Gotta
Riassunto sulla gotta (crisi di gotta)
La gotta è una malattia reumatica che di solito colpisce le articolazioni, soprattutto l’articolazione alla base dell’alluce nel 75% dei casi. Questa condizione, spesso cronica, si caratterizza per un’intensa infiammazione dell’articolazione che spesso provoca un dolore molto acuto. La gotta è una forma di artrite. I dolori causati da questa malattia spesso sono atroci.
La causa principale di una crisi di gotta è l’elevato livello di acido urico nel sangue (sopra i 6,8 mg/dL, indice di solubilizzazione dell’acido urico). Questa molecola circola nel sangue e si accumula quindi nelle articolazioni sotto forma di cristalli, che provocano una reazione infiammatoria e un dolore intenso.
La gotta è più comune negli uomini, in particolare quelli di età superiore ai 40 anni, ma può colpire anche le donne soprattutto dopo la menopausa (che si verifica in media a 51 anni).
Spesso, si tratta di una malattia cronica, se una persona ha smesso di assumere farmaci e/o di seguire una dieta adeguata (assenza di alcol o di carne, ad esempio) sentirà riapparire gli attacchi di gotta.
Negli ultimi anni, si è osservato un aumento significativo del numero di casi negli Stati Uniti e nel Regno Unito, in parte a causa del cibo spazzatura che provoca obesità e diabete (si veda sotto la sezione Cause per il legame tra diabete e gotta). In altri paesi del mondo si assiste anche ad un forte aumento del numero di casi. L’invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati spiega anche un aumento della prevalenza di questa malattia.
Altri fattori possono spiegare questo aumento di casi, ad esempio, l’assunzione di farmaci antipertensivi (questi possono favorire la gotta aumentando i livelli di acido urico). Vai a: Cause
Il tasso elevato di acido urico nel sangue (all’origine della gotta) può essere provocato da fattori genetici che favoriscono una produzione più elevata di questa molecola. Altre cause, tra le più conosciute, sono il consumo eccessivo di carne, di frutti di mare o di alcol o l’assunzione di determinati farmaci.
Per fare una diagnosi accurata, il medico deve effettuare una puntura a livello dell’articolazione. La presenza di cristalli di acido urico conferma la presenza di gotta.
La gotta può comportare complicazioni come calcoli renali o depositi di cristalli di urati di calcio sotto la pelle.
Il trattamento in caso di crisi di gotta prevede l’uso di antinfiammatori e di colchicina. Si possono, inoltre, proporre dei trattamenti preventivi per evitare le crisi di gotta a base, per esempio, di allopurinolo. Vai alla sezione trattamento gotta per maggiori informazioni sull’argomento.
Esistono anche alcune piante, come le foglie di orticam che possono completare la terapia classica. Vai alla sezione fitoterapia
Per concludere, lo stile di vita è molto importante per la cura della gotta. È necessario cercare di bere meno alcol, mangiare meno carne (ricca di purine che si trasformano in acido urico) e bere molta acqua.
3 buoni consigli per trattare la gotta:
1. Adottare uno stile di vita sano (esercizio fisico, dieta equilibrata, ecc.)
2. Mangiare alimenti sani e a basso contenuto di purine (si veda anche la sezione Consigli utili di seguito)
3. Assumere i farmaci
Fonti: American College of Rheumatology, 2015
Leggere: Alimentazione in caso di gotta
Definizione
La gotta è una malattia reumatica, infiammatoria e metabolica che colpisce una (di norma) o più articolazioni; si tratta di una forma di artrite e la malattia può, in alcuni casi, essere cronica. La gotta comincia spesso colpendo l’alluce e quasi sempre un’estremità articolare come le dita dei piedi, le ginocchia, i gomiti o le caviglie.
La gotta è provocata da un deposito di acido urico a livello delle articolazioni, con la conseguente formazione di cristalli di acido urico molto dolorosi (uno fra i dolori peggiori, secondo alcuni pazienti).
La gotta è una malattia che si manifesta con attacchi, si parla allora di crisi di gotta quando il dolore diventa molto intenso.
È importante curare bene la gotta con dei farmaci o cambiando il proprio stile di vita perché, se la malattia non viene curata adeguatamente, possono intervenire complicazioni renali e deformità articolari. Solo un medico può prescrivere i farmaci adatti (evitare l’automedicazione).
Alcuni personaggi famosi hanno sofferto di gotta, come Isaac Newton o Leonardo da Vinci.
La gotta viene anche chiamata la malattia dei re, perché in passato le teste coronate erano solite dare grandi banchetti ricchi di carne e alcol, due importanti fattori di rischio per la gotta. Sappiamo che re Enrico VIII d’Inghilterra ha sofferto di questa malattia.
La gotta è una malattia conosciuta da più di 4.000 anni.
Foto: Consolation in the Gout – Rheumatology Research Foundation – Atlanta, Georgia (USA)
Epidemiologia
– La gotta colpisce per lo più uomini (20 volte di più rispetto alle donne, in circa il 95% dei casi) a partire dai 50 anni d’età.
Un studio ha evidenziato che 6 pazienti (uomini) e 1 paziente (donna) su 1000 pazienti di ambulatorio di medicina generale nel Regno Unito, soffrono di gotta. In questo caso, il rapporto uomo-donna non è più di 20 ma di 6.
Sullo stesso argomento, uno studio pubblicato nel gennaio 2014, sempre nel Regno Unito, ha dimostrato che il rapporto uomo-donna era di 4 uomini e 1 donna.
– Si stima che l’1% degli uomini oltre i 40 anni soffra della malattia della gotta.
Quando le donne sono colpite, lo sono soprattutto dopo la menopausa.
