creafarma.ch

  • Home
  • Malattie – Disturbi
  • Erbe medicinali
  • Rimedi della nonna
  • Nutrizione
  • News
Main Menu
  • Home
  • Malattie – Disturbi
  • Erbe medicinali
  • Rimedi della nonna
  • Nutrizione
  • News
Creafarma > Malattie – Disturbi > Febbre
Tweet

Febbre

Riassunto febbre

La febbre è una risposta fisiologica dell’organismo, caratterizzata da un aumento temporaneo della temperatura corporea.

Si parla di febbre a partire da una temperatura di 37.5°C: la febbre è un sintomo e non una malattia in sé che può essere causata da svariati fattori o da malattie.

Riassunto febbreGeneralmente la febbre è accompagnata da brividi dovuti alla elevata produzione di calore da parte dell’organismo: altri sintomi frequentemente associati alla febbre sono dolori muscolari e ossei, spossatezza, mal di testa.
Quasi sempre la febbre e i sintomi ad essa associati si risolvono spontaneamente, senza richiedere quindi l’intervento del medico: in alcuni casi però può essere necessaria una visita medica. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che una febbre alta per i bambini è più problematica che per gli adulti.

Misuriamo sempre la febbre con un termometro, idealmente con un termometro rettale ai bambini, perché risulta essere il più preciso. Si può misurare la temperatura anche per via orale, soprattutto ai bambini più grandi e agli adulti, è più complicato farlo con i bambini piccoli. Un altro modo relativamente accurato per i bambini sopra i 2 anni di età è il termometro auricolare (nell’orecchio). La temperatura presa sotto le ascelle è meno accurata.

Per abbassare la febbre si utilizzano principalmente alcune molecole antipiretiche (paracetamolo, acido acetilsalicilico, ibubrofene): possono anche essere utili alcuni rimedi omeopatici o delle piante medicinali.

Va detto comunque che solo quando la temperatura corporea supera i 38,5°C è il caso di intraprendere un trattamento farmacologico.

In caso di febbre è importante stare a riposo e al caldo, consumare poche energie e soprattutto bere molto (circa 2 litri), per compensare la disidratazione provocata dalla febbre.

Definizione

La febbre è  una risposta fisiologica dell’organismo, caratterizza da un aumento della temperatura corporea.

Abitualmente la temperatura corporea oscilla tra i 36 e 37.2°C: in caso d’infezione, d’infiammazione o in presenza di particolari malattie, la temperatura corporea può aumentare al di sopra del valore considerato normale: si tratta di una difesa dell’organismo di fronte ad un’aggressione (esterna).

Si parla di febbre a partire da una temperatura di 37.5°C, considerando circa ±0.4 °C di variabilità individuale e che la temperatura corporea, inoltre, cambia durante la giornata (più bassa al mattino, più alta verso sera). Si ritiene che la temperatura sia più bassa di mattina verso le ore 06:00 e più alta la sera intorno alle ore 18:00. In Svizzera, gli specialisti della salute, spesso tendono a parlare di febbre a partire da 38 °C.

Tale variazione è dovuta alla produzione di cortisolo, un ormone secreto soprattutto nelle prime ore del mattino, che ha una potente attività anti-infiammatoria e quindi abbassa la temperatura corporea, ad esempio dopo un’infezione. Si ritiene che la temperatura sia più bassa di mattina verso le ore 06:00 e più alta la sera intorno alle ore 18:00-20:00. È bene sapere che la temperatura corporea varia da un organo o regione del corpo ad un altro/un’altra.
La temperatura corporea dipende anche da altri fattori quali l’età, l’attività fisica, la stagione (es. in inverno rispetto al periodo estivo), la digestione o il ciclo mestruale per le donne.

La temperatura corporea dipende anche da altri fattori quali ad esempio l’attività fisica, la digestione, il ciclo mestruale nelle donne.

La febbre è un sintomo e non una malattia in sé e generalmente si presenta associata ad altri sintomi (dolore, mal di testa, etc.): in molti casi bisogna pensare alla febbre come ad un meccanismo di difesa dell’organismo, che innalza la temperatura corporea per ostacolare la replicazione di microorganismi che possono generano un’infezione. È per questo quindi che è importante ricorrere a farmaci antipiretici soltanto quando la febbre è elevata (maggiore di 38.5 °C).

Storia della febbre in medicina
Il medico tedesco Karl Wunderlich è il primo a presentare la febbre come un sintomo e non come una malattia. Nel 1868, dopo un ampio studio, stabilì una normale temperatura del corpo umano tra i 37 e i 37,5 °C.

