Ipertiroidismo
Riassunto ipertiroidismo
L’ipertiroidismo è una sindrome metabolica caratterizzata da una produzione eccessiva di ormoni tiroidei (iperfunzionamento della tiroide), importanti modulatori del metabolismo e di conseguenza di molte funzioni vitali dell’organismo.
Nella maggior parte dei casi la causa dell’ipertiroidismo è dovuta a malattia autoimmune (morbo di Basedow), caratterizzata dalla produzione di anticorpi che attaccano la tiroide e provocano di conseguenza una produzione eccessiva di ormoni tiroidei.
I maggiori fattori di rischi dell’ipertiroidismo sono il sesso (ne sono più colpite le donne soprattutto durante la gravidanza), l’età (spesso dopo i 40 anni di età e nelle donne ancora prima) e la familiarità (cause genetiche o ereditarie).
L’ipertiroidismo si manifesta spesso con un aumento del volume della tiroide e, a volte, occhi sporgenti, elementi di facile valutazione diagnostica. I sintomi più comuni dell’ipertiroidismo sono palpitazione, tachicardia, sudorazione eccessiva, perdita di peso e astenia. L’aumento della presenza di ormoni tiroidei viene confermato mediante esami del sangue.
La terapia farmacologica mira a diminuire o bloccare la produzione eccessiva di ormoni tiroidei: i farmaci più comuni sono il carbimazolo o il propiltiouracile. È importante non curarsi da sè per questa patologia, anche se si intende usare prodotti fitoterapici. Chiedere consiglio al medico endocrinologo.
Per quanto riguarda l’alimentazione per l’ipertiroidismo, non esistono restrizioni particolari: è consigliabile comunque limitare il consumo di sale, alcool e caffeina e mangiare cavoli, broccoli e cavolfiori, i quali sembrerebbero diminuire la produzione di ormoni tiroidei.
– News : la tiroide si cura mangiando pesce e alghe
Definizione
L’ipertiroidismo, noto anche come iperfunzionamento della tiroide, è una sindrome metabolica frequente, caratterizzata da una produzione eccessiva di ormoni tiroidei. (T3 e T4).
Questi ormoni, prodotti dalla ghiandola tiroide, hanno un ruolo metabolico molto importante in tutto l’organismo; gli ormoni tiroidei (T3 e T4) regolano infatti il metabolismo (cioè la modalità con cui si svolgono i processi chimici del nostro corpo), e di conseguenza molte funzioni vitali, come ad esempio la frequenza cardiaca e respiratoria, lo sviluppo, la fertilità, etc.: perciò, quando la ghiandola tiroide produce un eccesso di tali ormoni, si manifestano vari sintomi in tutto il corpo.
Epidemiologia
Si ritiene che le donne di età compresa tra i 20 e i 50 anni siano cinque volte più colpite da questa malattia rispetto agli uomini (confronta anche le età in relazione all’ipotiroidismo).
In generale si stima che siano affetti da ipertiroidismo circa l’1% delle donne e lo 0,1% degli uomini.
Cause
Le cause dell’ipertiroidismo sono:
– Il morbo di Basedow (gozzo tossico diffuso). Di fatto, nella maggior parte dei casi, la causa dell’ipertiroidismo è associata a questa malattia autoimmune. Nel morbo di Basedow, il corpo umano produce anticorpi che attaccano la tiroide e ciò porta a una produzione eccessiva di ormoni tiroidei. Questa malattia, può essere spesso ricondotta a cause genetiche (ereditarie) e si traduce in un aumento del volume della tiroide e, a volte, in un esoftalmo (occhi sporgenti). Malattie come l’artrite reumatoide e il diabete di tipo 1 aumentano il rischio di sviluppare il morbo di Basedow.
– Adenoma tossico di Plummer o morbo di Plummer
– Altre malattie autoimmuni (più raro)
– Noduli
– Una carenza di iodio (molto rara in Occidente, ma frequente nei paesi in via di sviluppo) o un eccesso di iodio (per esempio, in caso di uso eccessivo di complementi alimentari ricchi di iodio).
– Una tiroidite (infiammazione della tiroide), dovuta ad esempio a sostanze tossiche o radiazioni
– In casi rari, l’uso di determinati farmaci come l’amiodarone (farmaco per il cuore), il litio (usato per il trattamento della depressione bipolare), l’interferone alfa e l’interleukina 2 (per la terapia anticancro).
Persone a rischio
In generale, la cause di diversi disfunzioni della tiroide restano a tutt’oggi ignote: malgrado ciò vi sono alcuni fattori di rischio che possono determinare l’insorgenza dei problemi, tra cui in particolare vanno ricordati:
Il sesso: le donne sono più soggette a disturbi della tiroide rispetto agli uomini, soprattutto durante la gravidanza e dopo i 35 anni di età.
L’età: spesso le disfunzioni tiroidee compaiono al di sopra dei 40 anni di età (nelle donne ancora prima!)
La familiarità: le persone (in modo particolare di sesso femminile) con una predisposizione familiare ai disturbi tiroidei, sono più esposte al rischio di patologie tiroidee..
