Smettere di fumare
È importante sapere che l’assunzione congiunta dei due farmaci per smettere di fumare (bupropione e vareniclina) potrebbe avere un’efficacia superiore rispetto all’assunzione separata di ciascuno di essi. Parlatene con il vostro medico. Alcuni medici associano anche un antidepressivo della classe degli ISRS nella terapia del tabagismo, soprattutto se il paziente soffre di depressione (sintomo da astinenza possibile dopo la cessazione del fumo).
Il fumo riduce l’aspettativa di vita in media di 8 anni, secondo uno studio belga pubblicato nel mese di agosto 2014.
Osservazioni sul trattamento farmacologico (nicotina, bupropione o vareniclina)
Questi trattamenti farmacologici non funzionano al 100%: alcuni soggetti infatti avranno una ricaduta (smettendo di fumare per poi riprendere); altri non riusciranno nemmeno a smettere, ma una parte comunque significativa di essi riuscirà a smettere di fumare in modo definitivo.
Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia della terapia farmacologica per smettere di fumare: infatti, coloro che hanno fatto uso di farmaci hanno avuto una maggiore percentuale di successo rispetto a coloro che non hanno intrapreso nessun trattamento farmacologico.
Questi tre farmaci per smettere di fumare (nicotina, bupropione o vareniclina) hanno anche mostrato un’efficacia leggermente superiore rispetto al placebo.
Si noti comunque come l’assunzione di farmaci per smettere di fumare sia solo uno degli elementi per un successo duraturo nei confronti del tabagismo: altri fattori, ad esempio di tipo psicologico o cognitivo, sono anche molto importanti. Ad esempio alcune persone vorrebbero sempre fumare una sigaretta bevendo un caffè: come fare per “bloccare” questa associazione cerebrale?
I farmaci non possono sempre togliere questo desiderio, pertanto dovrebbero essere prese in considerazione altre terapie.
Un professionista sanitario o centri specializzati nel tabagismo potranno fornire preziosi consigli.
– Dopo 15 anni: stessa probabilità di avere un attacco cardiaco rispetto ai non fumatori.
Sull’altro piatto di questa benefica bilancia data dallo smettere di fumare, si potrebbero mettere i vantaggi di cui una persona gode se continua a fumare.
Piccolo aumento di peso
Stato di benessere (dovuto all’azione della nicotina)
Gli argomenti per smettere di fumare sembrano avere un peso maggiore sulla bilancia. Quindi perché fumare? Perché è così difficile smettere di fumare?
Epidemiologia
Il fumo è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un’epidemia.
Quasi un miliardo di persone fumano attivamente. Il 20% solo nei paesi ricchi. La stragrande maggioranza dei fumatori è distribuita nei paesi poveri.
Ci sono sempre più uomini che fumano, ma il loro numero tende a diminuire, a differenza del tasso di donne che fumano, che tende ad aumentare. In Svizzera, il 32% degli uomini e il 24% per le donne. In Francia, la percentuale di fumatori è maggiore: il 42% degli uomini contro il 31% delle donne.
Si ritiene inoltre che la metà di tutti i fumatori morirà per una complicazione legata al tabacco. Ci sono più di 4000 sostanze chimiche nocive in una sigaretta!
Secondo i dati dell’OMS, più di 6 milioni di persone muoiono a causa del fumo e del tabacco. Tra queste persone, si contano molti fumatori attuali ed ex consumatori di tabacco. E in modo abbastanza drammatico, dobbiamo contare anche i fumatori passivi che muoiono sempre per complicazioni legate al tabacco. Infatti, quest’ultima categoria rappresenta 1 decimo dei decessi dovuti al tabacco (circa 600.000 persone, secondo i dati dell’OMS).
Va evidenziato che per un ex-fumatore, ci vogliono quindici anni per far sì che il suo rischio di sviluppare un cancro ai polmoni sia identico a quello di una persona non fumatrice.
– Negli Stati Uniti, le conseguenze del tabagismo portano a più di 480.000 morti l’anno, secondo un comunicato stampa della FDA (Food and Drug Administration) pubblicato nel mese di luglio 2017. La FDA osserva inoltre che quasi il 90% dei fumatori adulti ha iniziato a fumare prima dei 18 anni e circa 2.500 giovani ogni giorno fumano la loro prima sigaretta negli Stati Uniti.
Si stima che circa 35 milioni di americani provino a smettere di fumare ogni anno.
