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Creafarma > Malattie – Disturbi > Enuresi notturna
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Enuresi notturna

Sintesi dell’enuresi notturna – pipì a letto

Sintesi dell'enuresi notturna - pipì a lettoL’enuresi notturna (o pipì a letto) è un svuotamento completo della vescica, che si verifica in maniera involontaria e incosciente di notte, durante il sonno. Si parla di enuresi notturna esclusivamente per i bambini con più di 5 anni (alcune fonti, americane soprattutto, fanno riferimento all’età di 7 anni). Prima dell’età dei 5 o 7 anni, si ritiene che si tratti di un processo naturale e che l’enuresi notturna non sia una malattia. Si ritiene che tra i 5 e i 10 anni il 15% dei bambini farebbe la pipì a letto. Si noti, tuttavia, che la maggior parte dei bambini risolvono questo problema (non fanno più la pipì a letto) all’età di 2-3 anni.

Le cause esatte dell’enuresi notturna sono ancora poco conosciute: si ritiene, tuttavia, che possano esercitare un ruolo importante motivi genetici e ormonali. Un medico americano ritiene che l’enuresi notturna potrebbe derivare da stitichezza.

I sintomi dell’enuresi notturna sono un’emissione di urina durante la notte, in modo involontario e nel luogo sbagliato (letto); si noti che lo svuotamento della vescica è di solito completo. I bambini che soffrono di questa disturbo hanno spesso un sonno molto profondo.

Il trattamento dell’enuresi notturna si basa su diverse strategie da utilizzare separatamente o in combinazione.

Un metodo che dà buoni risultati prevede l’uso di un dispositivo chiamato “pipì stop” o apparecchio avvertitore (talvolta chiamato anche sistema di allarme) che rileva anche una sola goccia di urina e sveglia il bambino per abituarlo ad andare in bagno quando è necessario.

Un’altra terapia consiste nell’assunzione di un farmaco a base di un derivato dell’ormone antidiuretico (=ADH o vasopressina). Questo trattamento richiede una prescrizione medica.

La terapia classica per affrontare questa affezione può essere integrata da diversi buoni consigli tra cui: evitare di bere troppo di sera, fare sempre la pipì prima di andare a letto, fare un piccolo regalo al bambino se non fa la pipì a letto per alcune notti, ecc.

Definizione

L’enuresi notturna è definita come un svuotamento completo della vescica, che si verifica in maniera involontaria e incosciente durante il sonno notturno, vale a dire a letto invece che in bagno.

Definizione enuresi notturna

Durante la giornata invece, il bambino non ha problemi particolari e, pertanto, va in bagno normalmente senza bagnare i vestiti. Tuttavia, se durante il giorno fa un pisolino e bagna il letto, si può parlare anche di enuresi notturna.

Il problema della pipì a letto, chiamato anche in modo scientifico enuresi notturna, è un problema relativamente frequente nei bambini.

Si stima infatti che, all’età di 5 anni, circa il 10-15% dei bambini sarebbero affetti da enuresi notturna. Si ritiene che, all’età di 10 anni, circa il 6% dei bambini siano ancora enuretici (facciano cioè la pipì a letto) e che circa l’1% degli adulti potrebbe ancora essere interessato da questo problema.

Si deve sapere che la maggior parte dei bambini sono in grado di controllare la pipì durante la notte (restano asciutti) tra i 2 e i 3 anni di età.

Se un genitore ha sofferto da bambino di enuresi notturna, la probabilità che anche suo figlio sia colpito da questo disturbo è del 45%: se entrambi i genitori hanno sofferto di questo problema in passato, la probabilità per i figli sale al 77% (Fonte: Pharmavista.net, Svizzera).

Si parla di enuresi notturna solo per bambini dai 5 anni in su: è quindi solo a partire da questa età che può essere preso in considerazione con il proprio medico un trattamento (di tipo farmacologico).

Alcune fonti, soprattutto americane, parlano di enuresi notturna a partire esclusivamente dall’età di 7 anni.