Sintomi
I sintomi dell’ipertiroidismo, che si manifestano in varie settimane, possono essere i seguenti:
– Nervosismo, tremori alle mani, iperattività
– Perdita di peso
– Sudorazione eccessiva: pelle umida, calda
– Problemi psichici: ansia, disturbi del sonno
– Palpitazioni e/o ritmo cardiaco più accelerato (tachicardia)
– Disturbi mestruali nelle donne (per esempio alterazione del ciclo mestruale)
– Diarrea
– Gozzo (aumento del volume della ghiandola tiroidea)
– Occhi sporgenti (esoftalmo), nei pazienti colpiti dal morbo di Basedow
– Astenia (mancanza di forze), debolezza
– Capelli spezzati e grassi
– Dolori muscolari
– Unghie fragili
– Diarrea
– Problemi erettili
– Pelle rossa e dura sui piedi (nel caso del morbo di Basedow, in inglese Grave’s dermopathy)
Diagnosi
La diagnosi è di solito semplice: mediante analisi del sangue, verranno verificati i valori di specifiche sostanze nel sangue (ormoni tiroidei): inoltre il medico esaminerà il collo del paziente, per valutare un’eventuale aumento del volume della tiroide, e valuterà anche la presenza di disturbi oculari.
Per diagnosticare il morbo di Basedow, il medico può usare lo iodio radioattivo per misurare quanto velocemente la ghiandola tiroidea consuma iodio. Questa molecola è necessaria per produrre gli ormoni tiroidei.
Complicazioni
Un’ipertiroidismo nella donna incinta può causare problemi sia per la madre che per il bambino. Esiste anche un rischio di morte endouterina del feto. Inoltre, la madre può partorire prematuramente e dare alla luce un neonato sottopeso o con disfunzione tiroidea. La presenza di quantità elevate di anticorpi anti-recettore del TSH (ad attività stimolante) nella madre , può essere responsabile dell”ipertiroidismo e del gozzo del neonato.
Trattamenti
Dal momento che l’ipertiroidismo è causato da una produzione eccessiva di ormoni tiroidei, i farmaci devono diminuirne o bloccarne la produzione. Il trattamento varia in funzione dell’origine della malattia.
In caso di ipertiroidismo causato dal morbo di Basedow (maggior parte dei casi), verrà data priorità ai farmaci tireostatici o antitiroidei, come quelli con il principio attivo carbimazolo o il propiltiouracile, in forma di compresse che possono essere comprate con prescrizione medica e devono essere assunti quotidianamente.
Dopo 12-18 mesi di uso, la tiroide nella maggior parte dei casi torna alla normalità, anche se possono manifestarsi ricadute dopo alcuni anni, a causa del morbo di Basedow,e sarà quindi necessario rivolgersi a un medico (non ricorrere all’automedicazione!) per riprendere il trattamento.
In caso di morbo di Basedow, è possibile anche usare iodio radioattivo (trattamento più usato negli USA) che si trova in capsule o in soluzioni bevibili ed è controindicato in gravidanza e allattamento. Solamente un medico è in grado si scegliere il trattamento migliore per ogni caso.
In alcuni casi può anche essere utilizzato dello iodio non radioattivo che inibisce la liberazione degli ormoni tiroidei.
Quando la causa dell’ipertiroidismo non è collegata al morbo di Basedow, il medico potrà stabilire qual’è il trattamento più appropriato, l’uso dello iodio radioattivo, per esempio in caso di noduli, o, più raramente, operazioni chirurgiche alla tiroide.
La chirurgia può essere un’alternativa per le donne incinta, le persone intolleranti ai farmaci ipertiroidici o per coloro che non vogliono assumere lo iodio radioattivo.
Inoltre, per trattare i sintomi della malattia, principalmente il nervosismo, il medico potrà prescrivere un beta-bloccante come il propranololo, che permette di alleviare i tremori e i sintomi cardiovascolari.
Anche altri beta-bloccanti possono essere usati come l’atenololo, il metoprololo o il nadololo.
Fitoterapia
Va detto che l’efficacia dei prodotti naturali in questo campo non sono ancora del tutto accertati : inoltre va ricordato che in questo campo non va praticato per nessuna ragione il fai da te, ed è compito dell’endocrinologo stesso quello di consigliare eventuali integrazioni provenienti dalla natura.
Si può ricorrere tuttavia a rimedi fitoterapici per alleviare alcuni sintomi associati all’ipertiroidismo: per esempio la valeriana per la sua azione rilassante e stimolante il sonno, o il tarassaco, utile per equilibrare la funzione epatica potenzialmente compromessa dall’ipertiroidismo.
SI ricorda però di chiedere consiglio al proprio medico curante prima di assumere trattamenti aggiuntivi a quelli tradizionali.
Il cavolo: questa pianta può agire sulla ghiandola tiroidea e può ridurre in modo naturale la produzione di ormoni tiroide.
Consigli utili
– In caso di ipertiroidismo, assumere regolarmente i farmaci e consultare spesso il medico.
– Mangiare molto cavolo, perché questo ortaggio possiede una sostanza che agisce sulla tiroide e diminuisce naturalmente la produzione di ormoni tiroidei. Anche verdure quali rucola, broccoli e cavolfiori sembrano limitare la produzione di tiroxina, soprattutto se consumate crude. Evitare di mangiare alimenti molto ricchi di iodio, come il pesce.
Per l’ipertiroidismo, al contrario di quanto accade per l’ipotiroidismo, non è prevista un’alimentazione particolare: è preferibile comunque moderare il consumo di sale e anche sostanze stimolanti come alcool e caffeina.
– L’ipertiroidismo può portare alla perdita di vitamine e di sali minerali. Può essere quindi opportuno assumere integratori alimentari a base di vitamine e minerali. È anche importante adottare una dieta equilibrata, ricca in modo particolare di frutta e verdura, per assumere già in modo naturale una notevole quantità di vitamine e minerali. Chiedete al vostro medico o nutrizionista per ulteriori informazioni.
Come si dice ipertiroidismo nelle altre grandi lingue ?
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