Herpes zoster
Introduzione dell’herpes zoster
L’herpes zoster (detto anche fuoco di Sant’Antonio) è un’infezione della pelle e del sistema nervoso che colpisce soprattutto le persone oltre i 60 anni. Questa malattia infettiva è causata dalla riattivazione del virus della varicella (VVZ). Casi di herpes zoster in famiglia e lo stress possono aumentarne il rischio, soprattutto tra le persone con più di 50 anni.
Il dolore causato dall’herpes zoster, chiamato nevralgia post-erpetica quando si protrae a lungo, può essere molto intenso, a tal punto da compromettere la qualità della vita del paziente: durante la fase acuta della malattia, può essere addirittura intollerabile.
Si possono distinguere diverse forme di herpes zoster, tra cui l’herpes zoster intercostale (la forma più comune), che colpisce appunto la zona tra le costole, l’herpes oftalmico, che colpisce gli occhi (questo caso richiede un intervento medico urgente al pronto soccorso) o anche l’herpes auricolare (a livello dell’orecchio). Il fuoco di Sant’Antonio colpisce principalmente le persone immunodepresse, come i pazienti affetti da AIDS o quelli sottoposti a terapie che colpiscono il sistema immunitario (dopo un trapianto o un cancro). Nella fase acuta, i sintomi dell’herpes zoster di solito durano un massimo di 1-2 settimane.
La diagnosi si basa principalmente sull’osservazione clinica del paziente, allo scopo di localizzare il dolore e i tipici segni cutanei: il medico può anche eseguire test specifici per la ricerca del virus.
Se la malattia non viene trattata adeguatamente, può portare a gravi complicazioni, per esempio di carattere neurologico (meningite, encefalite), o alla perdita della vista o dell’udito, a dolore neuropatico e ad un aumento di infezioni cutanee, ecc.
Per quanto riguarda la terapia, va distinto il trattamento nella fase acuta da quello nella fase post-erpetica (successiva alla fase acuta).
Negli Stati Uniti il CDC (Center for Disease Control & Prevention) raccomanda la vaccinazione contro l’herpes zoster per le persone con più di 60 anni.
In Europa invece non sono state definite delle raccomandazioni a riguardo da parte delle autorità sanitarie.
Definizione
L’herpes zoster, conosciuta anche come fuoco di Sant’Antonio, è una malattia infettiva di origine virale, causata dalla riattivazione del virus della varicella.
La malattia è caratterizzata da vescicole sparse sulla pelle, in genere sul torace, con un tracciato più o meno orizzontale come una cintura.
Si tratta di una malattia che colpisce principalmente le persone anziane (con più di 60 anni) e quelle con un sistema immunologico fragile (immunodepresse).
L’herpes zoster è una malattia abbastanza frequente, dato che la maggior parte della varicella nell’infanzia. Una riattivazione è quindi possibile in qualsiasi momento.
È possibile soffrire di herpes zoster più di una volta nella vita. Anche se non è molto comune, alcune persone in particolare diversi anni dopo il primo episodio di herpes zoster possono esserne nuovamente colpite.
Epidemiologia
In Svizzera, il numero di persone affette da herpes zoster è pari a 13.000 ogni anno.
In Francia, il numero stimato di persone colpite ogni anno è di circa 300.000, secondo un articolo apparso su Le Figaro nel mese di giugno del 2015.
Negli Stati Uniti, si stima in circa 1 milione il numero di americani che soffre di herpes zoster (shingles in inglese) ogni anno, secondo un articolo del 2015 della Mayo Clinic. Quasi un terzo degli americani sviluppa l’herpes zoster nel corso della vita, secondo le stime dell’American College of Cardiology del mese di luglio 2017.
Circa il 90% delle persone ha avuto la varicella da bambini. Tra queste, un buon 20% saranno colpite da herpes zoster nel corso della loro vita.
Un terzo delle persone con più di 60 anni che sviluppano l’herpes zoster soffriranno di nevralgia post-erpetica (dolori molto forti). Dai 70 anni d’età, la percentuale sale addirittura al 50% (con nevralgia post-erpetica).
