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Meningite

Riassunto della meningite

meningite

La meningite è un’infiammazione delle meningi, membrane che proteggono il cervello. L’infiammazione, che inizia a livello delle meningi, si può diffondere in tutto il sistema nervoso. In caso di gravi complicazioni estese a tutto l’organismo, si parla di setticemia (una grave complicazione).

Le cause della meningite sono soprattutto virali e batteriche. In oltre il 70% dei casi la meningite è di origine virale ed ha alte probabilità di guarigione.

Prestare una particolare attenzione alla meningite causata da punture di zecche.

La meningite batterica è più problematica e richiede una diagnosi medica rapida, tale da consentire, se necessario, un tempestivo trattamento (antibiotici). In caso di sintomi da meningite consultare immediatamente un medico o rivolgersi direttamente al Pronto Soccorso.

I sintomi della meningite sono in generale: mal di testa, febbre elevata, rigidità della nuca e, talvolta, eruzioni cutanee di colore rosso.

In alcuni casi i sintomi sono poco chiari, o addirittura la malattia è asintomatica (cioè priva di sintomi). Per questo è necessario prestare la massima attenzione. In caso di minimo dubbio (es. febbre, …) consultare immediatamente il medico, soprattutto se si è a conoscenza di casi di meningite nella zona di residenza.

Il trattamento della meningite dipende dalla sua causa. In caso di meningite batterica il medico prescriverà una cura antibiotica (es. in forma iniettabile, la più efficace).

Un altro strumento terapeutico molto importante è la vaccinazione, utile in questo caso per la prevenzione della meningite. Esistono vaccini contro alcuni ceppi batterici all’origine della meningite. Secondo informazioni del gennaio 2012, esiste il vaccino contro il meningococco di tipo A e C (un vaccino contro il tipo B è in fase di test in Cile), contro l’Haemophilus influenzae b e lo pneumococco. Rivolgersi al medico per la scelta del vaccino più adeguato in funzione dell’età e della zona di residenza.

Oltre alla vaccinazione appena menzionata, i consigli utili e i principali strumenti di prevenzione sono di ascoltare con attenzione i messaggi diffusi dalle autorità sanitarie competenti del vostro paese (es. Ministero della Sanità): in zone o regioni dove si conoscono casi di meningite batterica può essere proposta l’assunzione di trattamenti antibiotici a titolo preventivo, oppure la vaccinazione (compreso il richiamo). È necessario seguire scrupolosamente tali istruzioni: la meningite può provocare la morte (nel 2010, in Brasile, si sono registrati più di 600 decessi). Cominciare la lettura di questo dossier da “definizione”.

Definizione meningite

La meningite è una malattia infettiva potenzialmente grave, che provoca un’infiammazione delle meningi e nel liquido cerebrospinale (CSF). Le meningi (per gli specialisti, composte dalla dura madre, dall’aracnoide e dalla pia madre) sono membrane che proteggono il cervello (encefalo e midollo spinale). Il liquido cerebrospinale è un liquido chiaro, nel quale sono immersi il cervello e il midollo spinale, che permette l’assorbimento degli urti, nonché l’eliminazione delle sostanze di scarto. L’analisi di questo liquido, prelevato grazie ad un’iniezione lombare, permette di evidenziare la presenza di batteri in caso di meningite batterica.

La meningite può essere di origine batterica o virale. I batteri in questione possono essere il meningococco, o lo pneumococco tra gli adolescenti e gli adulti. Nei neonati e nei bambini piccoli, troviamo piuttosto lo streptococco o E. Coli. Il focolaio di infezione spesso colpisce la sfera ORL (orecchio – naso – gola).

La meningite può avere conseguenze molto gravi (spesso nei casi di meningite di origine batterica), e provocare soprattutto una setticemia (infezione del sangue), che può portare alla morte entro poche ore se non trattata in modo adeguato.