Al di sotto dei 5 (o 7) anni, si ritiene che fare la pipì a letto per un bambino sia un fenomeno normale e naturale che si risolverà con il tempo.

Si distingue talvolta l’enuresi notturna primaria dall’enuresi notturna secondaria.

Nell’enuresi primaria il bambino non si è mai svegliato asciutto, ovvero non è mai stato in grado di controllare la minzione durante la notte o durante un pisolino.

In caso di enuresi notturna secondaria il bambino si è svegliato asciutto per un periodo di almeno sei mesi e poi ha ricominciato a fare la pipì a letto.

Epidemiologia

Negli Stati Uniti, a 7 anni un bambino su 10 bagna il letto almeno 2 volte a settimana (fonte: Webmd.com, gennaio 2014).

Cause

È molto difficile per la comunità medico-scientifica poter identificare una causa specifica per l’enuresi notturna.

Tuttavia si ritiene che il fattore ereditario (genetico) sia molto importante: quindi, se un genitore ha sofferto di enuresi nell’infanzia o anche nell’età adulta, il bambino sarà più propenso a essere affetto da enuresi notturna.

Si sospetta anche che si tratti di un problema ormonale. Si crede che, durante la notte, in alcuni bambini il corpo non sia in grado di sintetizzare in maniera sufficiente un ormone chiamato ormone antidiuretico (= vasopressina o ADH, ovvero ormone antidiuretico in inglese), provocando un’emissione più frequente e spontanea dell’urina: il bambino non riesce quindi a trattenere l’urina che è raccolta in quantità abbondante nella vescica.

È utile sapere che l’ormone antidiuretico (=vasopressina o ADH) favorisce il riassorbimento dell’urina a livello renale portando ad una emissione di urina con una frequenza ragionevole e controllata.

Un’altra teoria, frequente tra i medici, si basa sull’immaturità del sistema nervoso in relazione al sistema urinario dei bambini, motivo per cui, anche se la vescica è piena, il bambino non riceve il segnale che deve urinare.

Sono segnalate anche altre cause alla base dello sviluppo dell’ enuresi notturna, ma risulterebbero però troppo lunghe e complesse da analizzare in questa sede.

Si noti infine che non necessariamente vi sono delle cause fisiche o psicologiche (anche se questo punto è ancora motivo di discussione) nello sviluppo dell’enuresi notturna. Si noti, tuttavia, che, in caso di enuresi secondaria (leggere alla voce definizione pipì a letto), le cause psichiche potrebbero svolgere un ruolo chiave.

In ogni caso l’enuresi notturna non dovrebbe mai essere considerata come un motivo di vergogna o un errore dei genitori.

L’iperattività può essere un fattore di rischio per l’enuresi notturna. Sappiamo che questo disturbo è più comune nei bambini con disturbi dell’attenzione e/o iperattività.

Secondo il dottor Steve J. Hodges, medico americano, la stitichezza può essere una causa dell’enuresi notturna. Se un bambino soffre di stitichezza e bagna il letto, si consiglia di trattare un’eventuale costipazione con un leggero lassativo.

Sintomi

I sintomi della pipì a letto (enuresi notturna) sono caratterizzati da un’involontaria emissione notturna di pipì (durante la notte), che avviene in maniera incosciente, nel posto sbagliato (letto) e generalmente con svuotamento completo della vescica.

Sintomi enuresi notturna

Durante il giorno, il bambino non presenta alcun problema e può facilmente trattenere l’urina e andare poi in bagno in modo corretto.

Si noti inoltre che spesso i bambini che soffrono di enuresi notturna hanno un sonno molto profondo e quindi difficoltà a svegliarsi, anche mentre fanno la pipì a letto. Questo può essere un segnale per identificare un bambino enuretico.

Il principale problema per il bambino che soffre di enuresi notturna è la difficoltà ad abituare il proprio corpo a svegliarsi e ad alzarsi per andare a fare pipì.

