Cannella
Riassunto
Pianta medicinale ricca in oli essenziali, utilizzata principalmente in casi di turbi digestivi. Si presenta spesso sotto forma di tisane o tinture.
Nome in italiano: cannella
Nome in latino: Cinnamomum verum J.Presl, 1825
Nome in inglese: Cinnamon
Nome in francese: Cannelle
Nome in tedesco: Zimt
Lauraceae
Oli essenziali, tannino, zucchero
Buccia seccata (cortex)
Aromatico, tonico, stomaco, stimola l’appetito, favorizza l’attività intestinale (effetti dell’olio essenziale), condimenti, antibatterico (effetti dell’olio essenziale), antifongico, potrebbe stimolare l’arrivo del ciclo, stimolante (contro la stanchezza).
Turbi della digestione, dispepsia, perdita dell’appetito, nause e vomiti, dolori ai denti, raffreddore, diarrea, diabete (certi studi avrebbero provato che la base regolare a base di gelule di cannella avrebbe un’effetto positivo sul diabete, altri studi sono necessari per confirmare quest’indicazione), stanchezza (astenia), fatica dopo l’influenza, malattia di Alzheimer (consultare Osservazioni di seguito)
Nessuno (secondo la nostra opinione), leggere qui sotto un testo sulla possibile tossicità della cannella.
Allergia a questa pianta (secondo la nostra opinione).
Nessuna (secondo la nostra opinione)
All’aquisto di un farmaco, vogliate leggere il foglietto illustrativo e chiedere consiglio ad uno specilaista (legislazione svizzera), indicazione a titolo puramente indicativo
– Tisane di cannella (infusi di cannella)
– Tintura a base di cannella (tinctura aromatica cinnamomi)
– Oli essenziali a base di cannella
– Gelula di cannella
– Soluzione sciacquante a base di cannella
La cannella cresce soprattutto nello Sri Lanka e in India. La cannella (Cinnamomum verum) è originaria dello Sri Lanka.
Nel 2006, il più grande produttore al mondo di cannella (Cinnamomum verum) è stato lo Sri Lanka.
– La cannella è una spezia e una pianta medicinale molto popolare e utilizzata da secoli. Si tratta di una pianta ricca di olio essenziale che aiuta ad alleviare vari disturbi digestivi. Viene utilizzata anche in cosmesi e in vari prodotti dentali per il suo sapore e il suo effetto antibatterico.
– Alcuni studi hanno dimostrato un possibile effetto della cannella in polvere per il diabete (di tipo 2).
– La cannella è utilizzata da secoli in piccole quantità come spezia, senza effetti collaterali conosciuti. Da qualche tempo, il suo uso in dosi più elevate contro il diabete è soggetto a polemiche, e la questione della sicurezza si pone. I dati scientifici che concernano la tossicologia della cannella in presa quotidiana ad alta dose fà dunque difetto all’ora attuale
– Tra le componenti della cannella, certe sostanze possono essere considerate come problematiche dal punto di vista tossicologico : cumarina e cinnamaldeide.
– L’aldeide cinnamica è responsabile dell’effetto allergico della buccia della cannella ; la coumarine agisce sulla coagulazione e diventa epatossica e cancerogena ad alta dose. Le coumarine non sono tuttavia presenti in tutte le varietà della cannella : la cannella officinale, detta cannella di Ceylan (Cinnamomun verum) ne contiene solo poche traccie, invece la cannella di Cina (Cinnamomum cassia), è spesso utilizzata nell’industria alimentare e ne contiene circa 0,45%.
Inoltre, si considera che la concentrazione della courmarine negli estratti acquosi della cannella non poni nessun tipo di problemi.
– Alcune persone usano la cannella (in forma di tisana) come stimolante, per esempio per restare svegli quando si è stanchi. In questo caso la cannella può sostituire l’effetto stimolante del caffè, essendo talvolta quest’ultimo irritante a livello digestivo (specialmente in dosi elevate).
È inoltre possibile utilizzare la cannella come stimolante durante o dopo un raffreddore o un’influenza (per es. nel vin brulé).
– La cannella (Cinnamomum verum) potrebbe avere un effetto favorevole nella prevenzione dell’Alzheimer, come dimostrato dal lavoro scientifico di Richard Anderson del Dipartimento dell’Agricoltura del governo americano.
– Si stima che i cinesi siano stati i primi ad utilizzare la cannella come pianta medicinale nel 2700 a.C.