Toxoplasmosi
Riassunto toxoplasmosi
La toxoplasmosi è una malattia poco conosciuta. È benigna, ma può avere gravi conseguenze per le donne in gravidanza e per le persone immunodepresse. Qui trovi una serie di informazioni sulla malattia e alcuni consigli per prevenirla.
Definizione
La toxoplasmosi è un’infezione causata da un parassita unicellulare, il Toxoplasma gondii.
Questo parassita può infettare le persone e gli animali, in particolare i gatti.
La toxoplasmosi è, in genere, una malattia benigna, tranne che per le donne incinte (che possono trasmettere la malattia al feto, attraverso la placenta) e per persone immunodepresse (con un sistema immunitario debole). Molte persone nel mondo sono affette da questa malattia e di norma non presentano sintomi. La forma grave della malattia viene sviluppata dal feto e dalle persone con un sistema immunitario debole (persone affette da aids e persone che hanno subito un trapianto).
Non tutte le persone, quindi, hanno bisogno di un trattamento, ma, le donne incinte che contraggono la malattia durante la gravidanza e gli immunodepressi devono curarsi bene per evitare conseguenze anche gravi.
Epidemiologia
Secondo uno studio pubblicato in data 14 luglio 2016 sulla rivista specializzata Scientific Reports, il Toxoplasma gondii infetta il cervello e gli occhi di circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo. La stragrande maggioranza delle persone infette non ha bisogno di un trattamento particolare perché l’infezione viene detta asintomatica.
Cause
Come visto nella sezione “Definizione di toxoplasmosi”, questa malattia è la conseguenza di un parassita, il Toxoplasma gondii.
Nonostante colpisca moltissimi animali, nonché persone, le uova di questo parassita (le cosiddette oocisti) vengono prodotte solamente nell’intestino dei gatti e diffuse attraverso gli escrementi dell’animale. I vari modi di contrarre la malattia sono:
– toccare una superficie sporca di escremento di gatto portatore delle uova del protozoo e portare la sporcizia alla bocca (es: giardinaggio, bambini che giocano,…).
– mangiare qualcosa di infetto dal toxoplasma (es: verdure cresciute su un terreno infetto, carne poco cotta di animali infetti, co
me bovino, maiale o agnello).
– trasmissione per via transplacentare, dalla madre al feto. Il contagio avviene solo se la madre contrae la malattia durante la gravidanza.
Quindi, una donna che ha contratto la toxoplasmosi prima della gravidanza non contagia il figlio.
Persone a rischio
Come visto nella sezione “Definizione di toxoplasmosi “, questa malattia è generalmente benigna nelle persone sane. Nonostante siano infette dalla malattia, le persone non presentano sintomi.
D’altra parte, la forma grave della malattia può svilupparsi in:
– feti (aborto spontaneo, nascita di un feto morto, nascita di un bambino con toxoplasmosi congenita o con possibili anomalie cerebrali, oculari o epatiche).
– persone immunodeficienti (il parassita può raggiungere il cervello e provocare un’infiammazione: meningite).
Sintomi
Le persone affette da toxoplasmosi in genere non presentano sintomi o sviluppano una forma benigna della malattia. Le persone sane sono protette dal proprio sistema immunitario che produce anticorpi contro il protozoo (Toxoplasma gondii). I possibili sintomi sono:
– febbre
– adenopatia (aumento del volume dei gangli linfatici)
– sensazione di malessere
Comunque, per coloro che rientrano nei gruppi di rischio (feti, persone immunodepresse) la toxoplasmosi può essere molto grave.
La malattia può raggiungere il cervello e provocare una paralisi, crisi di epilessia o complicazioni polmonari, se raggiunge altre parti del corpo. Vedi “complicazioni della toxoplasmosi” per maggiori informazioni.
Diagnosi
Per diagnosticare la toxoplasmosi, il medico effettua un esame del sangue per identificare gli anticorpi prodotti dall’organismo con l’obiettivo di eliminare il parassita responsabile della malattia, il Toxoplasma gondii.
Per le donne in gravidanza con sospetto di toxoplasmosi, si ricercano gli anticorpi prelevando del liquido amniotico o del sangue del feto.
Esistono anche altri possibili metodi di diagnosi, come la tomodensitometria e la risonanza megnetica del cervello.
Il medico può anche effettuare una biopsia del tessuto infetto (più raro).
Complicazioni
In genere, la toxoplasmosi è una malattia benigna provocata dal parassita Toxoplasma gondii. Di norma, il sistema immunitario è abbastanza forte per liberarsi del parassita.
Tuttavia, nelle donne in gravidanza, il parassita può passare al feto attraverso la placenta e causare complicazioni come:
– un aborto spontaneo
– anomalie nella regione del fegato, del cervello o degli occhi
È necessario essere piuttosto prudenti durante il primo trimestre della gravidanza dato che in tale periodo i rischi sono maggiori. Vedi la sezione “Consigli per prevenire la toxoplasmosi”.
Sottolineiamo che se la madre ha contratto la toxoplasmosi prima di rimanere incinta, il feto non corre nessun rischio. Il pericolo è imminente quando la madre contrae la malattia durante la gravidanza e per questo motivo è importante prestare molta più attenzione se la futura madre non ha avuto la primo-infezione (prima infezione).
Nel caso delle persone immunodepresse, a seconda delle parte del corpo colpita dal parassita, possono esserci conseguenze gravi:
– nella regione del cervello, possono manifestarsi degli ascessi che possono scatenare crisi epilettiche, paralisi o disturbi del linguaggio;
– se il parassita si diffonde, si possono avere disturbi respiratori, astenia o eruzioni cutanee.
Trattamento
Nelle persone sane, la toxoplasmosi guarisce spontaneamente e in genere non viene nemmeno notata.
Inoltre, è preferibile non trattare i giovani e le donne non incinte; infatti, in caso di infezione, è importante che queste persone sviluppino gli anticorpi che proteggono loro stesse e, successivamente, in caso di gravidanza, il feto.
Per una donna incinta che non ha avuto l’infezione in precedenza è possibile che sorgano complicazioni per il feto; in questo caso il medico prescrive un antibiotico, in genere la spiramicina.
Antibiotici e corticosteroidi possono essere somministrati a bambini nati con sintomi gravi e persone immunodepresse.
Non esiste vaccino contro la toxoplasmosi.
Consigli utili
La toxoplasmosi è generalmente trattata solo nelle persone che appartengono ai gruppi di rischio, ma ecco alcuni consigli per prevenire la malattia.
È meglio prevenire che curare…
Questi consigli valgono sia per le donne incinte che per le persone immunodepresse:
– evitare di ingerire carne cruda e alimenti crudi (consumarli preferibilmente a casa, dove si sa come sono stati lavati);
– lavare bene frutta e verdura;
– per pulire la lettiera del gatto, usare i guanti; se si viene in contatto con gli escrementi lavare subito le mani con cura;
– lavare subito le mani dopo aver fatto giardinaggio e non toccare mai la bocca con le mani sporche di terra;
– lavare spesso le mani, soprattutto prima di cucinare e di sedersi a tavola.
Come si dice toxoplasmosi nelle altre grandi lingue ?
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