– La prima crisi di gotta si verifica spesso negli uomini tra i 20 e i 40 anni.
– Nei bambini la malattia è rara, quando si verifica in questa fascia di età è spesso associata a problemi metabolici ben definiti.
– Sembra che 60.000 svizzeri siano colpiti ogni anno da gotta (fonte: UNIL, 2006).
– Negli Stati Uniti, si stima che circa il 4% degli adulti americani (fonte: American College of Rheumatology) soffre di gotta. Questo numero è notevolmente aumentato (circa il doppio rispetto al 1994, anno di riferimento 2014), ma dal 2015-2016 il numero di casi si è stabilizzato. infatti, secondo i dati di 5.467 adulti negli Stati Uniti come parte del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) per gli anni 2007-2016, i ricercatori hanno trovato che la prevalenza di gotta e iperuricemia è rimasto al 3,9%, raddoppiato tra gli anni 1960 e 1990, o circa 9,2 milioni di adulti con gotta nel 2015-2016.
Oggi, negli Stati Uniti, si stima che i costi sanitari per i pazienti che soffrono di gotta abbia raggiunto un miliardo di USD all’anno, circa un terzo è legato al trattamento degli attacchi di gotta.
In questo paese, la metà delle persone con gotta soffre di 3 crisi di gotta o più all’anno. Una crisi di gotta dura in media 4 giorni.
Secondo la Gout & Uric Acid Education Society, più di 8,3 milioni di americani soffrono di gotta (dati per il 2015).
Epidemiologia iperuricemia
Si stima che nella popolazione generale fino al 20% delle persone soffra di iperuricemia, secondo un articolo pubblicato nel mese di novembre 2017 sulla rivista del Congresso ACR di San Diego (USA). Invece, circa il 4% della popolazione americana soffre di gotta. Ciò significa che la maggior parte delle persone con iperuricemia non svilupperà la gotta.
– Nel Regno Unito, la gotta è la più comune malattia infiammatoria articolare, che colpisce l’1,5% della popolazione (fonte: rivista Rheumatology, ottobre 2013, Regno Unito).
In questo paese si stima che una persona su 40 soffre di gotta (fonte: Annals of the Rheumatic Disease journal).
Nel Regno Unito il 3,2% degli adulti soffre di gotta, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica BMJ nel 2017. Questa percentuale è in aumento rispetto ai decenni precedenti, sempre secondo il BMJ.
– In Francia, circa 600.000 persone soffrono di gotta (fonte: Autorità Nazionale per la Salute, aprile 2014).
In quanto la gotta è associata in gran parte allo stile di vita, alcune delle cause principali che hanno aumentato la comparsa di casi di gotta in tutto il mondo sono da ricercare nella globalizzazione e nel cibo spazzatura. Questa resta spesso una delle ipotesi più probabili.
Cause
La gotta è causata da elevati livelli di acido urico nel sangue (iperuricemia) sopra i 6,8 mg/dL, vale a dire, al di sopra del punto di solubilizzazione dell’acido urico. In altre parole, sopra i 6,8 mg/dl, si possono formare dei cristalli e poi depositarsi nelle articolazioni come quelle dell’alluce.
Negli Stati Uniti, gli specialisti della gotta consigliano di tenere un livello di acido urico sotto ai 6 mg/dl. Nei pazienti con gotta, questo tasso dovrebbe essere inferiore addirittura a 5 mg/dl per evitare crisi future.
Più i livelli di acido urico nel sangue diminuiscono (ad es. 5 mg/dl o meno) e più la solubilizzazione dei cristalli di acido urico aumenta. In generale, l’acido urico si dissolve nel sangue senza formare cristalli e quindi attraversa i reni per essere poi eliminato con le urine.
I cristalli di acido urico quindi provocano un’infiammazione a livello dei tessuti. Ne deriva una produzione di molecole presenti nel processo infiammatorio come le interleuchine. Al livello fisiologico l’infiammazione non è direttamente collegata ai cristalli di acido urico ma alle cellule immunitarie che si attaccano a questi cristalli di acido urico considerati dalle cellule immunitarie come corpi estranei.
Molte persone presentano alti livelli di acido urico nel sangue, ma non sviluppano la malattia della gotta. Alti livelli di acido urico nel sangue rappresentano una condizione sufficiente ma non necessaria per favorire attacchi di gotta. Non è ancora chiaro il motivo per cui alcune persone sviluppano la malattia della gotta e altre no. Molte persone che soffrono di gotta presentano per anni livelli elevati di acido urico prima di manifestare la loro prima crisi.
Formazione di acido urico
L’origine dell’acido urico è molteplice. Questa molecola può derivare, in particolare, dai residui formatisi dalla decomposizione delle purine a livello cellulare:
DNA (proveniente da una cellula morta, carne, dopo un trattamento anti-cancro, ecc.) > Purine > Acido urico > Cristalli di acido urico a livello delle articolazioni (in caso di crisi di gotta).
Foto: acido urico (fonte: Wikipedia.org)
In circa l’80-90% dei casi di gotta, l’origine è dato da una cattiva escrezione di acido urico a livello dei reni, senza un riassorbimento. A livello renale, l’acido urico è poi riassorbito dal flusso sanguigno, ne consegue un’iperuricemia (eccesso di acido urico).
Gotta primaria
Questa forma di gotta non ha cause ben definite, si ritiene che alcuni fattori genetici influenzino il tasso elevato di acido urico nel sangue. La gotta primaria è conosciuta anche con il nome di gotta idiopatica.
