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Menopausa

Riassunto sulla menopausa

MenopausaLa menopausa non è una malattia, ma un periodo della vita di una donna che ha inizio in media all’età di 51 anni (con scarti molto importanti tra donne di diverse razze e paesi). A livello fisiologico, si tratta della cessazione della secrezione ormonale delle ovaie e in particolare degli estrogeni e del progesterone. Si parla di menopausa quando una donna non ha più le mestruazioni per 12 mesi consecutivi.
In alcune donne possono comparire dei sintomi a causa di questi cambiamenti ormonali.

I sintomi principali della menopausa sono le famose vampate di calore, ma anche un aumento di peso (spesso a livello addominale), secchezza della cute e della vagina, osteoporosi o anche disturbi psichici.

Il trattamento della menopausa dipende dai sintomi e si basa su diverse terapie. Da un lato le terapie convenzionali o chimiche e dall’altro i trattamenti alternativi, in modo particolare farmaci a base di erbe.

I trattamenti convenzionali comprendono gli ormoni di sostituzione (attenzione, però, per le donne a rischio: leggere il nostro articolo con le controindicazioni), così come gli antidepressivi, il gabapentin, alcuni trattamenti contro l’osteoporosi o ancora terapie locali come gli estrogeni vaginali.

Oltre ai trattamenti naturali, esistono erbe che possono avere un effetto benefico soprattutto sulle vampate di calore, come la cimicifuga o la salvia.

La soia è sempre meno raccomandata nella menopausa per mancanza d’efficacia. Scoprite tutte le piante medicinali per la menopausa.

Oltre alle vampate di calore, un grosso problema della menopausa è l’aumento di peso. Ciò richiederà uno sforzo o, preferibilmente, l’aiuto di un medico o nutrizionista per cercare di mantenere il proprio peso o addirittura ridurlo. Una raccomandazione interessante è quella di evitare di consumare zucchero alla sera, privilegiare invece frutta, verdura e proteine.

Praticare attività sportive o esercizio fisico è fortemente raccomandato per le donne in menopausa per perdere peso e avere una migliore salute cardiovascolare (il grasso addominale osservato in molte donne in post-menopausa può rappresentare un significativo rischio cardiovascolare). Per perdere o mantenere il proprio peso, i medici raccomandano di praticare almeno 30 minuti di esercizio fisico al giorno, ad esempio, camminando a passo svelto o ballando.

Definizione

La menopausa è caratterizzata da un’interruzione fisiologica del ciclo mestruale, dovuta alla cessazione della secrezione ormonale da parte delle ovaie (estrogeni e progesterone). Si parla di menopausa quando una donna non ha più sanguinamenti (mestruazioni) per 12 mesi consecutivi. (Vedi alla voce diagnosi menopausa)

Età della menopausa

La menopausa comincia di solito tra i 50 e i 52 anni, ma a volte può arrivare tra i 40 e i 55 anni.

In Brasile, ad esempio, secondo uno studio molto serio, realizzato a San Paolo nel 2010 su 6.000 donne per 10 anni, l’età media per la menopausa è di 48 anni.

Per riassumere, la menopausa si suddivide in due fasi (chiamate insieme perimenopausa) ovvero:

– la pre-menopausa (che può durare diversi mesi o addirittura anni), che può presentare i sintomi della menopausa.

– la menopausa (che dura tra 6 mesi e 1 anno). Il periodo che segue viene definito post-menopausa.

Si noti che la menopausa (in realtà la post-menopausa) rappresenta circa la metà della vita di una donna occidentale considerando un’aspettativa di vita di circa 80 anni. Alcune generazioni fa, poche donne vivevano oltre l’età della menopausa.

Epidemiologia

L’Università di Pittsburgh, che ha condotto uno studio in merito alle vampate di calore nel 2016 (si veda la sezione Sintomi di seguito), stima che quasi l’80% delle donne soffrono spesso di vampate di calore, di sudorazioni notturne, o entrambe, durante la menopausa.

Cause

La menopausa colpisce tutte le donne ed è un processo ormonale naturale. Si tratta di una interruzione fisiologica dei cicli mestruali, la menopausa è causata dalla cessazione della secrezione ormonale di estrogeni e progesterone da parte delle ovaie. La menopausa segna la fine del periodo delle mestruazioni e della fertilità.

