento della depressione

– Una cattiva alimentazione: uno studio spagnolo del 2011 (gennaio) ha dimostrato che il consumo di acidi grassi trans e di grassi saturi, come quelli contenuti negli alimenti fritti, aumenta il rischio di depressione. Al contrario, l’olio d’oliva e altri prodotti contenenti grassi insaturi riducono il rischio di malattie mentali.

Solo un medico può fare una diagnosi accurata basata sulla causa della depressione e proporre una terapia efficace, si consiglia di consultare un medico il prima possibile se si sospetta di soffrire di depressione.

– Effetti collaterali di alcuni farmaci come contraccettivi ormonali, farmaci per la pressione e il cuore, inibitori della pompa protonica (IPP) come omeprazolo, antiacidi e analgesici.
Secondo uno studio pubblicato il 12 giugno 2018 sul Journal of American Medical Association (DOI:10.1001/jama.2018.6741) e condotto da ricercatori dell’Università dell’Illinois a Chicago, più di 200 farmaci da prescrizione comunemente usati presenterebbero come potenziali effetti collaterali depressione o suicidio. I risultati mostrano che l’uso concomitante di molti di questi farmaci, chiamati polifarmacia (polimedicazione), è associato a una maggiore probabilità di depressione.

Origine fisiologica della depressione
A livello fisiologico, la depressione è causata da uno squilibrio ormonale nel cervello. Alcuni scienziati ritengono che i neurotrasmettitori come la dopamina, la serotonina (vedi anche antidepressivi SSRI) o la noradrenalina possono giocare un ruolo chiave a livello del cervello. Altri scienziati sono più cauti ed esprimono alcuni dubbi in merito ai meccanismi e le origini biochimiche della depressione, ritengono che la depressione rimanga ancora una malattia poco conosciuta.

Persone a rischio

Le persone che hanno perso una persona amata, che sono sotto stress per motivi lavorativi, coloro che hanno una dipendenza dall’alcool o dalle droghe,… sono più esposti alla depressione.

Sintomi

Sintomi depressione

La depressione è difficile da riconoscere, perché può confondersi con una “depressione” passeggera, che dura in generale qualche giorno solo. I gradi della depressione in ogni caso vanno da leggero a grave, e la durata da poche settimane fino a diversi mesi.

Una depressione si caratterizza per la durata (parecchie settimane) e in generale è associata all’ansietà; non sempre è facile distinguere tra depressione e disturbi d’ansia.

I segni principali di una depressione sono:

– Sensazione fisica: il sonno è spesso perturbato; la persona depressa si sveglierà molto presto durante la notte (da mezzanotte alle 4 della mattina) e il sonno può essere associato a sogni angoscianti. Tra i vari sintomi spiccano anche mancanza di appetito, disturbi digestivi, ridotto desiderio sessuale.

– Stato d’animo: spesso si ha un senso costante di mancanza di gioia, profonda tristezza, mancanza di speranza e difficoltà nel provare sentimenti. Inoltre si ha ridotta vitalità, non si riesce ad affrontare il quotidiano se non con grande sforzo. Riduzione dell’autostima e dell’interesse per le cose che ci stanno intorno sono altri segni frequenti. Le persone depresse spesso si chiudono in se stesse, modificando in generale i rapporti con gli amici, la famiglia, il partner.

– Sintomi psicomotori: si ha in generale un rallentamento delle azioni fisiche o psichiche. Il movimento e il portamento risultano rallentati, la mimica è quasi assente e i gesti appaiono svogliati.

– Pensieri negativi: si manifestano ripetutamente pensieri negativi persistenti, con a volte riduzione della percezione della realtà. Nel peggiore dei casi possono emergere anche pensieri ed intenzioni di suicidio.

Perciò, un individuazione veloce della malattia (andare al più presto dal medico) è molto raccomandata. Molto spesso la persona depressa è indirizzata ad un medico dalla sua famiglia o dalle persone più vicine, perché lui stesso ha perso il senso dell’autoanalisi.

 Si deve sapere che esistono diverse forme di depressione e le patologie possono essere molto variabili: il baby blues e depressione post-partum, turbi bipolari (maniaco depressi), depressione stagionale, sindrome premestruale, esaurimento vitale.

Per le sue particolarità la depressione nella terza età merita di essere descritta separatamente e con criteri di giudizio diversi dalle altre forme depressive.