Gotta secondaria
In questo caso esistono molti fattori che possono aumentare il tasso di acido urico nel sangue e la gotta può essere causata da:
– Un’alimentazione ricca di carne, alcol, ecc
Pomodoro e gotta
Uno studio condotto presso l’Università della Nuova Zelanda, nella città di Otago, ha dimostrato che mangiare pomodori potrebbe promuovere la comparsa di gotta, in ogni caso gli scienziati hanno osservato una forte correlazione tra il consumo di pomodoro e questa malattia reumatologica. Secondo i ricercatori, il consumo di pomodori aumenta il livello di acido urico nel sangue. Questo studio che ha coinvolto più di 2.000 neozelandesi che soffrono di gotta è stato pubblicato sulla rivista specializzata BMC Musculoskeletal Disorders nel mese di agosto 2015. I partecipanti dovevano rispondere mediante questionario sui fattori scatenanti gli attacchi di gotta, il 71% ha dichiarato che sarebbero stati uno o più alimenti a scatenare gli attacchi stessi. Il pomodoro è stato indicato come un fattore scatenante nel 20% di tali casi. Sono stati citati altri alimenti o bevande, ad esempio, l’alcol, i frutti di mare, la carne rossa o le bevande zuccherate (ad es. Soda).
– Una malattia emolitica (anemia, ecc)
– Tumori
– Insufficienza renale
Drop: bassa influenza dell’alimentazione elettrica
La dieta può essere meno importante di quanto precedentemente pensato come causa della gotta. Uno studio pubblicato il 10 ottobre 2018 sulla rivista scientifica BMJ (DOI : 10.1136/bmj.k3951) analizzato da questionari dietetici, analisi genetiche e livelli di acido urico più di 16.000 persone negli Stati Uniti. I ricercatori hanno scoperto che le scelte alimentari rappresentavano meno dello 0,5% della variazione dell’acido urico, mentre i fattori genetici rappresentavano circa il 24%. Poiché la gotta è causata da alti livelli di acido urico, questo studio suggerisce che la genetica è molto più importante della dieta quando si tratta del rischio di gotta.
Obesità e rischio di gotta – chirurgia bariatrica
Secondo uno studio svedese condotto presso l’Università di Göteborg, le persone obese che si sono sottoposte a chirurgia bariatrica hanno visto il loro rischio di soffrire di gotta ridotto del 34% durante il monitoraggio dei partecipanti a tale studio che è durato 26 anni. Questo studio è stato pubblicato nel mese di ottobre 2016 sulla rivista specializzata Annals of the Rheumatic Diseases.
– L’assunzione di alcuni farmaci: l’aspirina (anche a basso dosaggio, ad esempio 100 mg, utilizzata per la prevenzione delle malattie cardiovascolari), farmaci diuretici come l’idroclorotiazide, gli antipertensivi, alcuni farmaci citotossici utilizzati, ad esempio, in caso di malattie ematologiche maligne, farmaci immunosoppressori come la ciclosporina o il tacrolimus.
– Studi recenti hanno dimostrato che il consumo eccessivo di bibite gassate e succhi di frutta di tipo industriale possono aumentare la probabilità di sviluppare la gotta, anche per le donne. La relazione esistente tra un consumo eccessivo di zucchero e la comparsa della gotta ad oggi non è ancora stata chiarita (probabilmente l’insulina ha un ruolo importante in questo processo).
– Il diabete: si sa che un tasso elevato di insulina nel sangue può comportare un tasso elevato di acido urico: esiste quindi un legame tra il diabete e la gotta.
– Ipertensione
– Colesterolo in eccesso
– Apnea del sonno, una persona che soffre di apnea del sonno presenterebbe un rischio maggiore del 20% di soffrire di gotta
Fisiopatologia della gotta (inflammasoma)
Studi sulla fisiopatologia della crisi di gotta hanno rivelato che i cristalli di urato monosodico (MSU in inglese) o più semplicemente cristalli di acido urico, vale a dire la forma cristallina dell’acido urico, sono riconosciuti dalle cellule immunitarie come un segnale di pericolo. Queste cellule possono iniziare una risposta infiammatoria. Questa risposta è orchestrata dal recettore di riconoscimento del pattern intracellulare chiamato NLRP3. In caso di esposizione a cristalli di acido urico (MSU), il NLRP3 forma un complesso proteico chiamato inflammasoma. Ne segue quindi l’attivazione della capsula proteica 1. Quest’ultima poi scinde citochine altamente pro-infiammatorie come l’interleuchina (IL) -1β e l’IL-18, che porta alla secrezione delle loro forme biologicamente attive e causa un attacco di gotta.
Persone a rischio
Le persone che possono sviluppare la gotta più facilmente:
– Gli uomini, in particolare quelli con più di 50 anni
– Gli uomini che amano i piaceri della tavola, in particolare quelli che amano la carne e l’alcol.
– Gli uomini che fanno poco sport (vita sedentaria)
– Le persone che soffrono di sindromi metaboliche: ipertensione, tasso elevato di colesterolo, diabete, ecc..
– Le persone con casi gotta in famiglia (componente ereditaria), sarebbe responsabile del 15-20% dei casi
– Le persone che fanno delle maratone (che quindi corrono tanto): il rischio sarebbe cinque volte superiore alla media della popolazione.
– Le donne dopo la menopausa: il calo di estrogeni può favorire la gotta.
– Per le donne, una isterectomia (intervento chirurgico che comporta la rimozione parziale o totale dell’utero): si ritiene che gli estrogeni possano proteggere dalla gotta e che il livello basso di questi ormoni dopo la rimozione delle ovaie possa invece favorirne la comparsa.
– Le persone obese, l’obesità aumenta di un fattore da 2 a 3 il rischio di soffrire di gotta. Sempre più di frequente, si ritiene che il cibo spazzatura, spesso causa e origine di obesità, potrebbe anche essere responsabile per l’aumento del numero di casi di gotta, come accade nel Regno Unito.