Messa in discussione delle teorie di Karl Wunderlich
Il lavoro di Wunderlich viene messo in discussione dalla medicina moderna circa 150 anni dopo la sua pubblicazione. Alcuni scienziati credono che ci siano differenze di temperatura tra un individuo e un altro per definire un limite preciso della febbre, a partire da 37,0 °C o 37,5 °C.
Dal 2016, alcuni ricercatori dell’ospedale pediatrico di Boston (USA), raccolgono i dati provenienti da pazienti con febbre tramite un’App per iPhone denominata Feverprints. Questo studio è in corso e dovrebbe consentire di pubblicare raccomandazioni più mirate, ad esempio, per fasce di età (ad es., neonati e bambini), etnia (caucasica, nera) o genere.
Attualmente, i ricercatori statunitensi stimano che con le attuali raccomandazioni dei limiti di febbre, qualche giovane paziente sia talvolta erroneamente trattato o, al contrario, non trattato se trovato sotto al limite, cosa che potrebbe essere pericolosa.

Fisiologia
È bene sapere che l’ipotalamo, nel cervello, regola la temperatura corporea.
La temperatura centrale è definita come quella misurata a livello dell’arteria polmonare. Si ritiene che misurare la temperatura nel retto rifletta abbastanza bene la temperatura centrale. [Fonte: i.mail-offizin, Università di Basilea, Svizzera, edizione di dicembre 2016, n. 23]

Febbre e influenza
Uno studio canadese pubblicato nel 2014 ha dimostrato che in caso di influenza l’assunzione di antipiretici (per ridurre la febbre) aumenterebbe i casi di decesso dall’1% al 5%. La febbre, se non è troppo alta, aiuta a combattere contro il virus dell’influenza. Se la temperatura viene abbassata, i virus possono facilmente moltiplicarsi. Il rischio con l’uso eccessivo di antipiretici è che il paziente si senta in via di guarigione, mentre è ancora contagioso, cosa che favorisce epidemie di influenza.

Cause

La febbre può essere causata da svariati fattori (detti pirogeni esogeni, cioè elementi esterni all’organismo, in grado di dare febbre) o da malattie. Per esempio:

– Agenti infettivi come virus, batteri, protozoi, zecche o funghi [che provocano malattie come: raffreddore, influenza, meningite, angina, gastroenterite, morbillo, malaria, rosolia, etc.].

Le infezioni sono la principale causa di febbre.

– Corpi estranei (allergeni, trapianto).

– Cellule tumorali

– Alterazione di un organo o di un tessuto (infarto, per es.).

– Farmaci come antibiotici o farmaci antiipertensivi, ad esempio (per abbassare la pressione).

– Alcune malattie come il lupus.

– Un colpo di calore o una scottatura avanzata.

– La pratica intensa di esercizio fisico.

– Il ciclo mestruale nelle donne.

– Alcune malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide

– Immunizzazioni come la vaccinazione.

L’organismo, in particolare le sue cellule preposte alle difese immunitarie, entrati in contatto con questi fattori pirogeni, liberano delle sostanze chiamate citochine, responsabili dell’insorgenza della febbre.

La febbre si risolve di norma spontaneamente, e senza bisogno di rivolgersi ad un medico: nelle persone a rischio però, (ad es. nei bambini piccoli oppure gli anziani debilitati,cardiopatici o con problemi respiratori, etc.) può essere opportuno rivolgersi ad un medico

Sintomi

Va innanzitutto rilevato come la febbre sia spesso un sintomo (e non una malattia) caratteristico di un problema del corpo umano, che può presentarsi insieme ad altri sintomi della malattia o dell’infezione all’origine della febbre come, per es. dolori, mal di testa, etc.

Generalmente la febbre, nelle prime fasi, è accompagnata da brividi dovuti alla elevata produzione di calore da parte dell’organismo.

 Altri sintomi frequentemente associati alla febbre sono: dolori muscolari e ossei, spossatezza, mal di testa.

ll meccanismo della febbre può essere paragonato a quello del termostato di un’abitazione che segnala e regola la temperatura. In effetti, quando la febbre aumenta (per es. nella fase iniziale di un raffreddore), il corpo emette delle sostanze che provocano un aumento della temperatura del “termostato” del cervello.

 Così il corpo crede che la temperatura normale sia superiore a 37°C, per es. 39°C. Questo il motivo per il quale, con l’apparizione della febbre, si possono sentire dei brividi: il corpo ha freddo (essendo al di sotto del valore del “termostato” del cervello) e quindi reagisce aumentando progressivamente la temperatura fino a un valore di 39°C (nel nostro esempio). Al contrario, quando la febbre scende (per es. dopo aver assunto dei medicinali), si suda e si ha caldo: il termostato ritorna a 37°C ma, con una temperatura corporea sempre a 39°C, il corpo sarà costretto a sudare per disperdere il calore. In questo caso, per accelerare la diminuzione della febbre, è sicuramente consigliato e giustificato un bagno in acqua fredda.