Spesso negli anziani è difficile riconoscere una depressione, perchè i sintomi sono spesso confusi con i normali processi d’invecchiamento tipici di questa età. La diagnosi della depressione risulta anche più difficile da effettuare poichè diversi sintomi analoghi possono anche insorgere in malattie tipiche della terza età quali ad esempio il morbo di Parkinson, o l’Alzheimer. Proprio in questa età l’attività del cervello diminuisce, ad esempio a causa di un ridotto apporto di ossigeno, e questo fattore può influenzare il decorso di una depressione.

Gli anziani inoltre devono affrontare situazioni difficili e dolorose per la perdita delle persone care, per malattie fisiche, e per la difficoltà di dare un senso alla propria esistenza. Nella società moderna inoltre vanno incontro ad isolamento sociale, solitudine, mancanza di appoggio dai familiari.

Diagnosi

Un metodo interessante, sviluppato da un team di medici svizzeri nel 2012, si basa su un test rapido che permette ai medici di medicina generale di individuare una depressione con l’aiuto di due semplici domande: “nell’ultimo mese si è sentito spesso triste, depresso o addirittura disperato?” e “avete provato una mancanza di interesse o di piacere nei confronti della maggior parte delle attività che di solito gradite svolgere?”.

Il test è considerato positivo (il soggetto soffre di depressione) quando il paziente risponde positivamente ad almeno una delle due domande.

Secondo i medici che hanno sviluppato il test, queste due domande permettono di individuare una depressione maggiore in nove casi su dieci.

Complicazioni

La depressione può rivelarsi una malattia molto grave che, nel peggiore dei casi, può portare al suicidio. Ne consegue l’importanza per il paziente e le persone che gli stanno accanto di curare bene e il prima possibile la malattia.

Altre possibili complicazioni della depressione sono:

– L’aumento del rischio di soffrire di malattie cardiache

– Mal di testa e altri dolori

– Problemi del sonno (insonnia, difficoltà ad addormentarsi,…)

– Difficoltà nella propria vita sessuale (es. disfunzione erettile)

Trattamento

Per curare la depressione, il medico può utilizzare dei farmaci (antidepressivi) o dei trattamenti psicologici imperniati sulla parola: la psicoterapia, la psicanalisi e anche dei nuovi trattamenti alternativi (privazione del sonno, dieta, pratica dello sport, impulsi elettrici…). Il medico (psichiatra o di famiglia) combinerà in generale i diversi trattamenti (farmaci e psicoterapia).

Il medico (spesso lo psichiatra) prescriverà di solito diversi trattamenti quali farmaci e psicoterapia. È necessario sapere che l’assunzione di farmaci e la psicoterapia forniscono i migliori risultati per sconfiggere la depressione (uno studio condotto da giovani americani ha dimostrato un tasso di successo dell’85% utilizzando queste due terapie, contro il 69% e il 64%, rispettivamente, in caso di utilizzo di antidepressivi o psicoterapia).

Si stima che tra il 60 e l’80% dei pazienti riescono a guarire dalla depressione e dai suoi sintomi con gli attuali trattamenti.

In generale il trattamento farmacologico è di competenza medica: ad eccezione dell’iperico, che può essere utilizzato per forme depressive moderato-lievi senza necessità di prescrizione medica, i cosiddetti farmaci antidepressivi richiedono prescrizione medica.

In questa classe di farmaci si distinguono in generale le seguenti classi:

Trattamento depressione

– I triciclici come l’amitriptlina : primo farmaco antidepressivo sul mercato. Medicinale relativamente efficace; attenzione tuttavia agli effetti collaterali secondari che provocano secchezza nella bocca, stitichezza, …

– Gli I.M.A.O. (inibitori della monoaminossidasi); scelta di preferenza degli I.M.A.O. reversibili. Farmaci altrettanto efficaci.

– I serotoninergici o inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina come il citalopram (azione sul neurotrasmettitore serotonina); sono farmaci efficaci e spesso molto prescritti: vogliate prendere nota degli effetti collaterali e interazioni leggendo il foglietto illustrativo.

– I farmaci antidepressivi di nuova generazione, nuovi prodotti con meno effetti collaterali e con azione rapida. Chiedete consiglio al vostro medico.

– L’iperico: pianta medicinale utile per le depressioni leggere-moderate.

 Annotazione importante con gli antidepressivi

– Spesso i farmaci antidepressivi non hanno effetto immediato, ma richiedono parecchi giorni (da 10 a 20) di trattamento affinché l’effetto s’instauri.