– Le persone che soffrono di apnea del sonno
Sintomi
La gotta, caratterizzata nella sua fase acuta dalle famose crisi di gotta, presenta i seguenti sintomi:
– la crisi di gotta di solito colpisce le articolazioni, soprattutto (in circa il 70-75% dei casi) l’articolazione della base dell’alluce, spesso è l’unica articolazione affetta da gotta.
In caso di crisi di gotta, i cristalli di acido urico si depositano principalmente sull’articolazione alla base dell’alluce. Di solito, ne risente una sola articolazione per crisi.
Nel 90% dei pazienti con gotta, l’articolazione della base dell’alluce viene colpita almeno una volta.
Perché l’articolazione dell’alluce è la più colpita?
Sono state avanzate diverse ipotesi. Innanzitutto, il pH in questa regione del corpo è più acido che in altre regioni. Sappiamo che un ambiente acido abbassa il punto di solubilizzazione dell’acido urico, cosa che aumenta la probabilità di formare cristalli di acido urico. In secondo luogo, a causa della posizione di questa articolazione in un’estremità del corpo, la temperatura è più fredda rispetto ad altre regioni, il freddo come l’acidità diminuisce il tasso di solubilità dell’acido urico. Inoltre, alcuni esperti ritengono che la pressione esercitata durante la deambulazione promuova la formazione di cristalli di acido urico.
La gotta può anche raggiungere altre articolazioni come quelle del piede, del ginocchio, delle dita della mano, del gomito, ecc. Anche altre regioni possono essere colpite come le orecchie (in questo caso, si parla invece di tofi) o i reni. Generalmente le articolazioni degli arti inferiori sono più colpite dalla gotta rispetto a quelle degli arti superiori, soprattutto perché portano più peso.
– La gotta è estremamente dolorosa e si presenta in maniera repentina. Il dolore è spesso così insopportabile che diventa impossibile appoggiare il piede a terra o anche indossare una scarpa, mettere un vestito o appoggiare una coperta quando si dorme. L’origine di questi dolori proviene da migliaia di cristalli di acido urico che agiscono come schegge di vetro all’interno delle articolazioni. Il dolore è così forte che una crisi di gotta può svegliarvi in piena notte.
Questa crisi si presenta spesso di notte o di sera, cioè nella fase più fredda del giorno: il freddo infatti favorisce la cristallizzazione dell’acido urico (causa della gotta). Nel mese di dicembre 2014, alcuni ricercatori della Boston University School of Medicine (USA) hanno scoperto in uno studio clinico su più di 700 persone che i pazienti affetti da gotta avevano un rischio di 2,4 volte maggiore di soffrire di una crisi durante la notte tra mezzanotte e le 8 del mattino che il giorno dalle 8 alle 16. In generale, la crisi inizia con piccoli dolori o fastidi minori, ma, dopo poche ore, l’infiammazione si diffonde su tutta l’articolazione.
Una crisi di gotta può durare diversi giorni, spesso da 3 a 7 giorni (alcune fonti parlano di 3-10 giorni). Anche senza trattamento, la crisi si risolve in pochi giorni e spesso in meno di una settimana. Negli Stati Uniti, la durata media di una crisi di gotta è di 4 giorni. Il dolore alle articolazioni è spesso più intenso nelle prime 12 ore dopo l’insorgenza della crisi di gotta.
Generalmente, anche senza trattamento, si risolve in pochi giorni, e comunque in meno di una settimana.
– L’articolazione coinvolta presenta i classici segni dell’infiammazione: arrossamento, dolore, calore e gonfiore. Per questo per il trattamento della gotta viene raccomandata l’assunzione di antinfiammatori.
– La crisi di gotta può verificarsi una sola volta o può ripetersi (gotta cronica) e ciò può avvenire anche a distanza di mesi o anni dal primo episodio.
Diagnosi
Per diagnosticare la gotta, il medico può osservare i sintomi o i segnali clinici della malattia che nella maggior parte dei casi sono sufficientemente chiari.
Il medico può anche eseguire una radiografia, soprattutto per escludere altre diagnosi, quali, ad esempio, la pseudogotta (chiamata anche condrocalcinosi articolare), causata dal deposito di pirofosfato di calcio nelle articolazioni.
Le radiografie dell’articolazione possono essere utili anche in caso di gotta cronica per trovare eventuali problemi ossei o articolari come un tofo. Vedere anche
In caso di gotta cronica, il medico può anche controllare la funzione renale, per identificare una possibile insufficienza renale.Il medico può anche fare una puntura a livello del liquido dell’articolazione colpita, la presenza di microcristalli di acido urico conferma la gotta. L’analisi di questi cristalli viene eseguita al microscopio di solito in ambulatorio medico. Alcuni specialisti ritengono che quest’analisi dei cristalli al microscopio sia l’unico modo per stabilire una corretta diagnosi di gotta.
Nuovi criteri di diagnosi della gotta
Nel mese di settembre 2015, l’Associazione dei reumatologi americani, American Association Rheumatology (ACR) e l’EULAR, l’equivalente associazione europea, hanno pubblicato nuovi criteri per la diagnosi della gotta in base a particolari sintomi e diversi parametri.
I principali criteri che consentono la diagnosi della gotta sono:
- Il criterio fondamentale, necessario per questa nuova classificazione è che il paziente abbia sperimentato almeno un episodio di gonfiore, di sensibilità o dolore in un’articolazione periferica o in una borsa sinoviale.
