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Epatite

Riassunto sulle epatiti

L’epatite è un malattia che colpisce il fegato: il termine epatite letteralmente significa infiammazione del fegato ed esistono diversi tipi di epatite (A,B,C, D, E, infettiva, ecc).

La maggior parte dei soggetti affetti da infezione cronica causata da epatite B o C non sa che continua ad essere portatrice del virus. Così, tali soggetti sono esposti ad un rischio maggiore di sviluppare una grave malattia cronica del fegato e possono inconsapevolmente trasmettere il virus ad altri.

Ecco il nostro dossier completo su questa patologia che può comportare serie complicazioni.

​Ecco le principali differenze tra i tre grandi tipi di epatite virale:

Tipo Età Periodo d’incubazione Trasmissione Fase acuta *Fase cronica  Cancro Vaccini
A bambini 2-6 settimane Orofecale (cibo contaminato) frequente mai mai sì
B adulti 2-6 settimane Trasfusioni di sangue, siringhe infette, rapporti sessuali, trasmissione madre-feto frequente 10% dei casi sì sì
C adulti Da 2 settimane a 6 mesi Trasfusioni di sangue, siringhe infette,  trasmissione madre-feto raro 75-85% dei casi sì non

*Nel senso che il virus persiste all’infinito o fino a quando la malattia viene trattata e il virus eliminato.

Definizione epatite

L’epatite è un’ infiammazione acuta e cronica del fegato (vedi foto a lato). Di fatto, è molto importante parlare di questa patologia perché è piuttosto comune ed è dovuta a diversi fattori. Può essere, infatti, di origine virale (epatite A, B, C, D e E), tossica e da farmaco, alcolica, batterica o parassitaria.

 Ulteriori e dettagliate informazioni sulle differenti cause delle epatiti sono disponibili nella sezione cause dell’epatite.

 La patologia normalmente è acuta, ma può anche evolvere e diventare cronica, nel caso in cui si prolunghi per più di sei mesi.

 I sintomi di un’epatite variano a seconda della sua origine; tuttavia, determinati segnali, quali l’itterizia (colorazione giallastra di pelle e occhi), urine scure, feci chiare, nausee, o fegato sensibile alla palpazione, sono sintomi comuni a tutti i tipi di epatite.

 Anche il modo di trasmissione di un’epatite dipende dall’origine di questa patologia. Per tale ragione, questo fenomeno verrà illustrato più dettagliatamente nella sezione cause dell’epatite.

 La patologia può essere acuta e evolvere spontaneamente in modo favorevole nella maggior parte dei casi, senza lasciare postumi. Un’epatite mal curata può comunque evolvere e diventare cronica, o evolvere in una cirrosi o addirittura in un cancro.

 Epidemiologia epatite

 – L’epatite virale uccide 1,4 milioni di persone ogni anno e colpisce centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo (fonte: OMS, luglio 2013).

 Cause epatite

 Come abbiamo visto nella sezione definizione dell’epatite, esistono diverse origini e diverse tipologie di epatite: virali, tossiche, da farmaco, acute batteriche o parassitarie.

 – Le epatiti virali, A, B, C, D o E, sono le più frequenti. Anche altri virus possono provocare questa affezione, come per esempio il virus di Epstein-Barr (mononucleosi infettiva) e il Citomegalovírus (che colpisce le cellule ematiche).

 – L’epatite A è causata dal virus A. Il contagio avviene principalmente per via digestiva, attraverso alimenti e acqua contaminati da materiale fecale, oltre che attraverso il consumo di frutti mare. L’epatite A raramente viene trasmessa per via sessuale o per via parentale (dalla madre al feto).  Il tempo di incubazione varia da 15 a 45 giorni. L’epatite A è la forma meno aggressiva, dal momento che è l’unica che difficilmente evolve in senso cronico. Tuttavia in alcuni casi, in pazienti anziani può avere un decorso mortale. Questa epatite è conosciuta anche come “epatite del viaggiatore” perché viene generalmente contratta da turisti principalmente in visita in paesi dell’emisfero sud o dell’est.

Il virus dell’epatite A si diffonde attraverso l’acqua, succhi di frutta o cibi poco cotti (insalate, frutta non sbucciata, frutti di mare, cubetti di ghiaccio) in condizioni igieniche precarie.

 – L’epatite B è causata dal virus B, trasmesso attraverso il sangue (trasfusioni di sangue contaminato o uso di siringhe contaminate, nei tossicodipendenti) o fluidi corporei (essudato di ferite, sperma, secrezione cervicale (collo dell’utero) o vaginale, saliva di persone portatrici del virus), sempre tenendo presente che nel sangue la concentrazione del virus è maggiore nel sangue e minore nella saliva. Il periodo di incubazione varia da 30 a 180 giorni. Questa epatite può diventare cronica ed evolvere in una cirrosi o in un cancro.