È necessario quindi avere pazienza ed essere consapevoli del fatto che sia necessario attendere qualche giorno prima di avere dei miglioramenti. Chiedete consiglio al vostro farmacista o medico se gli effetti sono troppo marcati o al contrario troppo deboli, o se in queste prime settimane si dovessero presentare degli effetti collaterali.

Esistono tuttavia delle importanti differenze tra i farmaci: vogliate pertanto leggere il foglietto illustrativo e chiedere consiglio ad uno specialista.

Un’alternativa all’uso di antidepressivi chimici (farmaci) è la privazione del sonno (in inglese sleep deprivation). Questo metodo consente una rapida efficacia con un miglioramento dei sintomi della depressione spesso già entro 24 ore.

– Per circa il 10% dei pazienti i trattamenti classici farmacologici o psicoterapici non hanno nessun effetto. Perciò, il medico dovrà orientarsi verso dei trattamenti alternativi (impulsi elettrici, …).

Trattamento della depressione a base di anti-infiammatori

Come abbiamo visto nella sezione Cause, la depressione può essere di origine infiammatoria in circa il 40% dei pazienti. Questi e solo quelli con una quantità anormale di molecole infiammatorie (citochine, proteina C-reattiva) nel sangue possono sfruttare l’effetto anti-infiammatorio di alcuni farmaci. In altre parole, per i pazienti che non hanno un eccesso di molecole infiammatorie nel loro sangue, un trattamento a base di anti-infiammatori è inefficace.

I trattamenti utilizzati per trattare la depressione in individui con profilo infiammatorio sono prevalentemente farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) come l’aspirina e il celecoxib. In alcuni casi, i medici hanno osservato che dopo pochi giorni di trattamento con FANS i sintomi depressivi erano stati significativamente ridotti.

Ketamina, trattamento alternativo contro la depressione
– La ketamina, fondamentalmente una molecola utilizzata come anestetico generale, può anche essere utilizzata contro la depressione. Lo psichiatra americano, il Dr. Carlos Zarate, ha avuto esperienze positive con questa molecola per combattere la depressione. La ketamina agisce sulla regolazione del neurotrasmettitore glutammato.
– Nel 2017, un team del Dipartimento di Farmacia dell’Università della California a San Diego, ha analizzato un database della FDA (FDA Adverse Effect Reporting System) di pazienti con sintomi di depressione e che assumevano ketamina per combattere il dolore.
Gli scienziati californiani hanno scoperto che la depressione era 2 volte meno comune tra i 41.000 pazienti che assumevano ketamina, rispetto ai pazienti che prendevano un altro farmaco o una serie di farmaci per il dolore.
– Come riportato dai ricercatori di San Diego in un comunicato stampa dello studio nel mese di maggio 2017, la ketamina è una molecola piuttosto economica. Questo studio è stato pubblicato il giorno 3 maggio 2017, sulla rivista scientifica Scientific Reports.

Ketamina e diminuzione dei pensieri suicidi
Uno studio pubblicato online il 5 dicembre 2017 sulla rivista scientifica American Journal of Psychiatry (DOI: 10.1176/appi.ajp.2017.17060647) ha dimostrato che la ketamina consente di ridurre i pensieri suicidi. Anche gli antidepressivi convenzionali possono ridurre i pensieri suicidi, ma spesso occorrono diverse settimane per far sì che facciano effetto, quindi la ketamina sembra un’alternativa interessante. Questo studio condotto dal Columbia University Medical Center di New York ha dimostrato che la ketamina è stata più efficace nel ridurre in modo significativo i pensieri suicidi in pazienti depressi rispetto ad un sedativo comunemente prescritto, il midazolam. I ricercatori statunitensi hanno anche scoperto che l’effetto anti-suicidio della ketamina è apparso solo poche ore dopo la sua somministrazione (in iniezione).

In alcuni paesi (ad es. USA, Svizzera) la molecola vortioxetina è disponibile sul mercato, indicata soprattutto nei casi di depressione grave. Si tratta di un antidepressivo con azione multimodale.
La venlafaxina e la duloxetina appartengono alla classe dei farmaci degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (in inglese SNRI).
Il bupropione appartiene agli inibitori selettivi della ricaptazione della norepinefrina e della dopamina (in inglese NDRI). Il bupropione è uno dei pochi antidepressivi che non influenzano la sessualità.
Alcuni farmaci atipici che sono difficili da classificare sono il trazodone, la mirtazapina o il vilazodone.