Generalmente, la febbre scompare dopo pochi giorni.

Si noti tuttavia che bagni freddi sono sempre più sconsigliati per i bambini a causa di un potenziale rischio di convulsioni (si veda la sezione consigli utili).

Diagnosi (misurazione della febbre)

Misurazione dal retto
Misuriamo sempre la febbre con un termometro, idealmente con un termometro rettale (per il retto) ai bambini, perché risulta essere il metodo più preciso.

Misurazione sotto la lingua (in bocca)
È possibile anche misurare la temperatura per via orale (nota anche come misurazione sublinguale), soprattutto nei bambini e negli adulti, risulta più complicato per i bambini piccoli.

Misurazione a livello delle orecchie
Un altro modo relativamente accurato per i bambini sopra i 2 anni, alcune fonti parlano di 18 mesi, consiste nel termometro auricolare (nell’orecchio). Prima di 18 o 24 mesi, il canale uditivo è troppo stretto per prendere tale misurazione.
Tuttavia, ci sono studi critici in merito alla misurazione della temperatura nell’orecchio.
Anche se, in Svizzera in particolare, sempre più pediatri e medici di famiglia effettuano una misurazione della temperatura con un termometro auricolare sia per i bambini sia per gli adulti. Questo metodo è meno invasivo e intimidatorio rispetto alla misurazione rettale ed è più preciso di quello sotto la lingua o sotto l’ascella.
Il farmacista può aiutarvi a scegliere e utilizzare correttamente un termometro auricolare.

Misurazione sotto l’ascella
La misurazione della temperatura a livello dell’ascella (nota anche come misurazione ascellare) è ancor meno precisa, alcuni esperti raccomandano che in questo caso la misurazione della temperatura deve durare per circa 4 minuti.

Misurazione della temperatura centrale
Questa misurazione, la vera misurazione della temperatura, può essere fatta solo in ospedale o in clinica. La misurazione può essere effettuata in particolare a livello dell’esofago distale, della vescica o della rinofaringe.

Si veda anche la sezione Consigli utili di seguito per scoprire come misurare correttamente la febbre

Complicazioni

Quasi sempre la febbre e i sintomi ad essa associati si risolvono spontaneamente, senza richiedere quindi l’intervento del medico: può essere necessaria una visita medica quando

– La febbre supera i 40°C

– La febbre è associata a dissenteria e vomito

– La febbre si protrae per alcuni giorni

– La febbre è superiore ai 39°C nelle persone a rischio (ad es. nei bambini piccoli oppure gli anziani debilitati,cardiopatici, con problemi respiratori, etc.)

Convulsioni febbrili (in inglese Febrile seizures)
Nei bambini piccoli, possono verificarsi convulsioni febbrili. Una malattia infettiva è spesso la causa di questo problema che si verifica nel cervello come risposta al rapido aumento della temperatura corporea. Secondo la Mayo Clinic, la stragrande maggioranza delle convulsioni febbrili non causa alcun effetto a lungo termine. L’istituzione americana di riferimento (Mayo Clinic) raccomanda in caso di convulsioni febbrili nei bambini di metterli sdraiati su un fianco o con il corpo rivolto dal lato dello stomaco. Sarà anche necessario rimuovere eventuali oggetti taglienti vicino al bambino e allentare i suoi vestiti.
Va evidenziato che la maggior parte delle convulsioni febbrili si ferma senza nessun tipo di intervento. Poi, è importante andare dal medico in seguito per scoprire l’origine delle convulsioni stesse. La Mayo Clinic raccomanda di chiamare l’ambulanza se le convulsioni durano più di 10 minuti o se il bambino presenta crisi ripetute.

Trattamenti

Ricordiamo di nuovo che solo quando la temperatura corporea supera i 38,5°C è il caso di intraprendere un trattamento farmacologico.

I farmaci antipiretici (che fanno abbassare la febbre) agiscono sul sintomo e non sulla causa della febbre: servono cioè solo ad attenuare la febbre, ma non ad accelerare o facilitare la risoluzione di un’eventuale infezione. A volte, perciò, l’utilizzo inadeguato degli antipiretici, può impedire di trattare in modo adeguato un’infezione batterica latente.

Per abbassare la febbre si utilizzano principalmente le seguenti molecole antipiretiche:

– Il paracetamolo, 500 mg [dosaggio per adulti]: 1ª scelta, soprattutto per i bambini! [per il dosaggio e la posologia adatti a un bambino, chiedere consiglio al farmacista o al medico].

