Verruche genitali
Riassunto verruche genitali
Esistono diversi tipi di verruche che possono interessare diverse parti del corpo. Le più conosciute sono le verruche plantari.
In questo dossier, si trattano le verruche anogenitali, escrescenze dovute all’HPV (Human Papillomavirus). Si possono citare circa 60 tipi di HPV. I tipi di HPV rIl principale metodo di contaminazione da verruche genitali rimane la via sessuale, per questo si tratta di una malattia sessualmente trasmissibile (MST). Va precisato che i sintomi non sono sempre presenti e la trasmissione per via sessuale è più problematica. Trattandosi di una malattia asintomatica, infatti, non ci si protegge e non si protegge il/la partner. In caso di trattamento di verruche genitali, il/la partner devono sottoporsi a una visita.
Il vaccino Gardasil ha molto fatto parlare a proposito della prevenzione dei tumori del collo dell’utero. Il vaccino è indicato anche per la prevenzione delle verruche genitali, chiamate anche condilomi genitali.
Le persone che presentano un rischio maggiore di contrarre delle verruche genitali sono le persone sessualmente attive, le persone con un sistema immunitario debole (i sieropositivi, per esempio) e le persone che soffrono di malattie infiammatorie genitali come nei casi di leucorrea o si semplici irritazioni.
esponsabili delle verruche genitali sono i HPV 6 e 11, che hanno un rischio cancerogeno basso (possibilità di trasformarsi in tumori maligni).
Definizione
Esistono diversi sinonimi di “verruche genitali”: condilomi acuminati, verruche veneree o creste di gallo. Si tratta comunque di verruche la cui causa è virale e che si trovano sulle mucose genitali o anali. I virus hanno la proprietà di provocare una proliferazione di cellule della pelle (epiteliali) provocando un ispessimento della mucosa. L’aspetto delle verruche genitali è quindi molto caratteristico, a forma di «cavolfiore» o di «creste di gallo» e da questo derivano i nomi.
Il virus responsabile delle verruche genitali è in genere del sottotipo papillomavirus (HPV, per Human Papillomavirus), di solito i HPV 6 ou11, con un carattere debolmente cancerogeno. Raramente, il virus responsabile della verruca genitale è del sottotipo 16 o 18, che, dopo una decina di anni, può evolvere in una forma maligna, un cancro al collo dell’utero. Esiste dunque un legame tra il rilevamento del HPV, l’individuazione di verruche genitali e il loro trattamento e la prevenzione contro il contagio HPV, grazie al vaccino. Il vaccino Gardasil®, infatti, La trasmissione del virus responsabile delle verruche genitali avviene per contatto diretto.
previene le infezioni da HPV dei sottotipi cancerogeni e poco cancerogeni 6, 11, 16 e 18.
Cause
Le verruche genitali sono causate dal virus della famiglia dei papillomavirus umani (HPV). Ne esistono circa 60 tipi. Non tutti i tipi sono patogeni. Si può dire che una ventina circa lo sono. I HPV si attaccano alle cellule della pelle provocandone la proliferazione. In questi casi si parla di tumori. In base al sottotipo, si parla di tumori benigni (verruche genitali e anali), o di tumori maligni, In genere, i HPV 6 e 11 sono per la maggior parte responsabili di verruche genitali, che hanno un rischio cancerogeno basso (possibilità di dare origine a un cancro), anche se, a lungo termine, il rischio esiste comunque.
che possono trasformarsi in un cancro e avere una prognosi diversa.
È invece necessario essere più cauti con i HPV 16, 18, 31, 33 e 35 che presentano un rischio cancerogeno elevato. È dunque importante fare regolarmente degli esami di controllo dal ginecologo.
I HPV si trasmettono di norma per via sessuale. Si parla quindi di MST (malattia sessualmente trasmissibile). Le persone immunodepresse a causa della malattia o dei farmaci sono più esposte al virus HPV e possono sviluppare più facilmente delle verruche genitali. Il rischio è alto anche in presenza di malattie genitali infiammatorie (leucorrea).
Personne a rischio
-Le verruche genitali rientrano tra le MST (malattie sessualmente trasmissibili) e colpiscono quindi principalmente persone sessualmente attive. Inoltre, coloro che hanno numerosi partner o che li cambiamo frequentemente corrono un rischio maggiore di sviluppare delle verruche genitali.