È interessante notare che la malattia conferisce immunità per tutta la vita.

La giornata mondiale contro la meningite, che ha luogo il 24 aprile, si propone di informare sulla pericolosità di questa malattia che può essere mortale o provocare gravi disturbi: la popolazione viene resa partecipe dei sintomi d’allarme e della possibilità di ricorrere alla vaccinazione.

 Trasmissione della meningite

La trasmissione della meningite si verifica spesso da persona a persona attraverso le vie respiratorie (tosse, starnuti), in particolare in luoghi chiusi con elevata concentrazione di persone (caserma, scuola, asilo, nido).

 Epidemiologia meningite

Nel mondo, si ritiene che ci siano fino a 1,2 milioni di casi di meningite batterica (meningococchi, pneumococchi), di cui 135.000 sono mortali. Spesso colpisce pazienti giovanissimi (sotto i 4 anni) e adolescenti .

– Nei paesi industrializzati si parla di un’incidenza compresa tra 2,5 e 10 casi su 100.000 abitanti.

Sottolineiamo che sono principalmente alcune regioni dell’Africa ad essere particolarmente colpite dalla  meningite (>> maggiori informazioni sul sito svizzero: www.safetravel.ch  che descrive i luoghi a rischio).

In Brasile, secondo il Ministero della Sanità, nel 2010 si sono verificati 2983 casi di meningite con 605 decessi.

Per quanto riguarda la meningite batterica, il tasso di mortalità è diverso a seconda del tipo di batteri: in caso di meningite meningococcica, secondo le statistiche francesi, il tasso di mortalità è pari al 10% (1 persona su 10 morirà). La previsione di sopravvivenza è particolarmente bassa in presenza di porpora fulminante, grave complicazione della meningite meningococcica, che si verifica più frequentemente nei bambini.

Tuttavia, in caso di meningite pneumococcica, il rischio di mortalità è doppio, o addirittura quadruplo. Un grave sintomo della meningite da pneumococco è il manifestarsi di stati confusionali

Cause meningite

Le cause di una meningite possono essere le seguenti:

– Virali (Herpes, Myxovirus,…): si parla allora di meningite virale, che rappresenta il 70-80 % dei casi di meningite: il decorso  risulta essere spesso favorevole.

La meningite può essere una complicanza degli orecchioni, malattia infantile di origine virale

Attenzione però ai virus trasmessi dalle zecche: il risultato può essere più grave. Essa si chiama encefalite da zecche o TBE (vaccini esistenti >> vedi: trattamento delle zecche)

-Batteriche (meningococchi: A, B, C, D,…, Haemophilus influenza b = Hib, pneumococchi, streptococchi, E.Coli): si parla allora di meningite batterica, che rappresenta il 20-25% dei casi di meningite e le cui conseguenze possono essere gravi.

– Altre cause, come: malattie cancerose, lupus eritematoso, morbillo mal curato, ecc.

 Persone a rischio

La meningite può colpire tutte le fasce d’età, dai neonati agli anziani di sesso sia maschile che femminile. La meningite è una malattia molto contagiosa che può essere provocata da vari germi, batteri o virus.

Le persone a rischio di contrarre la meningite sono quelle a contatto con una persona malata o con un portatore sano: da ciò deriva la necessità di un trattamento preventivo per queste persone. In caso di meningococco C, la malattia può essere trasmessa da portatori sani asintomatici, attraverso goccioline (saliva, ecc) infette. In Svizzera, per esempio, il 10% della popolazione è portatore sano.

Dato che ci sono rischi di contagio in tutto il mondo, è indispensabile farsi vaccinare prima di un viaggio in alcuni luoghi, come il Brasile, per esempio. Prima di intraprendere un viaggio, è importante informarsi dal proprio medico o farmacista.