Cause
L’herpes zoster è una malattia causata da un virus a DNA chiamato Varicella-Zoster (V.Z., V.Z.V o herpes virus varicellae).
Per contrarre la malattia bisogna innanzitutto aver avuto la varicella durante l’infanzia. Si tratta della riattivazione del virus della varicella che avviene, generalmente, anni dopo aver avuto la varicella. Va evidenziato che il virus dell’herpes zoster non può essere trasmesso da un animale ma solo da uomo a uomo.
Di fatto, il virus Varicella-Zoster rimane quasi sempre nascosti nei gangli o nei nervi del cranio e può essere riattivato, in genere in condizioni determinate quali:
– Stress
– Forte esposizione al sole (in spiaggia, montagna, ecc.)
– Problemi seri di salute
– Un sistema immunitario debole, soprattutto tra le persone affette da malattie del sistema immunitario (ad esempio AIDS).
Persone a rischio
Le persone a rischio di sviluppare l’herpes zoster sono principalmente:
– Persone con più di 50 anni. Alcuni specialisti ritengono che tutte le persone di età superiore ai 85 anni svilupperanno o avranno sviluppato l’herpes zoster in un momento o un altro della loro vita.
– Le persone con un sistema immunitario debole: tra di esse annoveriamo per esempio i pazienti affetti da HIV/AIDS, quelli che stanno affrontando una chemioterapia e chiunque soffra di una malattia del sistema immunitario.
– Persone che assumono farmaci come i corticoidi o gli immunosoppressori.
– Ricordiamo che per sviluppare la malattia è necessario aver contratto la varicella durante l’infanzia.
– Le persone asmatiche. Uno studio condotto dalla Mayo Clinic (USA) pubblicato alla fine del 2015 ha dimostrato che gli asmatici avevano un 70% di rischio in più di soffrire di herpes zoster rispetto alle persone che non soffrono di asma. Questo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Journal of Allergy and Clinical Immunology (JACI).
Sintomi
Si distinguono tre diverse fasi con sintomi variabili che caratterizzano un herpes zoster:
- Fase prodromica – Precedente all’eruzione cutanea
Inizialmente nella prima fase appena successiva all’eruzione cutanea,si presentano i seguenti sintomi tipici dell’herpes zoster:
– Dolori, formicolio, sensazione di calore locale, bruciore a livello di nervi (per esempio, in un nervo del torace). I sintomi compaiono localmente, per esempio in un solo lato del corpo o in un punto ben preciso.
– A volte si può avere una leggera febbre e sintomi gastrointestinali.
- Fase acuta – Durante l’eruzione cutanea
Nella fase acuta o durante l’eruzione cutanea dell’herpes zoster si osserva:
– Un’eruzione cutanea, cioè, piccole vescicole su una pelle di colore giallastro, localizzata solamente in una parte del corpo. All’inizio il liquido delle vescicole è chiaro, ma, dopo qualche giorno, può assumere una colorazione più scura. Le vescicole si asciugano velocemente, formano delle croste e alla fine cadono. Il ciclo si completa solo con la caduta della vescicola e può durare della due alle quattro settimane.
Le vescicole spesso si seccano in pochi giorni. In generale, le piccole vescicole compaiono un paio di giorni dopo i tipici dolori alla fase prodromica.
L’eruzione è generalmente localizzata sul torace, con un tracciato delle vescicole più o meno orizzontale che assume la forma di una cintura. L’herpes zoster può comparire anche sulla testa, sulle guance, sul viso (herpes zoster facciale), sull’orecchio (herpes zoster oticus), o intorno a un occhio (herpes zoster oftalmico).
Le zone e i nervi più colpiti dall’herpes zoster sono la regione toracica (53% dei casi), cervicale (20%), il trigemino (15%) e la regione lombosacrale (11%).
Nei pazienti gravemente immunodepressi, come quelli malati di HIV-AIDS, l’area interessata può essere più vasta.
– Un dolore molto forte, a volte insopportabile nella ragione dell’eruzione cutanea.