L’aumento di peso viene spesso osservato in menopausa a causa, in particolare, di un calo della concentrazione di estrogeni, che provoca una diminuzione della massa muscolare. Sappiamo che il muscolo brucia più calorie che grasso, quindi una diminuzione della massa muscolare richiede una riduzione dell’apporto calorico giornaliero.
In menopausa, è indispensabile mangiare meno cibi ad alto contenuto calorico, cambiando alcune abitudini alimentari. Si consiglia particolarmente di consumare alimenti con un basso indice glicemico.

Cause delle vampate di calore
– Nel mese di ottobre 2016, uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università della California, a Los Angeles (UCLA) e pubblicato sulla rivista specializzata Menopause ha dimostrato che le vampate di calore, ma anche gli episodi di sudorazione notturni, possono essere dovuti a varianti genetiche, 14 varianti per la precisione e tutte localizzate sul cromosoma N° 4. Queste varianti influenzano un recettore nel cervello che regola il rilascio di estrogeni, con conseguenti sintomi vasomotori della menopausa (vampate di calore e sudorazioni notturne).
– Uno studio pubblicato nel mese di maggio 2017 ha dimostrato che le donne che soffrono di obesità (IMC superiore a 30) hanno più vampate di calore in menopausa rispetto alle donne più magre. Una possibile spiegazione per questi sintomi più pronunciati nelle donne obese è che il tessuto adiposo agisce come un forte isolante termico. Questo isolamento rende più difficile la distribuzione del calore, che per le donne obese è causa di più vampate di calore. Questo studio è stato pubblicato in data 29 maggio 2017, sulla rivista scientifica americana di riferimento Menopause.

Leggere: 8 fattori che inducono le vampate di calore

Sintomi

Innanzitutto, i sintomi della menopausa variano da una donna all’altra, il che significa che alcune avranno sintomi marcati e gravi, mentre altre avranno solo dei sintomi lievi, se del caso.
Va anche evidenziato che un intervento chirurgico che asporti utero e ovaie porta a una menopausa senza fase di transizione (nessuna pre-menopausa). In questo caso, i sintomi sono di solito contrassegnati, in particolare, da significative vampate di calore.

Si devono distinguere anche i sintomi della pre-menopausa (1) da quelli della menopausa (2).

1. Possibili sintomi della (pre-)menopausa (prima e/o dopo la menopausa)

– Mestruazioni generalmente irregolari (troppo abbondanti o al contrario poco abbondanti), mestruazioni troppo corte con possibile sanguinamenti intermestruali.

Possibili sintomi della (pre-)menopausa

– Disturbi psichici: irritabilità, ansia, tristezza.

– Disturbi fisici: tensione ai seni, cefalea, emicrania, aumento di peso, vampate di calore irregolari o maggior frequenza di cistite

– Talvolta problemi simili a quelli della menopausa (vedi sotto).

2. Possibili sintomi della menopausa propriamente detta (durata tra 6 mesi e 1 anno, statisticamente in media verso i 52 anni. Attenzione, per le vampate di calore i sintomi possono durare diversi anni, vedi sotto)

– Amenorrea (assenza di mestruazioni o cessazione delle mestruazioni)

– Vampate di calore (in inglese hot flashes) ed episodi di sudorazione notturni.
Le vampate di calore si riscontrano soprattutto in seguito ad un disturbo nella secrezione di ormoni catecolaminici.

Principali sintomi delle vampate di calore
Le vampate di calore sono intense soprattutto a livello del viso, del colpo e del petto. La pelle può diventare rossa. Come la febbre, le vampate di calore possono anche portare a brividi con una sensazione di sudore freddo. La sudorazione causata da queste vampate a volte è talmente intensa che il letto ne viene in gran parte inzuppato.