 – L’epatite C è causata dal virus C, trasmesso per via sanguigna (trasfusioni, emofiliaci, tossicodipendenti, pazienti che realizzano emodialisi, rapporti sessuali o, più raramente anche per via placentare). Il periodo di incubazione varia da 30 a 100 giorni.

 – L’epatite D è causata dal virus D, trasmesso per via sanguigna o sessuale. La presenza del virus dell’epatite B è necessaria perché l’epatite D possa svilupparsi. Si può quindi trattare di una coinfezione (la persona viene infettata simultaneamente dal virus B e dal virus D) o di una superinfezione (la persona è già portatrice del virus B e viene infettata anche dal virus D). Il periodo di incubazione varia da 45 a 180 giorni. Questo tipo di epatite colpisce quasi esclusivamente i tossicodipendenti. Nell’80% dei casi, l’epatite D diventa cronica ed evolve rapidamente in una cirrosi.

 – L’epatite E è causata dal virus E, trasmesso per via oro-fecale. Questa patologia è frequentemente acuta e benigna e non presenta forma cronica. Tuttavia la mortalità è più elevata per le donne incinte, nel cui caso raggiunge il 20%.

 – Le epatiti tossiche o da farmaco sono indotte dall’assunzione di determinati farmaci o di altre sostanze che possono provocare una seria distruzione del fegato, come nel caso dell’amanita falloide (fungo velenoso). Ciò può avvenire anche nel caso di determinati farmaci epatotossici come il paracetamolo, che deve essere assunto con moderazione e secondo la posologia prescritta.

 – L’epatite acuta alcolica è un tipo di epatite tossica provocata dall’alcolismo. Può portare alla cirrosi e alla distruzione massiva del fegato.

 – L’epatite acuta battericao parassitaria può sorgere a partire da determinate affezioni come la tubercolosi, la brucellosi, la leptospirosi o la schistosomiasi. Alcuni germi opportunisti possono provocare un’epatite acuta batterica in persone affette da AIDS in quanto già immunodepresse.

 – Le epatiti croniche. In generale la loro causa è simile a quella dell’epatite acuta. Come visto nella sezione definizione dell’epatite, un’epatite si definisce cronica quando si prolunga per più di sei mesi. Essa può manifestarsi per causa di un virus (soprattutto le epatiti B e C), ma anche a causa di farmaci. Si nota anche l’esistenza di un’epatite cronaca chiamata autoimmune, principalmente in donne giovani. In questi casi si ha una produzione di anticorpi diretti contro il fegato.

 Persone a rischio epatite

Qui vengono elencati i diversi gruppi di persone a rischio:

 – I viaggiatori (epatiti A, B e C), in caso di comportamenti a rischio, quali il consumo di alimenti e acqua contaminati o rapporti sessuali non protetti;

 –  I tossicodipendenti (epatiti B, C e D) nel caso di uso di aghi sporchi o già usati;

 –  Le persone immunodepresse (persone affette da AIDS,…);

 –  Gli alcolisti;

 –  I professionisti del settore sanitario;

 –  Le persone che hanno bisogno di sottoporsi a politrasfusioni;

 –  Le persone che hanno bisogno di sottoporsi a emodialisi;

 –  Le persone con un comportamento sessuale a rischio (senza protezioni).

 Sintomi epatite

 Come visto nella sezione definizione dell’epatite, i sintomi si manifestano generalmente in funzione del tipo di epatite. Alcuni sintomi sono comunque comuni a tutti i tipi di epatite, come nel caso dell’ itterizia. L’ittero o itterizia è la colorazione gialla della cute, delle mucose delle sclere. I sintomi dei diversi tipi di epatite sono dettagliati a seguire.

 – Epatite A: In generale, l’infezione acuta non viene notata nei bambini, cosa che non succede invece nel caso degli adulti (in due terzi dei casi).

 L’evoluzione si articola in tre fasi:

– Sintomi pseudo-influenzali: febbre, dolori articolari e muscolari.

 – Fase itterica con una forte sensazione di affaticamento (=astenia). Questa fase dura circa due settimane. La fase itterica è caratterizzata da urine scure, feci chiare, nausee e perdita di appetito.

 – Fase di convalescenza: dura da due a sei settimane (o anche di più), con la progressiva scomparsa dei sintomi, ad eccezione della sensazione di fatica che può persistere.

– Epatite B: in generale, il 25% delle epatiti B sono sintomatiche. I sintomi sono equivalenti a quelli dell’epatite A.

 – Epatite C: in generale, solo una percentuale compresa tra il 5 e il 10% delle epatiti C acute è sintomatica. I sintomi sono equivalenti a quelli dell’epatite A.

 – Epatite alcolica acuta: può essere a sua volta asintomatica. I sintomi più frequenti sono comunque febbre, ingrossamento del fegato e itterizia.

 – Epatiti croniche: in generale, si osservano gli stessi sintomi che si riscontrano per l’epatite acuta, vale a dire dolori addominali, affaticamento, itterizia.

 Diagnosi epatite

 La diagnosi dell’epatite può essere confermata da:

 – esami del sangue, identificando un aumento significativo degli enzimi del fegato (transaminasi), dovuto alla distruzione del tessuto epatico.