Tuttavia, la diagnosi di enuresi notturna richiede assolutamente un esame medico dettagliato, fatto di solito da un pediatra, un medico internista o di medicina generale o anche da un endocrinologo, dato che è necessario accertarsi che si tratti di enuresi notturna e non di un’altra malattia o infezione del tratto urinario (vescica ipoattiva, cistite, …), o di enuresi diurna e notturna (vale a dire, non solo di notte).

Trattamento

Esistono due metodi principali per il trattamento dell’enuresi notturna (= pipì a letto).

Questi due metodi devono essere adottati se le norme comportamentali, tra cui ad esempio limitare la quantità di bevande prima di andare a dormire (bere al più tardi 1 ora prima di coricarsi), non hanno funzionato. Leggere anche alla voce buoni consigli enuresi notturna.

  1. Pipì-stop (chiamato anche apparecchio avvertitore o sistema d’allarme – allarme pipì a letto).

Si tratta di un apparecchio che sveglia il bambino non appena rileva una goccia di urina, per abituarlo ad andare in bagno quando è necessario. Fare attenzione a non svegliare tutta la casa e quindi disturbare il sonno degli altri componenti della famiglia, poiché i bambini hanno spesso un sonno profondo e affinché si sveglino il suono deve essere forte.

Questa tecnica può essere comunque una buona opzione. Il tasso di successo di questo metodo è circa del 70%, con qualche ricaduta (fonte: Pharmavista.net, Svizzera).

È necessario utilizzare questo sistema d’allarme per 3 o 4 mesi. In generale, questo metodo è indicato per i bambini più grandi.

Testimonianza (dal forum di Creapharma.fr, versione francese di creafarma)

“Ho finalmente trovato la soluzione e posso dire una sola parola: geniale!
Mia figlia di 6 anni non aveva mai passato una notte senza bagnare il letto; faceva la pipì diverse volte durante la notte e aveva un sonno molto pesante! Erano “allagamenti” tutti i giorni!
Ha utilizzato l’allarme Pipì-stop ogni sera per poco più di un mese e basta pipì! Si sveglia asciutta…
Non mi pento assolutamente del mio acquisto!”
Marieve Duc

  1. Farmaci contro la pipì a letto (a base di desmopressina)

Alcuni farmaci a base di derivati dell’ ormone antidiuretico (=ADH o vasopressina ) possono avere un effetto molto positivo per il trattamento dell’enuresi notturna.

Si tratta di un farmaco il cui principio attivo è la desmopressina (da assumere in forma di compresse).

Per i trattamenti a base di desmopressina, venduti solo su prescrizione medica, è assolutamente necessario sottoporsi ad una visita medica.

L’efficacia del trattamento ormonale è dimostrata a condizione che il trattamento sia ben rispettato (chiedete consiglio al vostro farmacista o medico). Si stima che l’efficacia di questo trattamento sia compresa tra il 60 e il 70%, ma con una percentuale di ricaduta abbastanza grande (rispetto al metodo con il sistema d’allarme) alla fine del trattamento (fonte: Pharmavista.net, Svizzera).

È anche possibile utilizzare la desmopressina per un breve tempo, per esempio in una gita con la scuola (campeggio, ecc).

Leggere anche i buoni consigli sui farmaci a base di desmopressina nella sezione buoni consigli enuresi notturna.

Fate anche delle domande gratuite su questo trattamento ai nostri medici e farmacisti sul forum di Creafarma.

Osservazione:

  1. + 2. Combinazione di entrambi i trattamenti

È noto che combinando i due tipi di trattamento si ottengono risultati molto significativi (con una percentuale di successo pari circa all’80%).

Si noti inoltre che ogni anno il 15% dei bambini guarisce senza bisogno di trattamento (Pipì-stop o farmaci): l’85% dei bambini quindi ha bisogno di un trattamento appropriato: rivolgetevi al medico, si possono trovare delle soluzioni.