Durata delle vampate di calore
– Nel 2011 uno studio ha dimostrato che le vampate di calore durano in media più di 10 anni, circa 11 anni per la precisione, dall’inizio della menopausa.
– Uno studio americano del Wake Forest Baptist Medical Center in North Carolina (USA) del febbraio 2015 ha dimostrato che più della metà delle donne in menopausa soffre per più di 7 anni di sintomi vasomotori della menopausa, come vampate di calore ed episodi di sudorazione notturna. Questo è uno studio interessante perché mostra la lunga durata di questi sintomi tipici della menopausa. Lo studio pubblicato sul JAMA Internal Medicine (versione on-line) ha anche dimostrato che le donne che entravano presto in menopausa (menopausa precoce) tendevano a soffrire per lunghi periodi di questi sintomi, per circa 12 anni.

Uno studio realizzato dall’Università di Pittsburgh ha dimostrato che le vampate di calore, ma anche le sudorazioni notturne, non si manifestano nello stesso modo in tutte le donne. I ricercatori hanno confermato i risultati di cui sopra, ossia che le vampate di calore tendono a durare in media tra 7 e 10 anni dopo l’ultimo ciclo mestruale. In questo studio i ricercatori hanno analizzato circa 1.500 donne per un periodo in media (mediana per la precisione) di 15 anni, prima e durante la menopausa.  Essi hanno scoperto che vi erano differenze significative tra i gruppi etnici, il peso e altre abitudini di vita. Per esempio, le donne obese registravano una probabilità più elevata rispetto alla media di soffrire dei sintomi della menopausa precoce (ossia, prima di entrare davvero in menopausa). Le donne che facevano un uso moderato o frequente di alcol avevano più probabilità di soffrire per un periodo di tempo più lungo dei sintomi della menopausa, tra cui le vampate di calore. Questo studio è stato pubblicato nel numero di luglio 2016 della rivista specializzata Menopause: The Journal of the North American Menopause Society.

– Segni muco-cutanei (allergie)

– Secchezza vaginale. Possono seguire dolori e difficoltà durante i rapporti sessuali

– Atrofia degli organi genitali

– Disturbi urinari: cistite, infezioni del tratto urinario o incontinenza urinaria, questi i più frequenti. L’incontinenza urinaria durante la menopausa si verifica in particolare a causa della perdita di elasticità nei tessuti della vagina e dell’uretra. A volte una semplice tosse o una risata possono favorire l’incontinenza urinaria.

– Disturbi psichici: irritabilità, ansia, tristezza e depressione

– Disturbi fisici: dolore al seno, cefalea, emicrania

– Aumento del rischio di malattie cardiovascolari (infarto, …)

– Aumento di peso e in particolare l’aumento del grasso addominale

Aumento di peso durante la menopausa:
Si stima che negli Stati Uniti dall’età di 50 anni le donne aumentino in media  di 0,5 kg all’anno e che a partire dal terzo anno dalla menopausa le donne presentino in generale un aumento del grasso

addominale (spesso si osserva uno spostamento di grasso della coscia verso la vita). Una diminuzione della concentrazione di estrogeni in questo periodo della vita della donna spiegherebbe questo spostamento di grasso. Nel 2008, negli Stati Uniti, il 73,8% delle donne oltre i 60 anni soffrivano di obesità addominale (grasso a livello addominale). Questo comporta un aumento del rischio di diabete e soprattutto di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, ictus, ecc). Leggere anche alla voce buoni consigli menopausa a proposito del rischio legato al consumo eccessivo di zucchero di sera.

– Pelle secca (diminuzione delle ghiandole sebacee)

– Osteoporosi (a lungo termine). Per informazione, questa malattia non può essere trattata con la terapia ormonale sostitutiva (TOS), mentre invece l’assunzione di bifosfonati avrebbe un effetto positivo (70% di miglioramento della calcificazione e della densità ossea ).

– Diabete di tipo 2. Secondo uno studio pubblicato nel luglio 2016 sulla rivista specializzata Menopause, le donne che entrano in menopausa prima dei 46 anni (si ricorda che negli Stati Uniti l’età media della menopausa è di 51 anni) hanno il 25% in più di probabilità di soffrire di diabete di tipo 2 rispetto a coloro che entrano in menopausa tra i 46 e i 55 anni. Le donne che entrano in menopausa dopo i 55 anni hanno il 12% in più di probabilità di soffrire di questa forma di diabete. Lo studio è stato condotto dal Dr. Erin LeBlanc del Kaiser Permanente negli Stati Uniti e si è concentrato sull’analisi di oltre 124.000 donne (dati provenienti dal database americano Women’s Health Initiative).