- La presenza di cristalli di urato di sodio (CUS) in un’articolazione o borsa sinoviale sintomatica, ma anche in un tofo è un criterio sufficiente, nel caso in cui il criterio fondamentale risulti positivo, per caratterizzare la gotta.
Se il medico non rileva dei CUS, continuerà ad approfondire il caso, anche spostandosi su questioni cliniche.
Tutti i criteri e il loro sistema di selezione si possono trovare on-line su questo sito in lingua inglese.
Complicazioni
La gotta (e l’accumulo di acido urico) può portare, se non viene trattata adeguatamente, a delle complicazioni quali:
– Calcoli renali. Secondo uno studio svedese pubblicato nel luglio 2017, i pazienti con gotta (sia uomini che donne) hanno il 60% in più di probabilità di soffrire di calcoli renali rispetto alla popolazione generale. Questo studio è stato pubblicato in data 24 luglio 2017, sulla rivista scientifica Arthritis Research & Therapy.
– Complicazioni renali come insufficienza renale (in questo caso, la perdita della funzione renale è spesso irreversibile). Si stima che le persone che soffrono di gotta abbiano una probabilità 4 volte maggiore di morire a causa di problemi renali.
– Deformità articolari (oggi poco frequenti, è possibile il trattamento preventivo a base di allopurinolo).
– Depositi di cristalli di urati di calcio chiamati tofo (tofi al plurale), si tratta di una massa solida (nodulo) bianca. La formazione di tofi deriva dall’accumulo di cristalli di acido urico nel sangue, questi noduli si raccolgono vicino all’articolazione interessata da gotta, come ad esempio, sull’alluce, il retro dei gomiti, il padiglione auricolare, ecc.
Come si è visto, i tofi si possono depositare su tessuti molli formando una protuberanza, come sull’orecchio, e non necessariamente sempre in corrispondenza dell’articolazione.
Un’operazione può generalmente rimuovere questi tofi. Quest’operazione però sembra spesso essere riservata a casi avanzati, di solito, l’abbassamento del livello di acido urico può ridurre questi noduli.
I tofi possono potenzialmente distruggere le articolazioni.
Si noti che spesso occorrono diversi anni di trattamento per far scomparire i tofi.
– Aumento del rischio di infarto miocardico e di ictus. Uno studio pubblicato nel settembre 2013 sulla rivista britannica Rheumatology ha dimostrato che i pazienti che soffrivano di gotta avevano il doppio delle probabilità di soffrire di infarto miocardico e di ictus rispetto a quelli che non avevano avuto la gotta. Un altro studio pubblicato a fine agosto 2014 ha dimostrato che la gotta aumenta il rischio cardiovascolare, questo studio ha messo in evidenza che le donne erano particolarmente a rischio.
– Uno studio pubblicato a giugno 2014 durante il Congresso EULAR (European League Against Rheumatism), che si è tenuto a Parigi, ha dimostrato che gli uomini con la gotta soffrono maggiormente di disfunzione erettile. Un altro studio presentato al Congresso EULAR del 2017 a Madrid ha dimostrato che la gotta era associata ad un aumento del 29% del rischio di disfunzione erettile nei pazienti che assumevano farmaci per curare la gotta stessa. Questo ultimo studio è stato condotto dalla Rutgers Robert Wood Johnson Medical School a New Brunswick, New Jersey, USA.
Trattamenti
Per curare la gotta, esistono 2 tipi di trattamento: il trattamento dell’attacco di gotta (1) e quello per prevenire le crisi future (2):
- Trattamento della crisi di gotta – Farmaci per la crisi di gotta
Per calmare i forti dolori della crisi di gotta, il medico ha a disposizione principalmente farmaci analgesici o antinfiammatori:
– Antinfiammatori non steroidei (FANS) come quelli a base di diclofenac (p. es. Voltaren®) o di ibuprofene, da assumere per esempio sotto forma di compresse. Evitare comunque l’assunzione di Aspirina® nel trattamento della gotta perché l’Aspirina® può agire sull’acido urico e aggravare i sintomi della gotta. Alcuni FANS con effetto potente come il celecoxib o l’indometacina sono a volte prescritti anche dal medico.
– La colchicina (un antigottoso), agisce contro l’infiammazione causata dai cristalli di acido urico. Attenzione: l’assunzione di questo farmaco dev’essere supervisionata da un medico o da un farmacista, in particolare per gli effetti secondari della colchicina: nausea, vomito, diarrea.
– Il cortisone, talvolta usato per la sua azione antinfiammatoria. Il medico può prescrivere prednisone (un tipo di cortisone). Questi farmaci possono essere assunti sotto forma di compresse o direttamente per iniezione a livello dell’articolazione dolorante. In genere i cortisonici vengono somministrati alle persone che non sopportano o non possono assumere i FANS (diclofenac, ibuprofene, ecc).
Il prednisolone, un corticosteroide di sintesi, viene spesso utilizzato in caso di crisi di gotta. Uno studio condotto da ricercatori di Hong Kong pubblicato a febbraio 2016 sulla rivista specializzata Annals of Internal Medicine ha dimostrato che questa molecola è sicura (non porta a gravi effetti collaterali) ed efficace, vale a dire, ha lo stesso effetto analgesico dell’indometacina, un farmaco anti-infiammatorio non steroideo (FANS), in caso di crisi di gotta.
– Il canakinumab, un anticorpo diretto contro l’interleuchina, utilizzata con alcuni pazienti. Viene prescritto di solito quando altri farmaci come i FANS e la colchicina sono inefficaci o sono contro-indicati.