Il sito safetravel.ch fornisce alcune informazioni molto interessanti sulle raccomandazioni in caso di vaccinazione, così come informazioni mediche di attualità. Nell’Africa subsahariana, per esempio, il periodo di diffusione epidemica della meningite va da dicembre a giugno (stagione secca): in questa zona sono stati osservati più di 6.000 casi di meningite. I viaggi in questa regione, detta anche “cintura della meningite”, sono rischiosi (Burkina Faso, Benin, Costa d’Avorio, Camerun, Ghana, Guinea, ecc.): da gennaio 2013, sono stati inoltre segnalati 40 decessi in Guinea.

Le persone che camminano spesso nella foresta o tra l’erba alta possono anche essere colpite dalla meningite, a seguito della trasmissione di germi attraverso punture di zecche. È importante non solo proteggersi con un abbigliamento appropriato e controllarsi dopo ogni passeggiata: se la passeggiata è avvenuta in compagnia di un cane deve essere ispezionato anche lui, dato che anche il cane può essere punto da uno zecca. Le zecche che non si sono ancora attaccate, una volta portate a casa, possono pungere i componenti della famiglia.

Sintomi meningite

La meningite è spesso associata a sintomi particolari, quali

– Febbre alta che si presenta velocemente

– il segno di Kernig. Questo sintomo, di origine neurologica, è rappresentato dall’incapacità del paziente di mantenere le gambe stese quando si è seduti. Allo stesso modo, il passaggio dalla posizione distesa alla posizione seduta provoca la flessione delle gambe e le cosce verso il bacino.

– il segno di Brudzinski: sollevare il collo del paziente, provoca la flessione degli arti inferiori (gambe).

– Mal di testa acuto, vomito, dolore, rigidità della colonna vertebrale e sensibilità alla luce (fotofobia)

– Eruzioni cutanee: piccole placche o macchie rosse che non scompaiono se le si preme (il colore resta rosso anche in seguito a una pressione)

Attenzione : la meningite può anche essere atipica (con sintomi diversi da quelli descritti) o asintomatica (senza sintomi), al minimo dubbio, consultate immediatamente il vostro medico.

Inoltre, nei neonati e nei bambini piccoli i sintomi sono difficili da individuare e talvolta assenti. Rivolgetevi a un medico per qualsiasi sospetto.

Osservazione: questa pagina non sostituisce la diagnosi, ma si propone come aiuto preventivo per la popolazione e per gli specialisti.

Diagnosi meningite

Ogni volta che si sospetta una meningite, consultare immediatamente un medico.

In caso di sospetta meningite (presenza di sintomi meningei: rigidità del collo, febbre, mal di testa), il medico può effettuare una TAC, una puntura lombare (a livello della colonna vertebrale) o un’emocoltura (esame del sangue).

La TAC cerebrale

La TAC viene eseguita per esempio in caso di confusione mentale, perdita di coscienza, e quando si sospetta un’ipertensione intracranica. La TAC cerebrale permette di vedere se ci sono danni e complicazioni a livello cerebrale

La puntura lombare

La puntura lombare viene eseguita nella schiena tra due vertebre e permette di raccogliere il liquido cerebrospinale. Il sistema nervoso centrale, costituito dal cervello e dal midollo spinale, è immerso nel liquido cerebrospinale. Il prelievo permette di identificare la presenza di batteri, e la pressione del liquido.

Nel caso di meningite batterica, il liquido esercita una pressione elevata ed è torbido, a causa della presenza di batteri e di polinucleati neutrofili (cellule del sistema immunitario); in esso si può anche rilevare la presenza di antigeni.

In caso di meningite virale, il liquido è chiaro, perché non presenta batteri. Tuttavia, anche in questo caso il liquido esercita una pressione elevata.

L’emocoltura

L’emocoltura è la coltura di un campione di sangue, prelevato dal paziente. Questa ricerca permette di mettere in evidenza la presenza batterica allo scopo non solo di identificare il microrganismo responsabile della malattia, ma anche di guidare il medico nella scelta dell’antibiotico appropriato.