Per i bambini, è meglio concentrarsi sulla forma orale, la forma rettale (supposte) non è raccomandata, perché ci potrebbero essere differenze di assorbimento da un bambino ad un altro. Chiedere consiglio al vostro pediatra. Per i bambini, è necessario assumere paracetamolo a seconda della dose/peso ogni 6 ore, ossia 4 volte ogni 24 ore, chiedere consiglio al farmacista o al medico (pediatra).

– L’acido acetilsalicilico (ASA), 500 mg [dosaggio per adulti]: evitare di somministrare questa sostanza ai bambini (rischio basso ma possibile di sviluppare la sindrome di Reye, sindrome rara ma molto spesso grave o addirittura mortale perchè provoca danni cerebrali ed epatici).

L’uso di aspirina nei bambini si è notevolmente ridotto negli ultimi anni, limitando  la sua prescrizione a non più del 5% delle prescrizioni  totali di antipiretici.

– L’ibuprofene o il lisato d’ibuprofene, da 200 a 400 mg [dosaggio per adulti].

Fitoterapia

Le piante medicinali utilizzate per abbassare la febbre sono:

– Il tiglio, utilizzato generalmente sotto forma di tisana (particolarmente consigliata ai bambini, anche ai più piccoli).
– I fiori di sambuco, utilizzati generalmente sotto forma di tisana o in capsule.
– Il salice bianco, utilizzato generalmente sotto forma di capsule o in compresse.

Rimedi della nonna

– Decotto di tiglio

 – Grog

– Tisana di sambuco

– Tisana di tiglio

 Consigli utili

Se la febbre è provocata dall’influenza o da malattie da raffreddamento, dobbiamo:

– Stare a riposo, al caldo e consumare poche energie.

– Bere molto (circa 2 litri), per compensare la disidratazione provocata dalla febbre. Bere acqua o tisane a base di tiglio.

– Bere bevande zuccherate e pietanze ricche di sali minerali (brodo), per compensare la perdita idrica di sostanze nutritive.

– Fare pasti leggeri.

– Evitare di assumere medicinali per abbassare la febbre, se la temperatura è inferiore a 38.5°C: la febbre può contribuire a combattere le infezioni (aumenta le difese del corpo, in particolare incrementando il numero di linfociti che contrastano gli agenti infettivi).

– Fare un bagno di una quindicina di minuti, con una temperatura dell’acqua di diversi gradi inferiore alla temperatura del corpo, consente di abbassare la febbre.
Per i bambini, tuttavia, molti pediatri sconsigliano sempre di più di fare un bagno, perché può portare a convulsioni a causa della temperatura che scende troppo in fretta, rivolgersi al pediatra.

– Evitare di surriscaldare le abitazioni in inverno.

 – Assumere medicinali a base di vitamina C, zinco e/o echinacea. Queste sostanze hanno effetti positivi sulle malattie infettive (che possono provocare la febbre) e agiscono come immunostimolanti.

– Astenerci dal fumo e da alcolic.

Se invece la causa della febbre è ignota, e se la febbre persiste a lungo, può essere necessaria una visita medica, per poterne approfondire le cause.

Consigli su misurazione della febbre
– Misurare la febbre, se possibile, sempre con lo stesso dispositivo (ad es. termometro.) e nella stessa parte del corpo. Questo vi permetterà di confrontare correttamente i risultati, perché sappiamo che ci possono essere differenze tra i dispositivi utilizzati e la parte in cui si misura la febbre. Ad esempio, la misurazione nel retto (più accurata) può essere diversa da quella sotto l’ascella, in alcune situazioni la differenza tra queste due misurazioni può essere di -3 °C (ciò significa che la temperatura rettale può indicare ad esempio 40 °C e la temperatura sotto l’ascella indicare soltanto 37 °C).

– In caso di febbre prima dei 3 mesi di età, è assolutamente consigliabile consultare subito un medico, ad esempio andando al pronto soccorso. L’obiettivo è quello di identificare il più rapidamente possibile l’infezione e curarla, ad esempio, con antibiotici.

Fonti:
The Wall Street Journal, Wikipedia.org in inglese, pagina su M. Wunderlich, i.mail-offizin – Università di Basilea – Svizzera – edizione di dicembre 2016, n. 23
Crediti foto: Fotolia.com


Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 24.04.2018

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

24.04.2018

Controllo qualità

Ultime Notizie
  • 7 alimenti per migliorare la memoria
  • Cancro al pancreas, il punto con una specialista mondiale del settore su questa malattia
Leggere anche:
  • Home
  • Malattie – Disturbi
  • Erbe medicinali
  • Rimedi della nonna
  • Nutrizione
  • News
  • Contatto
  • Segnalare un errore
  • Chi siamo? – Redazione
  • Pubblicità
  • Disclaimer

Copyright Creafarma.ch – 2021 – Pharmanetis Ltd.