 – sierologie, identificando il tipo di virus.

 – una biopsia del fegato, per pazienti che soffrono di epatite da più di sei mesi, per osservare la situazione della distruzione del fegato.

 Trattamento epatite

Esistono misure preventive e trattamenti efficaci contro l’epatite.

  1. Le misure preventive variano in base al tipo di epatite:

 – Epatite A (“epatite del viaggiatore”):

 – Misure igieniche quali lavarsi spesso le mani, fare attenzione all’alimentazione, per esempio ai frutti di mare, soprattutto in viaggio.

 – Vaccinazione per i viaggiatori e i professionisti a rischio (per esempio per professioni nel settore sanitario).

 – Epatite B:

  – Uso del preservativo

  – Uso di siringhe nuove e sterili

  – Vaccinazione per i viaggiatori, i professionisti del settore sanitario, i tossicodipendenti….

 – Epatite C:

 – Sicurezza per le trasfusioni (identificazione di anticorpi nei donatori di sangue)

 – Epatite D:

 – Uso del preservativo

 – Uso di siringhe nuove e sterili

 – Epatite E :

 – Misure igieniche quali lavarsi spesso le mani, fare attenzione all’alimentazione, per esempio ai frutti di mare, soprattutto in viaggio.

 – Epatite alcolica:

 – Lotta all’alcolismo

  1. Trattamenti

 Anche i trattamenti dipendono dal tipo di epatite. Le epatiti virali generalmente guariscono spontaneamente nel giro di uno o due mesi. Il trattamento consiste essenzialmente in riposo e nella proibizione totale di consumare di alcol, dato che potrebbe affaticare il fegato. Può persistere una sensazione di affaticamento generale.

 – Epatite A : non presenta forme croniche, il trattamento consiste in riposo.

 – Epatite B cronica: interferone alfa.

 – Epatite C cronica: associazione di interferone alfa e di ribavirina. Recentemente sono stati scoperti dei nuovi farmaci contro l’epatite C.

 Fitoterapia epatite

 La fitoterapia non è il principale trattamento per la cura dell’ epatite, ma può essere un’interessante misura complementare, soprattutto per migliorare le condizioni del fegato. Prima di iniziare qualsiasi trattamento è auspicabile chiedere consiglio a un medico.

 Di seguito si trova una lista di piante medicinali che hanno un effetto benefico sul fegato (epatoprotettore) e che possono essere d’aiuto in caso di epatite.

>> Il cardo-mariano, da utilizzare sotto forma di compressa o in capsule.
>> Il carciofo, da utilizzare sotto forma di compressa o in capsule.

Omeopatia epatite

Nella fase iniziale dell’epatite A, è possibile associare alla terapia tradizionale alcuni rimedi omeopatici per ottenere maggiori benefici nella cura della patologia. Tuttavia, come nel caso di qualsiasi altro rimedio omeopatico, questi vanno applicati adattandoli al singolo individuo. Un buon omeopata potrà scegliere il rimedio adeguato tenendo in considerazione diversi fattori che variano da persona a persona: i sintomi del paziente, i fattori aggravanti e i miglioramenti. Tra gli altri trattamenti omeopatici si segnalano:

 – Phosphorus triiodatus 7 CH, 5 compresse al dì, per 10 giorni – Phosphorus triidodatus 5 CH + Lycopodium clavatum 5 CH, alternare l’uso dei 2 prodotti. Assumere 2 compresse del primo prodotto il primo giorno e 2 compresse de secondo prodotto il giorno seguente. – Nux vomica 5 CH, Bryonia alba 5CH, Berberis vulgaris 4 CH, 2 compresse di ogni prodotto, una volta al dì. – Chelidonium compositum , 10 gocce, due volte al dì.

 Consigli utili epatite

 – Riposare

 –  Interrompere totalmente il consumo di alcol;

 – Sospendere l’uso di farmaci epatotossici (paracetamolo…).

 Prevenzione epatite

– Adozione di misure igieniche, quali lavarsi spesso le mani, fare attenzione per quanto riguarda l’alimentazione principalmente nel caso di consumo di alimenti crudi e di frutti di mare, soprattutto in viaggio (epatite A e E);

 – Vaccino per i viaggiatori e i lavoratori a rischio (professionisti del settore sanitario), e per persone con comportamenti a rischio (tossicodipendenti) (epatite A, B);

 – Uso di siringhe nuove e sterili (tossicodipendenti) (epatite B e D);

 – Uso del preservativo (epatite B e D);

– News: In Usa sì a pillola da 1.000 dollari al giorno per epatite c.

Come si dice epatite nelle altre grandi lingue ?
 Bronchitein inglese: burn  Bronchitein tedesco: Verbrennungen
 Bronchitein francese: brûlures  Bronchitein spagnolo: quemaduras
 Bronchitein portoghese: queimadura

Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 11.10.2018

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

11.10.2018

Controllo qualità

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