In base ad alcune teorie, consultare la sezione cause, curare la stitichezza con lassativi leggeri potrebbe far cessare l’enuresi notturna, basta chiedere consiglio al medico.

Fitoterapia

Olio di noci
– Secondo il specialista di prodotti naturali svizzero, Claude Roggen, che ha scritto un libro, best-seller nel 2015, intitolato “Les secrets du Druide” (“I segreti del druido” in italiano) pubblicato da “bois carré”, versare 1 o 2 cucchiaini di olio di noci su una fetta di pane, e spalmare poi burro e marmellata o miele durante la cena aiuta contro l’enuresi notturna soprattutto per i bambini. Secondo l’erborista, si tratterrebbe di un rimedio molto efficace. È anche possibile massaggiare l’addome del bambino con l’olio di noci.

L’iperico può aiutare in presenza di cause psicologiche di enuresi notturna.

Consigli utili

– Se il vostro bambino segue un trattamento farmacologico (a base di desmopressina), rispettate i consigli del vostro medico (per es. non bere di sera, rispettare le dosi, diminuire la dose quando indicato dal medico).

Come gravi effetti collaterali dei farmaci a base di desmopressina vi possono essere ritenzione idrica o iponatriemia. È possibile limitare questo effetto collaterale evitando di bere qualsiasi bevanda un’ora prima e 8 ore dopo l’assunzione di desmopressina.

– È consigliabile per il bambino evitare di bere troppo durante la sera: è preferibile bere il volume più piccolo possibile di liquidi, quel tanto che basta per alleviare la sete.

Consigli utili enuresi notturna

– Il bambino deve assolutamente andare in bagno prima di andare a letto (svuotare completamente la vescica): un buon trucco per fare pipì è per esempio il seguente: mettere un dito o la mano sotto l’acqua fredda (ciò può favorire lo svuotamento completo della vescica).

– Alcuni pediatri consigliano di non bere liquidi dopo le 18:30.

– Incoraggiare il bambino ad andare regolarmente in bagno durante il giorno, per esempio, farlo andare ogni 2 ore.

– I bambini dovrebbero evitare di mangiare cibi o bevande ad alto contenuto di caffeina alla sera, come le bibite a base di coca o del cioccolato.

– Al fine di monitorare e controllare le notti in cui il bambino fa o meno la pipì a letto, potete tenere insieme al vostro bambino un calendario in cui ad esempio disegnare un sole o una nuvola, per indicare se si è trovato il letto rispettivamente asciutto o bagnato.

Malattie enuresi notturna- Se il bambino non ha fatto la pipì a letto per diverse notti, può venire premiato (con un piccolo regalo o un alimento che ama, ecc) per stimolarlo a continuare in questo modo.

– Se invece il bambino fa la pipì a letto, non va punito, perché non lo fa intenzionalmente.

– Per i genitori: evitare di dare troppa importanza a questo problema vi permetterà di contenere i problemi psicologici del bambino. Tuttavia, ciò non significa che non si debba trovare una soluzione, ma semplicemente che non drammatizzare la situazione può rivelarsi utile affinché il bambino non perda fiducia in sé stesso.

– Evitare di parlare di questo problema in pubblico, poiché ciò potrebbe nuocere al bambino e sviluppare in lui un senso di vergogna.

– Si può lasciare di notte una luce accesa per indicare chiaramente il percorso fino al bagno.

– Impostare una sveglia all’ora in cui il bambino ha l’abitudine di bagnare il letto. Svegliare il bambino e portarlo in bagno.

Come si dice enuresi notturna nelle altre grandi lingue ?
 Bronchitein inglese: enuresis/bed-wetting  Bronchitein tedesco: Bettnässen
 Bronchitein francese: pipi au lit – énurésie nocturne  Bronchitein spagnolo: enuresis
 Bronchitein portoghese: enurese noturna

Informazioni sulla redazione: questo articolo è stato modificato il 11.10.2018

CONTROLLO QUALITÀ

Ultimo aggiornamento:

Xavier Gruffat

11.10.2018

Controllo qualità

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