Le verruche genitali si sviluppano più facilmente in persone con un sistema immunitario indebolito dalla malattia, Come nel caso, per esempio, delle persone sieropositive. Il sistema immunitario, però, può venire indebolito anche dall’uso di determinati farmaci. Le persone che hanno subito trapianti assumono costantemente farmaci che indeboliscono il loro sistema immunitario in modo che l’organo trapiantato non venga aggredito dal sistema immunitario. Questa situazione rappresenta una circostanza favorevole per la comparsa di verruche genitali. Nel caso dei pazienti immunodepressi, le verruche hanno una forma particolare: sono polimorfe e molto diffuse. Ciò rappresenta un buon indizio per i medici che possono per esempio diminuire la dose dei farmaci immunosoppressori nel caso di persone che hanno subito un trapianto. È molto importante, infatti, prendere in carico questi pazienti poiché le verruche sono inizialmente tumori benigni, ma che possono trasformarsi anche in carcinomi. Inoltre, nelle persone immunodepresse, il rischio che si trasformino in carcinomi è maggiore perché nelle persone sieropositive, per esempio, i virus risposabili delle verruche genitali appartengono spesso ai sottotipi 16 o 18 (a rischio cancerogeno elevato).
Le verruche genitali si sviluppano con altrettanta facilità in caso di infiammazioni, ovvero quando le persone soffrono di malattie genitali infiammatorie (leucorrea, irritazioni).
Sintomi
Le verruche genitali sono chiamate condilomi e interessano la zona genitale e/o anale. Si possono trovare sull’ano, sulla vulva, sull’uretra, il glande, nella vagina o sul collo dell’utero.
Hanno forme diverse, esistono i condilomi acuminati, le papule, le infracliniche quelli giganti e gli asintomatici. Essendo causate da virus, le verruche sono altamente contagiose, un problema serio per il contagio specie nei casi in cui le verruche sono asintomatiche. Infatti, chi non sa di essere contagiato, non pensa a proteggere se stesso e gli altri durante i rapporti sessuali. Un altro problema e la possibilità che si trasformi in carcinoma se l’infezione rimane presente per vari anni.
In genere, il periodo di incubazione delle verruche genitali oscilla fra 3 settimane e 6 mesi. Dopo una prima infezione (in genere per via sessuale), le verruche cominciano a comparire. La possibile trasformazione in cancro, invece, impiega anni.
Condilomi acuminati
Si tratta del tipico caso di verruche genitali dalla classica forma a cresta di gallo. Hanno la base stretta, sormontata da un’escrescenza rosata che fa pensare alla cresta di un gallo. Queste verruche sono molto vascolarizzate. Si trovano sia negli uomini che nelle donne, a livello di area genitale e anale: glande, vulva, vagina, uretra e collo dell’utero.
Papule
Questi condilomi hanno un aspetto piatto, biancastro o rosato.
Condilomi infraclinici
Si tratta di condilomi appena visibili, a forma di placche. Vengono individuati applicando una soluzione di acido acetico al 5% che li rende biancastri.
Condiloma di Buschke-Lowenstein
Si tratta di un condiloma gigante, dall’aspetto impressionante, anche se ha un basso potenziale di malignità.
Diagnosi
Le verruche genitali sono in genere visibili a occhio nudo e la diagnosi si basa su un esame clinico: forma, aspetto e colore. Tuttavia, alcune verruche genitali, anche se presenti, non sono sempre visibili (i tempi di incubazione sono spesso molto lunghi, da tre settimane a molti mesi), ragione per cui il medico deve effettuare fari test: test all’acido acetico, un’istologia. Il ginecologo effettua regolarmente questi esami sulle donne, facendo un prelievo (striscio) che invia a un laboratorio per individuare il HPV con il test di Papanicolaou (Pap test), un test dell’antigene o una PCR (Reazione a catena della polimerasi)
Test clinici
Le verruche genitali, visibili ad occhio nudo, hanno delle forme e delle caratteristiche particolari che permettono al medico di individuarle e distinguerle.
I condilomi acuminati, chiamati anche creste di gallo, sono i tipi più conosciuti di verruche genitali. Il loro aspetto ricorda effettivamente una cresta di gallo perché i condilomi si presentano come escrescenze rosate (perché molto vascolarizzate), su una base stretta. Si trovano sia nell’uomo che nella donna. Nell’uomo, le verruche compaiono sul glande, sulla pelle o sull’uretra. Nella donna, le verruche genitali compaiono a livello di vulva, vagina o collo dell’utero.
In caso di papule, le verruche genitali si presentano in gruppo. Si tratta delle verruche genitali papule pigmentate.