– Capelli che diventano più sottili

– Disturbi del sonno

Osservazione sui sintomi psicologici della menopausa
Uno studio svizzero pubblicato nel 2016 che si basa sull’analisi di 168 donne ha dimostrato che le donne in menopausa non soffrono più di depressione e di altre malattie psicologiche come l’ansia per la menopausa che precede questo periodo della vita di una donna. In altre parole, la menopausa non avrebbe alcun impatto sulla salute psicologica della donna. Due istituzioni svizzere con sede nel cantone di Zurigo, la Clinica Psichiatrica Universitaria (PUK) di Zurigo e il ZHAW, hanno condotto lo studio pubblicato sulla rivista specializzata World Psychiatry a giugno 2016.
Si noti che prima di questo studio svizzero del 2016, altri studi americani avevano suggerito un legame tra menopausa e aumento del rischio di depressione e altre malattie psicologiche come l’ansia.

Diagnosi

Anche se la menopausa non è una malattia, un medico può tuttavia “diagnosticare” la menopausa.

Si parla di menopausa quando una donna non ha avuto sanguinamenti (mestruazioni) per 12 mesi consecutivi. Attenzione, è possibile avere i sintomi della menopausa (che non è la stessa cosa della menopausa propriamente detta) ben prima dell’età della menopausa; alcune donne sperimentano i sintomi della menopausa già tra i trenta e i quaranta anni (ad esempio avendo mestruazioni irregolari).

Nel giugno del 2010 alcuni ricercatori iraniani hanno elaborato un semplice esame del sangue in grado di indicare con esattezza quando una donna raggiunge la menopausa. Questo test è basato sulla misurazione dei livelli dell’ormone antimulleriano (AMH), secreto dalle ovaie. Questo test sarà utile per pianificare il momento in cui creare una famiglia. Al momento non abbiamo sentito parlare di una commercializzazione di questo test.

Trattamenti

Lo scopo principale dei trattamenti è quello di alleviare e ridurre i sintomi della menopausa.

Terapia ormonale:
Il medico può prescrivere la terapia ormonale sostitutiva (HRT). Tuttavia, alcune donne a rischio (ad es. casi di tumore al seno in famiglia) dovrebbero evitare di assumerla.

Studio 2017 sulla terapia ormonale sostitutiva (HRT)
La HRT non aumenta il rischio di morte prematura nelle donne, sia per cause generali o specificamente per cancro o malattie cardiache, secondo uno studio pubblicato nel settembre 2017. Questi risultati a lungo termine derivano dal più grande studio clinico condotto sulla terapia ormonale. Le donne che hanno assunto estrogeni per una media di 7 anni o una combinazione di estrogeni e progesterone per una media di 5 anni non hanno mostrato alcun aumento del rischio di mortalità durante il follow-up che ha avuto una durata di 18 anni in confronto a donne che hanno ricevuto un placebo (farmaco inattivo). Più di 27.000 donne hanno partecipato a questo studio. I ricercatori hanno esaminato solo le donne che assumevano HRT contenente estrogeni o progesterone sotto forma di pillola (pill in inglese) e non in altre forme di dosaggio come gel, cerotto o spray. Questo studio è stato condotto dal Brigham and Women’s Hospital di Boston, USA, e pubblicato il 12 settembre 2017 sulla rivista scientifica Journal of the American Medical Association (DOI:10.1001/jama.2017.11217).
Si veda anche la sezione Osservazioni di seguito per ulteriori informazioni sulla HRT

In aggiunta alla TOS esistono rimedi alternativi (leggere alla voce fitoterapia menopausa) e anche alcuni farmaci di seguito elencati:

– antidepressivi come la venlafaxina (Efexor) a bassi dosaggi: questo farmaco, con obbligo di prescrizione medica a causa (come sempre) dei suoi effetti collaterali (nausea, vertigini, …), potrebbe ridurre le vampate di calore del 60%. Parlatene con il vostro medico.