- Fase post-erpetica – Dopo l’eruzione cutanea – Complicazioni dell’herpes zoster – Nevralgia post-erpetica
In certi casi, l’herpes zoster può presentare complicazioni. Si parla di nevralgia post-erpetica. Questa nevralgia (dolore nella regione di un nervo) è una delle principali complicazioni della malattia, e la sua durata è come minimo di un mese, ma può durare per vari mesi. Questa complicazione è specialmente problematica nelle persone anziane.
I sintomi tipici di una nevralgia post-erpetica son
– Dolori, bruciore, nella regione dove era localizzata l’eruzione cutanea dell’herpes zoster (vedi sotto); – sensazione di dolore permanente;
– Forte sensibilità al tatto.
Queste complicazioni della malattia possono ripercuotersi sulle azioni quotidiane come mangiare o dormire e in alcuni casi possono anche portare alla depressione.
Va detto che per limitare queste complicazioni è importante iniziare rapidamente un trattamento, dal momento che prima si comincia il trattamento, migliori saranno le possibilità di curare la malattia, senza complicazioni.
Osservazione generale
Sottolineiamo che a volte i sintomi dell’herpes zoster possono essere confusi con quelli dell’herpes (un’altra infezione virale) o con una appendicite.
Diagnosi
La diagnosi dell’herpes zoster consiste sostamnzialmente nell’osservazione delle ferite sotto forma di “cintura” sul lato sinistro del corpo (vedi sopra). Il medico può anche chiedere di fare delle analisi che consistono, per esempio, nell’individuazione del virus dell’herpes zoster (herpesvirus varicellae) per confermare la diagnosi.
I test di laboratorio che permettono d’identificare il virus sono la PCR, l’ELISA o anche l’immunofluorescenza.
Complicazioni
Le complicazioni dell’herpes zoster possono essere serie, soprattutto in caso di herpes zoster oftalmico, che comporta il rischio di colpire la cornea, la retina, i nervi, ecc. In questo caso è imperativamente necessario consultare un medico.
L’herpes zoster può portare anche a una nevralgia post-erpetica, che è un forte dolore che ricorda una sciatica nella regione del dolore (come una “scarica elettrica”).
– Aumento del rischio di soffrire di ictus e infarto del miocardio. Uno studio pubblicato nel dicembre 2015 ha dimostrato che le persone con herpes zoster avevano un rischio del 2,4% maggiore di soffrire di ictus e dell’1,7% di infarto del miocardio. Questo studio è stato condotto da Caroline Minassian della Scuola di Igiene e Medicina Tropicale di Londra. Gli scienziati hanno esaminato i dati provenienti da più di 67.000 pazienti affetti da herpes zoster e colpiti da infarto del miocardio o ictus. Il rischio di ictus o infarto era particolarmente elevato durante la settimana dopo la diagnosi di herpes zoster. Questi dati provengono dal sistema statunitense Medicare. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Public Library of Science (PLOS) Journal.
Uno studio (in inglese research letter) pubblicato in data 3 luglio 2017 sulla rivista scientifica Journal of the American College of Cardiology ha dimostrato anche che l’herpes zoster aumenterebbe il rischio di ictus e infarto del miocardio. In questo studio del 2017, un totale di 519.880 pazienti sono stati seguiti tra il 2003 e il 2013 e durante questo periodo si sono registrati ben 23.233 casi di herpes zoster. I ricercatori hanno scoperto che l’herpes zoster aumenta il rischio di complicanze, comprese le complicanze cardiovascolari, con un aumento della frequenza di ictus del 35% e del 59% per l’infarto del miocardio. Alcuni ricercatori dell’Asan Medical Center di Seoul, Corea del Sud, hanno partecipato a questo studio del 2017.
Trattamenti
In caso di herpes zoster o di sospetta herpes zoster , è molto importante cominciare il trattamento quanto prima, preferibilmente nei primi tre giorni dopo i primi sintomi. Ciò aiuta a evitare le complicazioni dell’herpes zoster, che colpiscono con maggiore frequenza le persone con più di 50 anni.