Il condiloma de Bushke-Lowenstein (o condiloma gigante) è un condiloma molto vistoso che consiste in una proliferazione di verruche genitali su tutta l’area genitale. Anche se impressionante, il condiloma gigante ha un basso potenziale di malignità (canceroso). Non tratteremo qui il condiloma di Bushke-Lowenstein.
Test all’acido acetico
Il test all’acido acetico consiste nel tamponare la parte interessata dalle verruche genitali con una soluzione di acido acetico al 5 %. Se si è in presenza di verruche genitali, appare un colore biancastro. Il test all’une all’acido acetico è usato in caso di condilomi infraclinici, vale a dire di fronte a verruche genitali molto poco visibili o quasi invisibili a occhio nudo.
Esami di laboratorio
Il test di Papanicolaou (Pap test) consiste in un esame delle cellule prelevate (striscio) dal ginecologo. Permette di individuare le infezioni e le lesioni precancerose. E’ essenziale effettuare questo test con regolarità. È consigliabile effettuare questi test ogni due anni per le donne in età fertile e ogni anno per le donne oltre i 50 anni che corrono un rischio maggiore di sviluppare un cancro al collo dell’utero.
La PCR (Reazione a Catena della Polimerasi) è un test effettuato in laboratorio che permette di identificare il papillomavirus attraverso il suo ADN. Questo esame è interessante perché permette di determinare il tipo di HPV.
La sierologia (test sanguigno) permette la ricerca degli anticorpi prodotti dall’organismo contro i diversi tipi di HPV. Gli anticorpi sono specifici per i virus/batteri che combattono.
Le verruche genitali sono in genere visibili a occhio nudo e la diagnosi si basa su un esame clinico: forma, aspetto e colore. Tuttavia, alcune verruche genitali, anche se presenti, non sono sempre visibili (i tempi di incubazione sono spesso molto lunghi, da tre settimane a molti mesi), ragione per cui il medico deve effettuare fari test: test all’acido acetico, un’istologia. Il ginecologo effettua regolarmente questi esami sulle donne, facendo un prelievo (striscio) che invia a un laboratorio per individuare il HPV con il test di Papanicolaou (Pap test), un test dell’antigene o una PCR (Reazione a catena della polimerasi)
Complicazioni
Le verruche genitali sono in genere forme di tumori benigni. Anche se sono contagiose, non invadono in modo preoccupante il corpo umano. La loro proliferazione resta limitata, diversamente dalle forme maligne di tumore che si espandono in modo incontrollabile coinvolgendo altri organi provocando forti dolori e la morte del soggetto colpito.
Tuttavia, è talvolta possibile che un’infezione prolungata, se non trattata, si trasformi in carcinoma (cancro), ragione per cui esistono dei vaccini come misura preventiva e dei farmaci per curare.
Ciò è più complicato nelle persone con un sistema immunitario più debole (sieropositivi, persone affette da malattie autoimmuni, persone che hanno subito trapianti). In queste persone, infatti, le verruche genitali, normalmente benigne hanno la tendenza a trasformarsi più facilmente in carcinomi, perché i sottotipi responsabili delle verruche genitali sono spesso i HPV 16 o 18 (a rischio canceroso elevato).
Comunque, nelle donne colpite da verruche genitali, solo una minoranza svilupperà un cancro al collo dell’utero e dopo diversi anni di infezione. Ciò è dovuto all’interazione di diversi fattori, come l’ereditarietà, la carica virale, lo stato del sistema immunitario. È consigliabile sottoporsi a controlli regolari, in particolare per le donne.
Le verruche genitali sono molto contagiose per contatto, si parla di MST (malattia sessualmente trasmissibile). Il contagio per contatto sessuale è quindi il principale problema. Si tratta quindi di proteggersi in caso di relazioni sessuali con persone con verruche genitali. Ma il problema rimane il fatto che le verruche genitali non sono sempre visibili e talvolta sono asintomatiche e quindi non si pensa a proteggersi. In questo modo, secondo le statistiche, 1 persona su 3 (sessualmente attiva) verrebbe infettata da un HPV (Human Papillomavirus).
Trattamento
Esistono vari trattamenti contro le verruche genitali. Si usano soluzioni o creme per uso esterno: la soluzione alcolica di podophyllum o l’imiquimod. Questi farmaci devono essere usati con attenzione e solo dietro consiglio medico. Oltre al trattamento farmacologico, è possibile ricorrere alla chirurgia, alla crioterapia, alla cauterizzazione elettrica o al laser.