Confronto tra assunzione di FANS e corticosteroidi
Una revisione di studi che ha coinvolto 6 studi e 817 pazienti ha concluso che tra i pazienti con gotta non c’era alcuna differenza significativa tra l’assunzione di corticosteroidi come il prednisone e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene per il dolore a breve, medio o lungo termine, la durata del blocco del dolore o la necessità di assumere altri antidolorifici. Sebbene non vi fosse alcuna differenza tra corticosteroidi e FANS in termini di outcome di sicurezza primaria, definito come il tasso di sanguinamento gastrointestinale, l’incidenza di eventi avversi gastrointestinali era più bassa nel gruppo dei corticosteroidi. Le analisi per sottogruppi non hanno mostrato differenze nelle dosi o nelle vie di somministrazione (prednisolone orale versus betametasone intramuscolare e triamcinolone) per i corticosteroidi. Un’analisi simile non è stata eseguita per vari FANS. Questo studio dimostra che i corticosteroidi possono essere un’alternativa efficace ai FANS in caso di dolore acuto dovuto alla gotta. Questo studio è stato pubblicato il 23 marzo 2018 sulla rivista scientifica Annals of Emergency Medicine (DOI: 10.1016/j.annemergmed.2018.02.004).
- Trattamento preventivo della crisi di gotta
Per curare la gotta e limitare possibili crisi future è anzitutto auspicabile seguire alcuni consigli per modificare il proprio stile di vita (diminuire l’alcol,…). Se cambiare stile di vita non basta, il medico può prescrivere un farmaco molto efficace per evitare e limitare la possibilità di altre crisi di gotta, l’allopurinolo. Anche altri farmaci possono aiutare a prevenire eventuali crisi di gotta (si veda sotto).
– In genere il medico instaura un trattamento preventivo a base di allopurinolo solo quando il paziente ha già sofferto di varie crisi di gotta.
L’allopurinolo permette di diminuire la concentrazione di acido urico nel sangue, riducendo le probabilità di nuove crisi di gotta, ma va assunto regolarmente, perché una volta che si conclude la terapia con allopurinolo, il tasso di acido urico risale e la probabilità di avere una crisi di gotta aumenta. Si tratta dunque di un trattamento da effettuare a lungo termine.
È utile notare che molte persone che seguono questo trattamento a base di allopurinolo, lo interrompono già dopo uno o due anni o almeno dopo un certo tempo. Ciò è pericoloso poiché genera un rischio per la salute del paziente (crisi di gotta, complicazioni renali, ecc.).
È importante quindi assumere i farmaci ogni giorno: il vostro farmacista potrà aiutarvi a raggiungere questo obiettivo.
– Da alcuni anni (2008), esiste un farmaco simile all’allopurinolo, chiamato febuxostat, il quale anche agisce sull’enzima (xantina ossidasi) responsabile della sintesi dell’acido urico. Il febuxostat può essere un’alternativa interessante all’allopurinolo, nei casi in cui quest’ultimo provochi effetti collaterali a carico della pelle. Questa nuova molecola è in grado di diminuire la concentrazione di acido urico in maniera superiore rispetto all’allopurinolo. Tuttavia, poiché una significativa e rapida diminuzione dell’acido urico può provocare la gotta nelle fasi iniziali del trattamento, potrà essere raccomandata un’assunzione contemporanea di colchicina. Consultare sempre il medico o il farmacista per trovare il farmaco migliore e la posologia ottimale.
Studio clinico sul febuxostat:
Secondo uno studio pubblicato nel 2017, il febuxostat ha ridotto gli attacchi di gotta in uno studio clinico in doppio cieco con controllo placebo su 314 adulti con gotta. Il febuxostat ha anche ridotto la sinovite, un’infiammazione del rivestimento articolare sano, su un periodo di 2 anni rispetto al placebo. Il dosaggio di febuxostat usato ogni giorno era di 40 o 80 mg. Questo studio è stato pubblicato il 4 ottobre 2017 sulla rivista scientifica Arthritis & Rheumatology (DOI: 10.1002/art.40233).
Nel febbraio 2019, la FDA (Drug Regulatory Agency) statunitense ha riferito che il febuxostat ha un rischio di morte più elevato rispetto all’allopurinolo. A seguito di un ampio studio sulla sicurezza del febuxostat (negli Stati Uniti venduto con il nome Uloric) in uno studio clinico, si è riscontrato che il febuxostat è stato associato ad un aumento del rischio di morte per malattie cardiache e altre cause di morte. Pertanto, la FDA ha deciso di apporre un Avviso inscatolato sul foglietto illustrativo. La FDA raccomanda l’uso di febuxostat solo se i pazienti hanno scarsi risultati con allopurinolo o soffrono di gravi effetti collaterali con allopurinolo.
– Il probenecid è un altro farmaco usato per prevenire e curare la gotta. Questa molecola aumenta la capacità dei reni di eliminare l’acido urico, abbassando in questo modo la concentrazione di acido urico nel sangue e diminuendo il rischio di sviluppare la malattia.
– Il pregloticase (nome del marchio negli Stati Uniti: Krystexxa®) è un farmaco disponibile negli Stati Uniti a partire dal 2010 per prevenire la gotta abbassando i livelli di acido urico. Questo farmaco si presenta sotto forma di iniezione. Viene utilizzato soprattutto quando un paziente non risponde ai trattamenti convenzionali (ad es. allopurinolo) o presenta contro-indicazioni a questi trattamenti. Di solito viene utilizzato in caso di tofi. La FDA (agenzia per i farmaci americana) ha autorizzato la commercializzazione di questo farmaco nel 2010 e l’EMA (agenzia per i farmaci europea) nel 2013. Tuttavia, come indicato dalla rivista di settore francese Prescrire, la Commissione europea ha ritirato l’autorizzazione alla commercializzazione (AIC) del Pegloticase (ex Krystexxa®) nel giugno 2016.