– Uno studio australiano pubblicato nel giugno 2017 sulla rivista scientifica American Journal of Geriatric Psychiatry ha dimostrato che la ketamina era efficace nelle persone depresse di 60 anni o più che non rispondevano ad altri tipi di trattamento contro la depressione. Lo studio ha incluso 16 partecipanti, 14 hanno completato la procedura. Di questi 14 partecipanti, i ricercatori hanno notato che 7 erano in remissione dopo il trattamento con ketamina e 5 con dosi di ketamina inferiori a 0,5 mg/kg. Si è trattato di uno studio in doppio cieco, controllato, con molteplici passaggi e un follow-up di 6 mesi.

Privazione del sonno durante la depressione
La privazione del sonno (in inglese sleep deprivation) può essere in ogni caso un metodo efficace per alcuni pazienti. La privazione del sonno può essere parziale (dormire per 3-4 ore seguite da un risveglio forzato di circa 20-21 ore) o totale (privazione del sonno per 36 ore). In effetti, una meta-analisi o revisione di studi pubblicati nel 2017 ha dimostrato che la privazione del sonno parziale o totale ha rapidamente ridotto i sintomi della depressione in circa il 50% dei pazienti con questa malattia. Questo studio è stato condotto da ricercatori della Perelman School of Medicine presso l’Università della Pennsylvania (University of Pennsylvania) negli Stati Uniti. Il vantaggio della privazione del sonno rispetto agli antidepressivi è la sua velocità, dato che gli antidepressivi (sostanze chimiche) spesso impiegano settimane per essere efficaci mentre la privazione del sonno porta a effetti sui sintomi della depressione spesso in meno di 24 ore.
Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori americani hanno analizzato 66 studi pubblicati su un periodo di 36 anni (dopo l’anno 1974 incluso). Questo studio è stato pubblicato il 19 settembre 2017 sulla rivista scientifica Journal of Clinical Psychiatry (DOI: 10.4088/JCP.16r11332).

Fitoterapia

Fitoterapia depressioneSi utilizza spesso l’iperico, una pianta medicinale efficace per il trattamento di casi di depressione da lieve a moderata.

Attenzione: l’iperico può portare a interazioni con molti farmaci, rivolgersi al medico o al farmacista. Consultare anche: Uno studio ribadisce l’alto rischio di interazioni con l’iperico (2014)

– Alcuni studi hanno anche dimostrato un effetto positivo della melissa e della genziana contro la depressione da lieve a moderata.

L’assunzione di omega-3 potrebbe avere un effetto positivo sulla depressione. Il fatto che tali elementi agiscano come un anti-infiammatorio può forse spiegare la loro efficacia. Consultare anche le sezioni cause e trattamenti per comprendere al meglio il legame tra infiammazione e depressione

Rimedi della nonna

– Tisana di iperico

– Cloruro di magnesio

Depressione e magnesio (studio)
Uno studio pubblicato nel giugno 2017 ha dimostrato che il magnesio consumato come compressa di integratori alimentari era altrettanto efficace nel trattamento della depressione da lieve a moderata quanto gli antidepressivi convenzionali spesso usati come inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) come il citalopram o la fluoxetina. In questo studio clinico randomizzato, una parte di 126 pazienti con depressione lieve-moderata ha ricevuto 248 mg di magnesio elementare (500 mg di cloruro di magnesio) al giorno per un periodo di 6 settimane o nessun trattamento. I ricercatori hanno scoperto che in 112 partecipanti con dati utilizzabili, il consumo di cloruro di magnesio per 6 settimane ha portato ad un miglioramento clinicamente significativo nella misurazione dei sintomi di depressione e ansia. Un altro risultato interessante di questo studio è stato che l’effetto antidepressivo del magnesio è apparso rapidamente, già dopo 2 settimane di trattamento e senza portare a significativi effetti collaterali. Questo studio è stato condotto da un team dell’Università del Vermont negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista specializzata PLoS One il 28 giugno 2017.

Consigli utili

Va evidenziato che la depressione è una malattia cronica grave che richiede sempre le cure del medico. Quest’ultimo in genere prescriverà farmaci o una psicoterapia. I suggerimenti di seguito possono integrare il trattamento e aiutare a prevenire la malattia.

Nonostante la mancanza di volontà anche le persone che soffrono di depressione dovrebbero imporsi alcune linee guida per affrontare il quotidiano.