Cause
– Il fumo non è di per sé una malattia, ma provoca molti effetti collaterali, a causa di un aumento del consumo di tabacco. Le sigarette contengono oltre alla nicotina, più di 4.000 sostanze chimiche nocive.
Il fumo è un effetto della società. Diversi fattori possono indurre una persona a fumare. In primo luogo, il suo ambiente diretto (se fumatore): i genitori per cominciare, poi gli amici durante l’adolescenza, periodo in cui non vengono rispettati i divieti. E poi ancora, i colleghi che prendono il sopravvento.
Questo stesso ambiente non facilita gli sforzi della persona che desidera smettere di fumare. Così, se il compagno o la compagna fuma, è preferibile che la coppia decida insieme di smettere di fumare.
Situazioni di stress possono indurre una persona a fumare (questo è soprattutto il caso di ex fumatori). La nicotina inalata raggiunge rapidamente il cervello e come neurotrasmettitore, induce benessere.
Smettere di fumare, significa privarsi di tale benessere ed esporsi agli “effetti collaterali” del fatto di smettere di fumare, quali irritabilità, ansia, mal di testa.
La nicotina aumenta anche il metabolismo, in questo modo, smettendo di fumare, spesso ne consegue un aumento di peso. Un’altra causa significativa del non-desiderio di smettere di fumare.
Persone a rischio
Nei paesi sviluppati, il numero dei fumatori sembra diminuire. Tuttavia, nei paesi poveri, avviene il contrario. Così, a livello globale, il consumo di tabacco resta sempre in aumento.
La nicotina è sicuramente tossica, indipendentemente dal metodo di somministrazione: per inalazione, ingestione e persino da contatto. Pertanto, nei paesi in via di sviluppo, dove le famiglie povere mandano i loro bambini a lavorare nei campi di tabacco, questi ultimi soffrono della malattia del tabacco verde.
Esiste quindi una sola conclusione logica. Il fumo uccide, anche un poco alla volta. Il tabacco uccide i fumatori e i fumatori passivi. Tutto questo ha un costo per la società, sia in termini di cure e per il fatto che allo stesso tempo si priva la famiglia del defunto di un reddito extra.
Le persone più a rischio sono elencate di seguito.
– Le donne che fanno uso di contraccettivi orali (aumento del rischio di trombosi)
– I diabetici (diminuzione dell’effetto dell’insulina a causa della nicotina)
– Gli ipertesi e le persone che soffrono di malattie cardiache (rischio cardiovascolare in aumento)
– Le donne in gravidanza (rischi per il bambino: peso alla nascita inferiore al normale, aumento del rischio di disturbi respiratori)
– Le persone con problemi respiratori (tosse del fumatore, asma, dispnea)
– Le persone che vivono con dei fumatori
– Le persone che lavorano con dei fumatori
Sintomi
Va evidenziato che “accendersene una” fa anche parte di una cerimonia a cui può essere difficile rinunciare. L’atto di fumare a volte è legato a particolari momenti della giornata (dopo i pasti, per esempio). Un grande mercato che si è sviluppato a questo proposito è quello della sigaretta elettronica che può contenere sempre nicotina oppure no (in Svizzera è vietato vendere sigarette elettroniche contenenti nicotina).
Complicazioni
Il fumo oggi è riconosciuto come dannoso sia per il fumatore sia per i fumatori passivi.
Le complicazioni che derivano dall’uso di tabacco includono:
– Ingiallimento dei denti
– Lo sviluppo di alito cattivo
– Il tabacco ostacola il processo di guarigione dopo un infortunio
– Rischi cardiovascolari (infarto del miocardio, ecc.)
– Aumento del rischio di trombosi nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale
– Le donne incinte che fumano mettono a rischio il nascituro: ritardo di crescita del feto, malattie respiratorie come l’asma. Sembra che il fumo durante la gravidanza aumenti di 3-4 volte il rischio di morte in culla.
– Disturbi respiratori (bronchite, enfisema)
– Sembrerebbe che le sostanze chimiche presenti nelle sigarette influenzerebbero l’atto sessuale. I vasi sanguigni del pene, durante l’eccitazione si gonfiano di sangue e provocano l’erezione. Quest’ultima può essere ostacolata se i vasi sono ostruiti.
– Il tabacco diminuisce le probabilità di restare incinta
– Lo sviluppo di vari tipi di cancro: al polmone, della laringe, della gola, del pancreas, del rene (l’urina diventa acida e può causare il cancro del rene).
– La morte prematura tra i fumatori e i fumatori passivi. Sembra che l’aspettativa di vita dei fumatori sia ridotta di una decina di anni rispetto alla popolazione dei non fumatori.