E’ chiaro che in caso di herpes zoster è necessario consultare un medico, che indicherà la terapia da seguire. Qui vengono descritti brevemente i possibili trattamenti per l’herpes zoster. Si distinguono i trattamenti che devono essere effettuati durante l’herpes zoster e gli eventuali trattamenti in caso di complicazioni (per esempio, la nevralgia post-erpetica).
Trattamenti possibili in caso di herpes zoster
– Contro il dolore, antalgici come il paracetamolo, FANS (aspirina, ibuprofene,…), antalgici più forti come i derivati dalla morfina.
– Per evitare la moltiplicazione dei virus e diminuire il dolore e la durata dei sintomi, antivirali come aciclovir, valaciclovir, famciclovir, brivudin, ecc.
– Per evitare il dolore e ridurre la durata dei sintomi: corticoidi.
– Eventualmente antibiotici in forma topica (creme,…) per evitare una superinfezione batterica, in caso di infezione da batteri delle vescicole dell’herpes zoster.
Trattamenti possibili in caso di complicazioni dell’herpes zoster, come la nevralgia post-erpetica
I possibili farmaci, in generale, sono gli antidolorifici e i trattamenti che agiscono direttamente sul dolore:
– Paracetamolo o FANS (ibuprofene, aspirina, ecc.)
– Antidepressivi triciclici (come l’amitriptilina)
– Anestetici topici (farmaci o patch a base di lidocaina)
– Farmaci contro l’epilessia (come il gabapentin)
– Corticosteroidi (come il prednisone)
– Farmaci che agiscono sui nervi
– Oppioidi (codeina, morfina)
Anti-TNF (farmaci che agiscono sul TNF)
Un team di ricercatori brasiliani dell’Università di San Paolo (USP) in uno studio pubblicato nel 2017 ha scoperto che il TNF (fattore di necrosi tumorale), una molecola che agisce come mediatore infiammatorio, potrebbe giocare un ruolo importante nel herpes zoster e la comparsa in particolare di dolore ai nervi (nevralgia post-erpetica). I risultati di questa ricerca suggeriscono che le terapie che bloccano l’azione del TNF possono agire in modo più selettivo ed efficace rispetto alle terapie attuali come i corticosteroidi. Lo studio basato sul modello animale è stato eseguito su topi utilizzando il virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) perché i topi non possono essere infettati dal virus dell’herpes zoster. Gli scienziati dell’USP rilevano che i dati provenienti dalla letteratura scientifica indicano che i pazienti che fanno uso di farmaci anti-TNF per il trattamento di malattie infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide presentano meno probabilità di sviluppare una nevralgia posterpetica. Questo studio è stato pubblicato il 2 giugno 2017 sulla rivista scientifica The Journal of Neuroscience (riferimento – DOI: https://doi.org/10.1523/JNEUROSCI.2233-16.2017).
Fitoterapia
Nonostante il fatto che, in caso di herpes zoster, sia necessario consultare un medico e applicare in genere un trattamento con farmaci classici (antivirali), le piante medicinali indicate a continuazione possono aiutare ad alleviare i dolori causati dalla malattia:
Il pepe di Cayenna, da utilizzare in crema o impacco. |
L’aloe vera, in gel, per alleviare i dolori |
Oli essenziali per il trattamento dell’herpes zoster
Diluire, con un cucchiaio di alcool a 45°, 5 gocce dei seguenti oli essenziali: limone, cipresso, basilico, geranio, lavanda, rosmarino, salvia, timo.
Intingere una garza in questa miscela e applicarla sulle vescicole 3 volte al giorno, per 10 minuti.
Nota: questo trattamento va effettuato non appena compaiono i dolori: la febbre e i dolori di solito scompaiono entro 24 ore. Continuare il trattamento dopo la guarigione per alcuni giorni, per ridurre il rischio di recidiva.