È talvolta possibile che le verruche genitali si riassorbano da sole, senza trattamento.
Il trattamento deve riguardare anche il partner sessuale, visto l’aspetto contagioso delle verruche genitali.
È anche possibile prevenire la comparsa delle verruche genitali con il vaccino Gardasil®. Questo vaccino è stato creato per prevenire i tumori del collo dell’utero. Sia le verruche genitali che il cancro al collo dell’utero sono provocate da alcuni tipi di HPV e quindi il vaccino Gardasil® può prevenire anche le verruche genitali.
Trattamento farmacológico
Soluzione alcolica di podophyllum: la podophyllum è una pianta che proviene dal Texas e dal Mississipi. Dai suoi rizomi (false radici) si estrae la resina che viene usata nel trattamento delle verruche genitali, perché la podofillotossina contenuta nella resina della podophyllum è citotossica (uccide le cellule, impedendone la proliferazione). Non si tratta, quindi, di un trattamento specifico per le verruche genitali. E’ quindi importante applicare con cautela il farmaco solo sulle zone interessate, senza coinvolgere la pelle sana. Per questo l’applicazione di questo farmaco avviene sotto stretto controllo medico. Inoltre, la resina di podophyllum è molto tossica e la superficie massima che si può trattare è di 25 cm2. L’uso di questo farmaco è assolutamente sconsigliato in gravidanza, a causa dell’effetto tossico sul feto.
Imiquimod (sotto forma di crema): l’Imiquimod è una molecola immunomodulatrice. Sotto forma di crema, si usa per i condilomi esterni. L’Imiquimod è controindicato se i condilomi acuminati si trovano a livello di uretra, vagina, collo dell’utero e retto. L’uso di questo prodotto è strettamente riservato agli adulti.
Esistono vari trattamenti contro le verruche genitali. Si usano soluzioni o creme per uso esterno: la soluzione alcolica di podophyllum o l’imiquimod. Questi farmaci devono essere usati con attenzione e solo dietro consiglio medico. Oltre al trattamento farmacologico, è possibile ricorrere alla chirurgia, alla crioterapia, alla cauterizzazione elettrica o al laser.
È talvolta possibile che le verruche genitali si riassorbano da sole, senza trattamento.
Il trattamento deve riguardare anche il partner sessuale, visto l’aspetto contagioso delle verruche genitali.
Vaccino
È anche possibile prevenire la comparsa di verruche genitali con il vaccino anti-HPV (Human Papillomavirus). Questo vaccino è stato sviluppato per prevenire il cancro cervicale. Poiché le verruche genitali e il cancro cervicale sono causati da alcuni tipi di HPV, questo vaccino può anche prevenire le stesse verruche genitali.
Consigli utili verruche genitali
Il trattamento delle verruche genitali si fa applicando prodotti citotossici e non specifici per le verruche, perché non si tratta di antivirali propriamente detti. In caso di trattamento delle verruche genitali con una soluzione di podophyllum o di una crema di imiquimod, dunque, è assolutamente necessario applicare il prodotto solo sulla/e verruca/e. Applicandolo altrove, si rischia di uccidere anche la pelle sana.
Inoltre, questi farmaci non devono essere passati da una persona all’altra perché, vista la loro tossicità, sono farmaci sotto stretta prescrizione medica. Come per gli antibiotici, non potete consigliare il farmaco a una persona di vostra conoscenza se vi resta del prodotto. Le persone interessate devono consultare necessariamente un medico che provvederà a prescrivere il farmaco adeguato. Ciò è particolarmente importante per l’Imiquimod, che come le soluzioni di podophyllum non può essere applicato su qualsiasi parte del corpo. L’Imiquimod, infatti, è controindicato in caso di condilomi acuminati sull’uretra o sul collo dell’utero, per esempio.
Durante il trattamento, procedure a un’applicazione corretta del farmaco. Per la crema a base di Imiquimod, si tratta di seguire con cura la seguente procedura:
– lavare le mani prima dell’applicazione
– applicare il farmaco esclusivamente sulle parti colpite e lasciare agire per 6-10 ore
– lavare le mani dopo l’applicazione
Una volta terminato il trattamento, riportare al farmacista il flacone vuoto o ancora contenente del prodotto. Questi farmaci, infatti, sono particolarmente tossici per l’ambiente. Il vostro farmacista si occuperà dello smaltimento del farmaco rispettoso dell’ambiente..