Complicazioni meningite

La meningite, in particolare quella batterica (come visto nella sezione “cause della meningite”) può dar luogo a complicazioni molto serie (convulsioni, sordità, ritardo mentale, ritardo motorio) e portare nel peggiore dei casi alla morte. È quindi molto importante, in caso di sospetta meningite o di meningite dichiarata, rivolgersi a un medico. Bisogna prestare particolare attenzione ai neonati e ai bambini piccoli, perché i sintomi non sono sempre facili da identificare.

Una grave complicazione della meningite può essere la setticemia (grave infezione sistemica dell’organismo dovuta a germi patogeni, come ad esempio dei batteri). Va detto che i batteri che provocano la meningite si possono sviluppare molto rapidamente provocando un’eccessiva infiammazione dell’organismo e determinando così uno stato di setticemia (sepsi). Per questo è importante che il medico, per intervenire efficacemente, faccia una diagnosi il prima possibile.

A volte, quando si sospetta una porpora fulminante (grave complicanza della meningite), viene iniziato il trattamento antibiotico prima di ricevere i risultati del test, dato che, in questo caso, il trattamento deve essere rapido (entro 12 ore dai primi sintomi clinici), altrimenti si mette a rischio la vita del paziente.

Consultare meningite

Nel caso in cui si sospetti una meningite, consultare immediatamente il medico.

Trattamento meningite

Esistono sia trattamenti preventivi (per evitare di contrarre la meningite), sia trattamenti curativi (per curare la malattia, una volta diagnosticata):

1. Prevenzione

Trattamento meningite

– Vaccini

Vaccini per la meningite batterica: il medico può consigliare la vaccinazione per bambini piccoli o, in caso di necessità, per adulti e bambini (viaggi in regioni a rischio, casi di meningite in un determinato ambiente,…).

– Per i bambini di età inferiore ai quattro anni, è fortemente consigliata la vaccinazione contro la meningite batterica provocata dall’Haemophylus influenzae b; questo vaccino è spesso associato a quello contro la difterite, il tetano e la pertosse, abbreviato DTPa. La vaccinazione viene effettuta da uno specialista ed è spesso ripetuta 3 volte (secondo, quarto e sesto mese)

– Per le persone a rischio (bambini fino a 4 anni, comunità) e nei casi in cui la malattia è endemica, può essere raccomandabile la vaccinazione. Esiste un vaccino contro i ceppi C del meningococco (responsabili fino al 70% delle meningiti batteriche), che deve essere somministrato dopo un esame e una diagnosi del medico. Chiedete consiglio al vostro medico o al farmacista per le dosi da assumere, le controindicazioni,…

– Esistono anche altri vaccini per i ceppi che provocano la meningite: parlatene con il vostro medico per avere maggiori informazioni.

Attenzione: come per tutte le vaccinazioni, esistono situazioni in cui anche questo vaccino è controindicato:  in caso di terapie che inibiscano le risposte immunitarie nel caso di affezioni acute evolutive, in caso di gravidanza, di allergia a determinati componenti del vaccino, d’immunodeficienza congenita o acquisita (AIDS), e di febbre.

I possibili effetti collaterali associati a una vaccinazione possono essere una leggera febbre e/o un rossore nella zona dell’iniezione.

Leggete le istruzioni e chiedete consiglio al vostro specialista in caso di vaccinazione.

 – Trattamento preventivo (non vaccino)

Il medico può anche prescrivere una terapia antibiotica anche alle persone entrate in contatto con chi abbia contratto la meningite (ad es. nello stesso luogo, …). Qualsiasi decisione terapeutica deve essere presa dal medico.

2. Trattamento – farmaci contro la meningite (quando la malattia viene diagnosticata)

La meningite è una malattia infettiva complessa e talvolta difficile da curare.