Nel mese di agosto 2013, la paroxetina negli Stati Uniti ha ottenuto da parte della FDA l’estensione delle indicazioni per il trattamento delle vampate di calore. La dose raccomandata è di 7,5 mg alla sera, prima di coricarsi (fonte: Pharmavista.net, 10/08/2013). Due studi clinici hanno dimostrato la superiorità di questa molecola rispetto al placebo.

– gabapentin (Neurontin), permette di calmare il dolore, ma avrebbe anche un effetto positivo sulle vampate di calore. Parlatene con il vostro medico.

– farmaci per il trattamento dell’osteoporosi (bifosfonati ad esempio)

– estrogeni vaginali (sotto forma di compresse, anello, crema vaginale) per combattere la secchezza vaginale che può disturbare i rapporti sessuali. Gli estrogeni agiscono localmente contro la secchezza vaginale. Parlatene con il vostro medico. Per combattere la secchezza vaginale si possono anche usare gel lubrificanti in vendita libera nelle farmacie.

Note sulla TOS:

1. Quando bisogna assumere ormoni sostitutivi (TOS)

La terapia ormonale sostitutiva (o TOS) in menopausa prevede nuove raccomandazioni a partire dal 2004 (aggiornate da uno studio francese dell’Inserm del 19 novembre 2004 e poi del 2005).

Tuttavia, secondo un nuovo sondaggio dell’ Inserm (2005), le TOS non sono tutti uguali: si distinguono in particolare le TOS con estrogeni da soli e le TOS in combinazione di estrogeni e progesterone micronizzato (con struttura identica al progesterone naturale) e questi due trattamenti (estrogeni soli e ormoni micronizzati) non presenterebbero alcun rischio (o almeno un rischio inferiore) di provocare il cancro al seno rispetto alle TOS convenzionale.

Per le TOS convenzionali (combinazione di estrogeni con progestinici di sintesi) i medici raccomandano di prendere gli ormoni durante la menopausa solo quando il paziente soffre di vampate di calore, e inoltre quando non vi sono controindicazioni per il paziente (vedere di seguito), il quale deve sempre essere informato da parte del medico sul rapporto rischio-beneficio nella prescrizione della terapia ormonale sostitutiva (TOS): la durata del trattamento non deve superare i 3 anni. Si può anche prendere in considerazione, con il consenso del proprio medico, un’alternativa naturale a base di erbe.

Una tale cautela nella prescrizione della TOS deriva da un aumento del 40% dei casi di cancro al seno in terapia TOS: il 40% può sembrare molto, ma si parla di 5 donne di 55 anni su 1.000 che svilupperanno un cancro al seno, con o senza TOS, e di 7 casi, cioè 2 in più, con TOS: ciò è nello stesso tempo molto e poco e da ciò deriva la difficoltà di scegliere se seguire o meno una TOS in caso di gravi sintomi della menopausa: solo il medico può davvero informarvi sul rapporto rischio-beneficio.

L’assunzione di ormoni per la lotta contro l’osteoporosi non è provata, e quindi solo per questa indicazione non è consigliabile assumere ormoni sostitutivi.

Controindicazioni nell’assunzione di ormoni sostitutivi:

– Le donne che non hanno fatto uso di ormoni sostitutivi nei primi cinque anni dall’inizio della menopausa (ad esempio, se una donna che ha iniziato la menopausa all’età di 50 anni, decide di iniziare una TOS a 60 anni: ciò è controindicato, perché è da più di cinque anni, per l’esattezza dieci anni, che non entra “in contatto” con ormoni, i propri o quelli TOS)

– Tabacco, se una donna fuma

– L’ipertensione

– Le HDL: colesterolo <0,9 mmol / l

– Il Colesterolo> = 6,2 mmol / l

– I trigliceridi> = 2,2 mmol / l >> elenco non esaustivo di tutte le controindicazioni: per informazioni complete si prega di leggere il foglietto illustrativo della vostra TOS