Consigli utili depressione– Praticare regolarmente attività sportiva o esercizi, oltre ad essere un bene per la salute in generale agendo su molte condizioni come le malattie cardiovascolari, l’attività fisica contribuisce al rilascio di endorfine (ormoni prodotti dal cervello, vicini alla famiglia degli oppiacei). Queste molecole favoriscono una certa euforia e agiscono contro i sintomi depressivi. Preferire un’attività fisica che piace, come passeggiata, corsa, nuoto, ecc.

– E’ fondamentale innanzitutto cercare di pianificare la giornata: provate a suddividere il vostro tempo mantenendo in modo consapevole le piccole attività e abitudini (l’igiene, la spesa, I pasti, la passeggiata,etc.) e di fissarne un ordine cronologico. Ma attenzione a non fissare obiettivi troppo ambiziosi.

– Provate a trovare dei piccoli piaceri che vi rendano felici nella vostra vita (sport, incontri con degli amici, hobby, giardinaggio, famiglia, …) e pensate anche alla vostra anima (religione, filosofia) per trovare un equilibrio tra piacere e problemi esistenziali.

– Provate ad avere dei progetti, fissatevi degli obiettivi.

– Evitate di prendere decisioni importanti (ad. esempio licenziamento, separazione dal compagno) poichè in questa fase della vostra vita è possible che vediate le cose in modo poco oggettivo, addirittura in alcuni casi in modo distorto.

– In casi di depressione leggera o moderata, pensate eventualmente di utilizzare delle terapie a base di piante (iperico).

– Se prendete dei farmaci antidepressivi, siate consci che essi non fanno in generale immediatamente effetto (generalmente ci vogliono più di 10 giorni, a volte 20, prima che l’effetto s’instauri). Esistono tuttavia importanti differenze  tra i farmaci: vogliate pertanto leggere il foglietto illustrativo e chiedere consiglio ad uno specialista.

– Non esitate a chiedere aiuto in caso di sospetta depressione, in particolare ad un medico

– Sforzatevi di informare le persone che vi stanno vicino della vostra malattia. Certamente vi aiuteranno volentieri, ma probabilmente aspetteranno che siate voi a fare il primo passo.

– Prendete il sole (con moderazione e con la protezione solare). Sappiamo che la luce gioca un ruolo importante.

– Secondo uno studio pubblicato nel mese di ottobre del 2013, le persone depresse possono migliorare il loro umore se private del sonno. Secondo questo studio, in una privazione di sonno controllata, la maggior parte dei pazienti sono svegliati nella seconda metà della notte e devono stare svegli fino a sera, spiega l’Università di Zurigo in Svizzera, che ha condotto questo studio. Il processo viene ripetuto tre o quattro volte. Seguendo questo protocollo, il 40-60% dei pazienti depressi nota un miglioramento immediato nel loro stato d’animo. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, l’effetto positivo dura solo circa tre giorni.

– Secondo alcuni studi, la solitudine favorisce la depressione. L’uomo è un essere sociale che ha bisogno di compagnia. Se siete single, perché non immaginare di vivere con la vostra famiglia o i vostri amici.

– Cercare di ridurre lo stress della vita quotidiana, in quanto è un importante fattore di rischio.

– Cercare di dormire a sufficienza, un buon sonno può essere un mezzo di prevenzione.

– E’ importante non colpevolizzare il malato, dando la colpa alla malattia e non alla persona che ne soffre (esattamente come si farebbe ad esempio per il diabete, o il colesterolo alto)

– Non esitare a chiedere aiuto se si sospetta la comparsa di depressione, in particolare, rivolgersi ad un medico.

Il depresso va immaginato come in fondo a un precipizio con quasi nessuna possibilità di risalire da solo e deve fare per forza appello a qualcuno.

Si deve assolutamente parlare dei propri problemi con una persona di fiducia, che sia un medico, un amico, un familiare, una figura religiosa (pastore, sacerdote), ecc.

– Usare cautela nei tentativi di dare buoni consigli o incoraggiamenti ed evitare le “prediche” poichè ciò potrebbe portare la persona depressa a sentirsi maggiormente incompresa.

-Trovare il giusto equilibrio tra l’essere disponibili ad ascoltare, con attenzione e comprensione, e il rischio di eccedere nella compassione e nell’assecondare i lamenti del malato.

– Non sempre cercare di spingere il malato a trovare dei diversivi rappresenta una soluzione. Ad esempio invitare il depresso in vacanza può rilevarsi più uno stress che un rimedio.