Rimedi della nonna
Consigli utili
– È importante, in caso di sospetto herpes zoster, iniziare rapidamente un trattamento e recarsi il più velocemente possibile da un medico, oltre a rispettare i suoi consigli. Quanto più rapidamente si comincia il trattamento, maggior saranno le possibilità di cura, senza complicazioni.
– Refforzare le proprie difese imunológicas. Assim como em diversas malattie infettivas, consuna, per esempio, vitamina C.
– Rimanere calmi. Evitare lo stress, poiché questo è un fattore scatenante dell’herpes zoster. Non esitare a fare corsi per la gestione dello stress, anche se in età avanzata: ci sono sempre cose da imparare e se ciò aiuta anche a evitare lo sviluppo di un herpes zoster, meglio ancora !
– Dato che l’herpes zoster è causato dallo stesso virus della varicella, in caso di herpes zoster, è necessario evitare qualsiasi contatto con donne in gravidanza o persone immunodepresse che non hanno avuto la varicella, poiché si sa che in queste persone, la varicella può portare malformazioni al feto e complicazioni a livello di salute.
– Un importante studio denominato “Shingles Prevention Study” condotto su 957 persone affette da herpes zoster, ha mostrato che la vaccinazione ha consentito di ridurre del 62% i dolori tipici dell’herpes zoster e del 67% le nevralgie post-erpetiche.
– Fare un bagno freddo o caldo, ideale per le vescicole dell’herpes zoster, soprattutto per lenire il dolore.
Prevenzione
Vaccinazione herpes zoster:
– Un metodo di prevenzione dall’herpes zoster consiste nel farsi vaccinare contro l’herpes stesso o seguire trattamenti preventivi a base di aciclovir oppure immunoterapie.
Osservazioni sul vaccino contro l’herpes zoster:
– Con l’attuale vaccino, si stima che l’immunità è di circa 5 anni. Spesso è consigliabile fare un richiamo.
– Il vaccino contiene il virus vivo, ecco perché è abbastanza costoso.
– Se una persona ha già avuto l’herpes zoster, è immune e non ha bisogno del vaccino.
– Un nuovo vaccino (stato a giugno 2016) sarà immesso tra il 2016 e il 2017 nei mercati statunitensi ed europei. Questo vaccino non conterrà più virus vivi, ma una proteina del virus. Ciò dovrebbe facilitare una produzione su larga scala e un prezzo inferiore rispetto al vaccino attuale.
Un ampio studio dal titolo “Shingles Prevention Study” condotto su 957 persone affette da herpes zoster ha dimostrato che la vaccinazione ha consentito di ridurre del 62% i tipici dolori relativi all’herpes zoster e del 67% le nevralgie post herpes zoster (nevralgie post-erpetiche).
Stato della vaccinazione nel mondo:
– Negli Stati Uniti, il vaccino contro l’herpes zoster è raccomandato dalle autorità sanitarie per le persone con più di 60 anni. Il vaccino si chiama Zostavax®.
– In Svizzera dalla fine di novembre 2017 il vaccino contro l’herpes zoster è raccomandato dalla Confederazione Svizzera (in tedesco Bund) per le persone di età compresa tra 65 e 79 anni e quelle tra 50 e 79 anni che saranno poi sottoposte a trattamento immunosoppressivo. Il vaccino contro l’herpes zoster si chiama Zostavax®. Le autorità svizzere ritengono che sia inutile utilizzare il vaccino contro la varicella (Varilrix®) nella prevenzione dell’herpes zoster, perché la sua concentrazione virale è insufficiente per prevenire l’herpes zoster stesso.
– In Francia, dal 2015 il vaccino contro l’herpes zoster (Zostavax®) è disponibile in farmacia. Dall’età di 65 anni, questo vaccino viene rimborsato dalla Previdenza sociale.
Nota vaccinazione:
Il vaccino contro la varicella non è così efficace come quello contro l’herpes zoster, ma permette, secondo la Mayo Clinic, di ridurre il rischio di complicazioni e gravi sintomi di herpes zoster.
Fonti:
Centers for Disease Control & Prevention, Public Library of Science (PLOS) Journal, Mayo Clinic, Le Figaro (dati sulla Francia)