– Il benzbromarone. In alcuni paesi, come la Francia o il Brasile, il benzbromarone è usato per la prevenzione della gotta da solo (monoterapia) o in combinazione (ad es. con allopurinolo). Il benzbromarone è un agente uricosurico che agisce come un inibitore non competitivo della xantina ossidasi. In alcuni paesi, come il Brasile, la molecola non viene molto usata. In Francia, la molecola è disponibile sul mercato con i nomi del marchio Desuric® con dose di 100 mg di benzbromarone. In Svizzera, secondo le nostre informazioni, il benzbromarone non è disponibile sul mercato. In generale, il benzbromarone non viene utilizzato come trattamento principale. In effetti, l’allopurinolo è principalmente preferito a questa molecola. Il benzbromarone a volte ha un effetto collaterale di tossicità epatica. I medici prescrivono generalmente benzbromarone a normale velocità di filtrazione glomerulare senza coaguli urinari come alternativa all’allopurinolo se il paziente presenta ad esempio effetti collaterali causati proprio dall’allopurinolo.
Note sul trattamento della gotta:
– Si stima che una grande percentuale di persone che soffrono di gotta, l’80% dei pazienti secondo alcune fonti, non assume in modo corretto i propri farmaci per trattare e prevenire gli attacchi di gotta o non beneficia di adeguati trattamenti. Questo spesso è un problema serio di salute pubblica, in particolare in Occidente (Europa e Nord America).
– Secondo l’American College of Rheumatology (Società americana di reumatologia), un trattamento preventivo contro la gotta può funzionare in un paziente e non in un altro. Pertanto, la terapia deve essere personalizzata per ogni paziente. Il medico deciderà quando iniziare il trattamento e con quale molecola. La scelta del trattamento dipende anche dalla funzione renale e da eventuali altri problemi di salute.
– Lo scopo dei trattamenti preventivi contro la gotta è quello di raggiungere una concentrazione di acido urico nel sangue uguale o inferiore a 6 mg/dL (360 μmol/L). Questi obiettivi di trattamento sono raccomandati sia dall’American Association of Rheumatologists (ACR) che dall’Associazione Europea (EULAR).
Fitoterapia
Alcune piante medicinali, usate per completare la terapia classica (con farmaci), possono avere un effetto interessante nella cura della gotta e calmare leggermente i dolori:
– Le foglie di ortica, da prendere generalmente sotto forma di capsule, tisane o compresse. L’ortica avrebbe un effetto benefico contro l’acido urico (cristalli responsabili della crisi di gotta, vedi cause). |
– Il ribes nero, da prendere generalmente sotto forma di capsule. |
– Il frassino, da prendere generalmente sotto forma di capsule. |
– Le ciliegie: consumare 10-12 ciliegie al giorno per 2 giorni o più consente di ridurre del 35% il rischio di una crisi di gotta, secondo uno studio statunitense pubblicato alla fine del 2012. Le ciliegie sono ricche di antociani e sono responsabili dell’effetto benefico che hanno sulla gotta. |
![]() Bere 3 tazze di caffè al giorno è stato associato ad una diminuzione del rischio di soffrire di gotta, secondo un ampio studio (studio generale o umbrella review in inglese) pubblicato il 22 novembre 2017 sulla rivista britannica The BMJ (DOI: 10.1136/bmj.j5024). Questo studio ha anche dimostrato che bere 3-4 tazze di caffè al giorno riduce il rischio di mortalità generale e di malattie cardiache.- I rami o gambi di sedano, consumati direttamente o in succo, a volte sono indicati come un rimedio naturale contro la gotta. Si consiglia di consumare l’equivalente di circa 4 gambi di sedano al giorno per combattere la gotta. |
Consigli utili gotta (per prevenire)
Per prevenire la comparsa di nuove crisi di gotta, potrebbe rivelarsi molto utile cambiare stile di vita e seguire alcuni buoni consigli:
Gotta e alimentazione
– Limitare il consumo di carne (la carne è ricca di purine; le purine si trasformano in acidi urici, molecole responsabili della gotta) e di frutti di mare.
Cercare di fare una dieta ricca di frutta e di derivati del latte e povera di alimenti ricchi di purine come la carne e i legumi.
I pesci grassi come il salmone, ricchi di omega-3, non sono raccomandati. Preferire invece il pesce magro. Per la carne, scegliere sempre carni magre come pollo o agnello.
Uno studio ha dimostrato che le purine di origine animale (carne, frutti di mare) sono associate ad un rischio molto più elevato di sviluppare una crisi di gotta che le purine di origine vegetale (legumi come i fagioli, le lenticchie, … ).
Uno studio pubblicato nel mese di agosto 2016 sulla rivista specializzata Arthritis & Rheumatology ha dimostrato che una dieta usata per combattere l’ipertensione, la dieta DASH (in inglese: (Dietary Approaches To Stop Hypertension), consentiva di ridurre il livello di acido urico nel sangue in media di 0,35 mg/dL. In soggetti con livelli di acido urico superiori a 7 mg/dL, un tasso frequente in pazienti con gotta, la dieta DASH ha consentito una diminuzione di più di un 1 mg/dL. La dieta DASH è particolarmente ricca di frutta, legumi e cereali.
– Limitare il consumo di alcol e, in particolare, di birra. L’alcool, come visto nella sezione cause della gotta, diminuisce l’eliminazione da parte dei reni dell’acido urico (causa della formazione di cristalli a livello delle articolazioni, responsabili della gotta).
– Bere molto (2-3 litri di acqua o di succo di frutta al giorno), in particolare in casi di crisi di gotta. Non esitare a bere 500 ml di acqua al mattino subito dopo il risveglio. La disidratazione è una causa di gotta.