2. HRT e sonno: osservazioni interessanti

Uno studio condotto dall’istituto medico americano di riferimento Mayo Clinic ha rilevato che una terapia ormonale a basse dosi consente di migliorare la qualità del sonno nelle donne in menopausa. In questo studio, gli scienziati statunitensi hanno preso in considerazione 2 forme di terapia ormonale, una preparazione orale di estrogeni (estrogeno equino coniugato, in inglese: conjugated equine estrogen) e un patch (17 beta-estradiolo), per scoprire come il loro utilizzo influenzi la qualità del sonno. Ache un placebo è stato consegnato alle partecipanti. Gli scienziati hanno scoperto che le donne che usavano una terapia ormonale a basse dosi per più di quattro anni, citata sopra, avevano una qualità del sonno migliore. Il miglioramento del sonno era 2 volte maggiore con la terapia ormonale rispetto al gruppo placebo.
Questo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Menopause: The Journal of the North American Menopause Society in data 21 agosto 2017.
Va notato, tuttavia, che uno studio pubblicato nel 2005 dall’Università del Michigan è giunto a una conclusione diversa, ritenendo che la terapia ormonale non avesse un impatto sui disturbi del sonno. 

Fitoterapia

A seconda dei sintomi della menopausa, possono essere utilizzate diverse piante.

La cimicifuga (actea a grappoli) è la pianta più efficace per il trattamento dei disturbi della menopausa, dato che ha un effetto globale sui principali sintomi (vampate di calore, …).

Sintomi Piante – Erbe
Depressione (leggera a moderata) L’iperico – l’erba di San Giovanni [la più efficace]
La melissa
Sintomi generali della menopausa La cimicifuga (actea a grappa) [la più efficace]
La soia, attenzione, alcuni studi parlano di un effetto positivo degli isoflavoni della soia, mentre altri sono più critici (un studio del 2011 ha mostrato l’inefficacia della soia in menopausa), in particolare tra le donne con cancro al seno, parlatene con il medico.
Sudore eccessivo (vampate di calore) La salvia
Turbi del sonno La valeriana

Uno studio pubblicato in data 21 giugno 2016 sulla rivista specializzata JAMA ha dimostrato che l’utilizzo di piante medicinali come la soia, la cimicifuga, il trifoglio rosso, alcune piante della medicina tradizionale cinese o alcune molecole derivate da piante come gli isoflavoni che sono fitoestrogeni è stato associato ad una modesta diminuzione della frequenza delle vampate di calore e della secchezza vaginale nelle donne in menopausa. Al contrario, l’effetto di tali piante o rimedi naturali per le sudorazioni notturne non è stato significativo, secondo i ricercatori.
Questa ricerca svolta in particolare dall’Erasmus University Medical Center di Rotterdam (Paesi Bassi) ha analizzato più di 60 studi pubblicati su questo argomento, per un totale di più di 6.000 donne.

Finocchio e (post)-menopausa
Il finocchio agirebbe contro i sintomi tipici della post-menopausa: vampate di calore, disturbi del sonno, secchezza vaginale e ansia. Questi risultati provengono da un lavoro di studio svolto da alcuni ricercatori iraniani su 79 donne di età compresa tra 45 e 60 anni. Le partecipanti hanno assunto una capsula contenente 100 mg di finocchio 2 volte al giorno per 8 settimane. Rispetto alle donne del gruppo di controllo (placebo), quelle che hanno assunto il finocchio hanno visto i sintomi tipici della post-menopausa migliorare in modo significativo. Alla fine, i ricercatori hanno concluso che il finocchio è stato efficace per questi sintomi e che non ha causato gravi effetti collaterali. Questo studio è stato pubblicato in data 17 maggio 2017, sulla rivista scientifica americana Menopause.

Rimedi della nonna

– Tisana per la menopausa

Consigli utili

Consigli aumento di peso e menopausa

– Nel periodo della pre-menopausa e della menopausa, il metabolismo di una donna cambia. Aumenta il grasso corporeo, e inoltre il dispendio energetico è diverso.

Per riassumere e semplificare, la donna avrà una tendenza ad aumentare di peso, soprattutto in caso di un’alimentazione con troppi zuccheri.