Trattamenti
Uno studio dell’Università di Tel Aviv ha dimostrato che il tasso di successo dei farmaci per smettere di fumare (ad es. cerotto alla nicotina, bupropione, vareniclina) dopo 1 anno è stato di appena l’8%. Si tratta di una meta-analisi che ha preso in considerazione 28.000 persone. Questo studio è stato pubblicato il 29 gennaio 2018, sulla rivista scientifica Addiction (DOI: 10.1111/add.14134).
Sigaretta elettronica
La sigaretta elettronica ha fatto la sua comparsa sin dalla fine degli anni 2000 sul mercato europeo. In sostanza, è stata presentata come un aiuto per smettere di fumare per le persone che hanno già provato l’intera gamma di terapie sostitutive della nicotina.
Il suo funzionamento è molto semplice. Si compone di tre elementi principali:
– La batteria (di solito di litio) ricaricabile o meno (batteria o alimentatore)
– L’elemento riscaldante per trasformare il liquido in vapore (il liquido viene immagazzinato nella cartuccia sostituibile.)
– La ricarica (cartuccia) contenente il liquido che diventa poi vapore. Il liquido è composto principalmente da acqua e glicole propilenico. A volte contiene diversi aromi. Alcuni paesi come la Francia, autorizzano la vendita di sigarette elettroniche contenenti nicotina.
Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia della sigaretta elettronica sul fatto di smettere di fumare, la stessa cosa vale per le sigarette che non contengono nicotina. Il suo successo deriva principalmente dal fatto che la sigaretta elettronica è molto simile alla sigaretta “normale”, ma priva di controindicazioni.
I ricercatori sono stati in grado di dimostrare i seguenti punti: anche se la sigaretta elettronica contiene nicotina, questa entra nella bocca dell’utilizzatore con una concentrazione minore.
Inoltre, anche se la sigaretta elettronica dovrebbe contenere solo acqua e glicole propilenico, può essere che con il contatto con il corpo riscaldante, quest’ultimo emani sostanze tossiche. Tuttavia, le loro concentrazioni sono ben al di sotto dei livelli trovati in una normale sigaretta.
Certo è che la sigaretta elettronica rappresenta un mercato fiorente e molti stanno cercando di aggiudicarselo. La cosa più importante, a nostro avviso è quella di acquistare questo prodotto da un rivenditore specializzato. Rivenditore che sia in grado di rispondere in modo molto chiaro in merito ai componenti delle sigarette elettroniche che vende. Non sostituiamo un prodotto tossico per un altro!
Trattamenti naturali
In omeopatia, è possibile assumere granuli di Gelsemium 9CH, 3 granuli per 2-3 volte al giorno. Questi granuli da sciogliere sotto la lingua, devono essere presi a stomaco vuoto.
Anche gli oli essenziali sono molto efficaci per smettere di fumare.
Nel diffusore per ambienti, qualche goccia di olio essenziale di mandarino calma e rilassa, libera dall’ansia e dall’irritabilità.
Da tenere a portata di mano, l’olio essenziale di lavanda che si può applicare sui polsi per annusarlo spesso. Il suo effetto rilassante non è provato.
Prevenzione
Il fumo è una delle principali cause di morte tra i fumatori e coloro che li circondano (fumatori passivi). Ma questo problema può essere evitato, in particolare con la prevenzione.
Esistono misure preventive come la tassa sulle sigarette. La tassa è stata pensata per dissuadere le persone dal fumare. I proventi di questa tassa consentono di avviare programmi e campagne di sensibilizzazione per la popolazione sugli effetti nocivi del tabacco.
Il divieto di fare pubblicità per i marchi di sigarette ha contribuito anche al calo dei consumi di tabacco.
I messaggi di avvertimento sui pacchetti di sigarette sono uno strumento importante nella lotta contro il fumo.
Le nuove leggi contro il fumo nei luoghi pubblici hanno principalmente lo scopo di proteggere i non fumatori dal fumo passivo. Nei ristoranti, non solo si protegge il cliente, ma anche il personale.
L’OMS ha istituito dei sistemi di monitoraggio per valutare i pericoli del tabacco.
Tuttavia, il tabacco rimane una droga legale ed è una lobby molto importante. Quindi, è necessario, al di là di tutte le minacce per la salute personale del fumatore, che quest’ultimo si renda consapevole della propria responsabilità nei confronti degli altri: la sua famiglia, i suoi figli e tutti quelli che lo circondano.