Leggere: Alimentazione in caso di gotta
– Tenere il peso sotto controllo, il sovrappeso favorisce la gotta.
– Ridurre il consumo di bevande zuccherate come la soda o i succhi industriali, alcuni recenti studi (2010 e 2013) hanno dimostrato una loro influenza negativa sulla gotta.
Una variante genetica (chiamata SLC2A9) in alcune persone spiegherebbe l’influenza di bevande zuccherate sulla gotta. Infatti, secondo uno studio neozelandese, pubblicato nel 2013, in individui con questa variante genetica, l’assunzione di bevande zuccherate aumenta la concentrazione di acido urico nel sangue, che favorisce la comparsa di attacchi di gotta. Il fruttosio, presente spesso nelle bevande zuccherate, aumenta il rischio di gotta, come dimostrato da uno studio condotto dalla Scuola di Medicina dell’Università di Boston.
– Fare molto esercizio. Lo sport ha un effetto a livello metabolico che può risultare benefico in caso di gotta.
– Non scaldare o raffreddare la parte interessata dall’infiammazione perché ciò può far aumentare il dolore. Il NHS (il sistema sanitario nazionale del Regno Unito) raccomanda di tenere l’articolazione colpita da gotta al freddo.
– L’assunzione di vitamina C può ridurre il livello di acido urico nel sangue e dunque avere un effetto benefico sulla gotta.
– Se si è obesi, sottoporsi a chirurgia bariatrica consente di ridurre fino al 34% il rischio di soffrire di gotta (maggiori informazioni su questo studio alla sezione Cause e al paragrafo sull’obesità)
– Assumere fibre alimentari. Un elevato apporto di fibre alimentari derivate dalla dieta potrebbe sorprendentemente essere di aiuto per il trattamento della gotta.
In effetti, i ricercatori hanno dimostrato in un esperimento sui topi che una dieta ricca di fibre riduce l’infiammazione in caso di gotta. Quest’ultima è una malattia infiammatoria che, come abbiamo visto in questa sezione, è dovuta soprattutto all’accumulo di cristalli di urato di sodio (CUS). L’effetto delle fibre sui CUS è indiretto. Secondo i ricercatori, le fibre favoriscono la produzione da parte di micro organismi intestinali di piccole catene di acidi grassi (in inglese short chain fatty acids o SCFAs). Il risultato positivo per la gotta è che questi acidi grassi portano ad apoptosi (morte) di neutrofili e riducono l’infiammazione a livello articolare. Questo studio condotto dall’Università Federale dello Stato di Minas Gerais in Brasile è stato pubblicato nel gennaio 2017 nella versione stampata della rivista Journal of Leukocyte Biology. Poiché questo studio è stato condotto su topi, bisognerà accertare attraverso altri studi se questi risultati sono riproducibili sull’uomo.
– In caso di digiuno (ad es. Quaresima, Ramadan, digiuno dovuto da dieta), è importante, se possibile, continuare a bere acqua durante il giorno o la sera, perché la disidratazione aumenta il rischio di gotta. L’acido urico viene eliminato soprattutto nei reni, quindi bere favorisce la sua eliminazione.
Consigli utili in caso di attacco di gotta
– In caso di crisi di gotta, evitare di forzare le articolazioni (soprattutto quelle colpite dalla gotta). Qualsiasi movimento può far aumentare il dolore ed è quindi preferibile immobilizzare l’articolazione. Evitare di dare calci con i piedi, quindi non giocare a calcio perché le articolazioni piene di cristalli di acido urico non amano gli urti e questi possono amplificare il dolore.
– Non riscaldare o raffreddare al livello dell’infiammazione, in quanto ciò potrebbe aumentare il dolore della gotta. Tuttavia, alcuni esperti, come la Società di Artrite in Canada, ritengono che potrebbe essere utile riscaldare e raffreddare l’infiammazione temporaneamente per alleviare il dolore. Il NHS (l’equivalente del sistema sanitario nazionale del Regno Unito) raccomanda di tenere l’articolazione colpita da gotta al freddo.
Negli Stati Uniti, l’American College of Rheumatology (ACR) raccomanda in caso di attacco di gotta, di mantenere l’articolazione colpita a riposo e di applicare impacchi di ghiaccio o impacchi di compresse fredde per alleviare il dolore e l’infiammazione. Poiché le informazioni a tale riguardo sembrano essere un po’ contraddittorie, si consiglia di rivolgersi al medico per avere maggiori informazioni, o comunque, informazioni personalizzate. Si raccomanda soprattutto di seguire e fare ciò che si ritiene meglio (non applicare niente, applicare impacchi freddi o caldi) per combattere i dolorosi attacchi di gotta.
– Bere molto (2-3 litri di acqua o succo di frutta al giorno), soprattutto nei casi di attacchi di gotta. Non esitare a bere 500 ml di acqua al mattino subito dopo il risveglio.
– Mangiare meno pomodoro. Secondo uno studio pubblicato nel 2015, i pomodori potrebbero favorire la gotta (si veda la sezione Cause di seguito per maggiori informazioni).
Fonti per la scrittura di questa scheda:
American College of Rheumatology (ACR), Fox News, CBSNews, Università di Losanna, Journal of Leukocyte Biology, EULAR, The BMJ (DOI: 10.1136/bmj.j5024), Annals of Emergency Medicine (DOI: 10.1016/j.annemergmed.2018.02.004).
Come si dice gotta nelle altre grandi lingue ?
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in inglese: gout (flare-ups) | in tedesco: Gicht (Gichtanfall) |
in francese: goutte (crise de goutte) | in spagnolo: gota |
in portoghese: gota (crise de gota) |