Questo è il motivo per cui si raccomanda di non mangiare zucchero (zucchero rapido come il cioccolato, le bibite) soprattutto la sera,dato che con la notte che segue vi sarà un basso consumo energetico. L’aumento di peso mangiando zucchero di sera, è dovuto allo stoccaggio, alla trasformazione dello zucchero in grasso e alla mancanza di dispendio energetico.

Si consiglia pertanto di ridurre il consumo serale di zucchero, il che non significa che non si debba più mangiare zucchero (necessario per il corpo), ma che è preferibile mangiarlo la mattina. In media, gli esperti ritengono che se la dieta è troppo ricca di zuccheri, soprattutto alla sera, una donna aumenta di 6 kg in un anno.

Le donne aumentano in media di 0,5 kg ogni anno a partire dai 50 anni, ma presentano un aumento rapido del grasso addominale dal terzo anno successivo alla menopausa. Le stesse modifiche si osservano tra le donne provenienti dalle varie regioni del mondo.

Negli Stati Uniti nel 2008 l’obesità addominale interessava il 65,5% delle donne di età compresa tra i 40 e i 59 anni e il 73,8% delle donne di età superiore ai 60 anni. L’accumulo di grasso addominale comporta un aumento del rischio di diabete e soprattutto di malattie cardiovascolari, principale causa dei decessi tra le donne in menopausa.

– Adottare una dieta sana, ricca soprattutto di frutta, e cercare di assumere regolarmente degli omega-3. Un buon equilibrio alimentare permette di regolare meglio il peso.

Uno studio pubblicato sulla rivista Menopause nel 2012 ha dimostrato che le donne in post-menopausa che consumavano più frutta, verdura e cereali hanno beneficiato di una riduzione di peso e hanno sofferto anche di un minor numero di vampate di calore.

– Fare sport o esercizio fisico regolarmente per limitare l’aumento di peso.

Consigli in caso di vampate di calore

In caso di vampate di calore, è possibile seguire alcuni consigli pratici come ad esempio:

– Evitare di indossare certi tipi di abiti, soprattutto vestiti troppo caldi o indumenti di materiale sintetico, ad esempio a base di nylon.

– Usare borse del ghiaccio e applicarle sul corpo; si può anche fare una doccia fredda o applicare acqua fredda sul corpo. L’obiettivo è che l’ambiente sia il più freddo possibile.

– Cercare di rilassarsi, non esitare ad utilizzare tecniche di rilassamento (specialmente attraverso la regolazione della respirazione).

– Evitare di fumare (potrebbe favorire le vampate di calore)

– Evitare anche di bere bevande calde (durante le vampate) e alcool o di mangiare piatti piccanti.

– Regolare attentamente la temperatura della camera da letto, se possibile mantenerla fresca.

– Il consumo di 400 UI al giorno di vitamina E potrebbe aiutare contro le vampate di calore della menopausa: fare attenzione a non consumare vitamina E in eccesso (parlarne con il medico o il farmacista)

– Fare sport o esercizio fisico regolarmente. Secondo uno studio, le donne che fanno spesso sport hanno meno vampate di calore e la durata delle vampate di calore è inferiore.

– Ricorrere eventualmente ad una terapia a base di piante, ad esempio farmaci a base di Cimicifuga (che agisce anche contro le vampate di calore).

– Consumare più frutta, verdura e cereali (leggere sopra).

Diabete di tipo 2 e menopausa
– Se siete entrate in menopausa prima dei 46 anni o dopo i 55 anni (leggere la sezione Cause di cui sopra per ulteriori informazioni) il rischio di diabete di tipo 2 aumenta. Per limitare questo rischio, si dovrà lottare contro l’obesità e il sovrappeso, mangiare sano e praticare regolare esercizio fisico. Alcuni modi efficaci per prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2.

Leggere: 8 fattori che inducono le vampate di calore

Immagini: © Monkey Business – Fotolia.com

Come si dice menopausa nelle altre grandi lingue ?
 Bronchitein inglese: menopause  Bronchitein tedesco: Wechseljahre
 Bronchitein francese: menopause  Bronchitein spagnolo: menopausia
 Bronchitein portoghese: menopausa

Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 11.10.2018

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

11.10.2018

Controllo qualità

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