– Non temete di parlare apertamente di suicidio, se il depresso lo desidera. Spesso I pensieri riguardanti il suicidio fanno parte dei sintomi depressivi: parlarne non può che fare bene all’interessato, che si sentirà certamente alleggerito. E’ comunque necessario ricorrere al proprio medico in caso di pensieri suicidi.

Si deve immaginare la persona depressa in fondo ad un buco senza quasi più nessuna chance di uscire da sola, obbligata pertanto a dover fare appello a qualcun altro: in particolare, in questa situazione immaginata,  a qualcuno che gli tenderebbe una corda.

In questa immagine il medico sarebbe la persona che aiuta e che propone una terapia (che rappresenterebbe la corda) di natura farmacologica o psichica.

– Secondo uno studio condotto dall’Università di Las Palmas nelle Isole Canarie (Spagna) su circa 15.000 persone, il rischio di soffrire di depressione sarebbe ridotto di circa il 30% grazie alla dieta mediterranea. Questo studio è stato pubblicato in data 17 settembre 2015, sulla rivista specializzata BMC Medicine.
La dieta mediterranea, a volte chiamata anche dieta cretese, è una pratica alimentare naturale di molte popolazioni che vivono sul Mediterraneo come i greci, gli italiani, i francesi, gli spagnoli, i marocchini, i libanesi, ecc. Questa dieta si basa su un consumo regolare ed elevato di frutta, verdura, cereali, pesce e grassi polinsaturi che ritroviamo soprattutto nell’olio d’oliva e in un basso consumo di carne, uova, latticini, dolci e cibi industrializzati. L’olio d’oliva è la fonte principale di grassi. L’alcol viene generalmente consumato con moderazione, il vino di solito è la bevanda alcolica preferita.

– Riposare e dormire bene durante la notte, un fattore chiave per migliorare i sintomi della depressione. Tuttavia, in alcuni casi gravi di depressione o resistenti al trattamento convenzionale, la privazione del sonno può avere un effetto opposto nel miglioramento dei sintomi (si veda sotto).

– Provare a socializzare con persone di spirito positivo, se possibile, che capiscano la malattia. Non trascorrere molto tempo con persone pessimiste che fanno solo del male allo stato del depresso. Si può anche provare ad aiutare gli altri, un buon modo per socializzare.

– Evitare il consumo di alcol e di droghe. Queste sostanze possono aggravare i sintomi della depressione.

– Utilizzare alcune tecniche di rilassamento come il massaggio. Queste sono particolarmente indicate per il trattamento di stress e ansia.

Prevenzione

– Praticare regolarmente sport o attività fisica (si veda anche la sezione Consigli utili di cui sopra), anche per un’ora a settimana potrebbe già avere un effetto benefico come dimostra uno studio pubblicato nel 2017 (si veda di seguito).

Influenza dell’esercizio fisico (studio)
Uno studio pubblicato nel 2017 ha dimostrato che praticare esercizio fisico solo 1 ora alla settimana già contribuirebbe a prevenire la depressione. Questo studio, il più grande condotto sull’argomento, si è concentrato sull’analisi di 33.908 adulti norvegesi con i loro livelli di esercizio fisico e sintomi di depressione e ansia che sono stati misurati per un periodo di 11 anni. I ricercatori hanno scoperto che il 12% dei casi di depressione avrebbe potuto essere prevenuto se i partecipanti avessero praticato un’ora di attività fisica ogni settimana. Tuttavia, questa ricerca non ha dimostrato un effetto benefico di una o due ore di esercizio fisico a settimana per prevenire l’ansia. Questo studio è stato condotto dal Prof. Samuel Harvey che lavora in due istituzioni australiane, il Black Dog Institute e l’University of New South Wales in Australia. Questo studio è stato pubblicato il 3 ottobre 2017 sulla rivista scientifica American Journal of Psychiatry (DOI:10.1176/appi.ajp.2017.16111223).

– Cercare di ridurre lo stress della vita di tutti i giorni, perché è un importante fattore di rischio. Una possibile fonte di infiammazione dell’organismo (si veda sotto cause e trattamenti per l’origine infiammatoria in alcuni casi di depressione).

Fonti e riferimenti:
Journal of American Medical Association (DOI:10.1001/jama.2018.6741), American Journal of Psychiatry (DOI:10.1176/appi.ajp.2017.16111223).

Come si dice depressione nelle altre grandi lingue ?
 in inglese: depression  in tedesco: Depression
 in francese: dépression  in spagnolo: depresión
 in portoghese: depressão

Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 11.10.2018

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

11.10.2018

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