In caso di sintomi da meningite, la persona interessata dovrà recarsi al più presto dal medico o all’Ospedale: ogni minuto è importante per curare una meningite batterica, e in particolar modo per evitare una setticemia (una possibile, grave complicazione). Il trattamento antibiotico deve essere iniziato entro 3 ore dall’arrivo in ospedale, sia che la meningite batterica sia realmente diagnosticata o semplicemente sospettata.

Il trattamento della meningite è quindi sempre di competenza medica (evitare l’automedicazione): spesso, a seconda della causa della meningite, si tratta di un trattamento a base di antibiotici (nel caso di infezione batterica).

In generale, gli antibiotici sono assunti in forma iniettabile.

Consigli utili meningite

–  Quando una vaccinazione viene raccomandata dalle autorità sanitarie, i medici dovrebbero seguirne le indicazioni, perché nel rapporto rischio-beneficio della vaccinazione, prevale il beneficio per l’individuo e per la collettività.

–  In caso di dubbi sui sintomi (sintomi meningite), consultate rapidamente un medico, soprattutto per i bambini al di sotto dei 4 anni e i giovani. Come già visto alla voce “trattamento meningite”, la meningite, in particolare quella batterica, deve essere trattata tempestivamente: affinchè venga fatta una diagnosi o, se necessario, per ricevere le prime cure,  bisogna pertanto recarsi rapidamente dal medico o al Pronto Soccorso.

–  Bisogna sapere che le persone possono veicolare il germe del meningococco C nella propria sfera orale senza essere malate e possono trasmetterlo ad altre persone: si parla di portatori sani (circa 5-10% della popolazione).
È per questo motivo che nelle zone in cui la meningite è endemica, la malattia può colpire in qualsiasi momento. In questo caso è necessario prestare attenzione agli ordini delle autorità sanitarie (p.es. vaccinazione) per eliminare tali ceppi batterici.

– Per un comune cittadino è difficile proteggersi dalla meningite. Diverso è invece il caso della prevenzione e della vaccinazione delle persone a stretto contatto con una persona colpita dalla meningite.

– Poiché la meningite è una malattia altamente contagiosa, è importante trattare anche le persone che sono entrate in contatto con una persona con meningite meningococcica nei 10 giorni precedenti la scoperta della malattia. Ci riferiamo ai compagni di classe, ai colleghi, alle persone più vicine, familiari e amici. L’obiettivo è quello di eradicare la trasmissione batterica, perché tutte queste persone elencate possono ammalarsi gravemente, ma possono anche diventare portatori sani e diffondere ulteriormente la malattia, creando così una vera minaccia infettiva.

– Il trattamento profilattico (preventivo), in questo caso, prevede l’uso di un antibiotico, la rifampicina. Questo farmaco dà una colore rossastro a tutti i liquidi corporei: urina, lacrime, espettorato. Ciò va ricordato in caso si utilizzino lenti a contatto morbide, che possono divenire colorate in modo permanente. In caso d’assunzione di rifampicina, si raccomanda alle donne che utilizzano un sistema di contraccezione ormonale orale, di utilizzare un altro metodo contraccettivo, poiché, per l’interazione con l’antibiotico, la contraccezione orale è ridotta.

– La vaccinazione è spesso oggetto di dibattito, ma va osservato che dopo l’introduzione della vaccinazione contro l’Haemophilus influenzae b, nel 1992, il tasso di infezione dovuto a questo batterio è diminuito drasticamente.

– Inoltre, una copertura vaccinale contro il meningococco C, responsabile della meningite, di almeno l’80% della popolazione permette l’eradicazione della malattia.

Come si dice ​​​​​meningite nelle altre grandi lingue ?
 Bronchitein inglese: meningitis  Bronchitein tedesco: Hirnhautentzündung
 Bronchitein francese: méningite  Bronchitein spagnolo: meningitis
 Bronchitein portoghese: meningite

Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 11.10.2018

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

11.10.2018

Controllo qualità

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